Sospetta fimosi e varicocele
Salve gentili sig.ri medici,
sono un ragazzo di 29 anni. Oggi mi sono sottoposto per la prima volta ad una visita urologica. Solo la pediatra mi visitava, a suo tempo, anche la zona genitale, senza peraltro aver mai riscontrato problemi.
Dunque, ho deciso di farmi visitare perchè, vedendo lo scroto a sinistra molto più basso che a destra e col testicolo ricoperto di una sorta di grumo, sospettavo di avere un varicocele (o qualcosa del genere), che in realtà non mi ha però mai dato nessun fastidio, lo noto solo esteticamente, e comunque non è mai degenerato nel tempo, me lo ricordo uguale da sempre.
Altro problema che, anche questo sin dall'adolescenza, temevo di avere era una fimosi: in pratica, lo so che ha dell'incredibile, ma non ho mai avuto il coraggio di scoprire interamente il glande per paura di una parafimosi, ho sempre avuto la sensazione che se lo avessi fatto, poi il prepuzio non sarebbe ritornato a posto. Di conseguenza, sempre per questo timore, non ho mai avuto rapporti sessuali completi, ma mi sono limitato al petting con la mia ragazza: limitazione sessuale che, alla mia età, comincia a stancarmi non poco. La masturbazione invece mi riesce tranquillamente, pur scoprendo il glande solo in parte.
Dunque l'urologo, dopo avermi fatto un'ecografia al basso ventre, mi ha mi ha controllato il pene, scoprendomi e ricoprendomi il glande ripetutamente, e riuscendoci senza nessuna difficoltà, e senza provocarmi nessun dolore, a parte una lieve sensibilizzazione che mi è poi rimasta per un po'. Davvero non me lo sarei aspettato, perlomeno non con tale facilità. Però ha constatato un arrossamento nella parte di glande che non scoprivo, sintomo, a suo parere, di una balanite, e dunque mi ha raccomandato di scoprire il glande interamente nei lavaggi, lavaggi da effettuarsi con acqua e sapone neutro. In più mi ha prescritto "Ecosteril pomata", da applicare due volte al dì per 10 giorni. Mi ha altresì detto che, se scoprendo il glande col pene in erezione dovessi sentire tirare, o dolore, allora potrebbe trattarsi di fimosi, ed in quel caso andrebbe fatta la circoncisione, ma al mio timore della parafimosi, mi ha risposto: "se si scopre si ricopre anche".
Quanto al varicocele sinistro, gli è bastato guardare un attimo lo scroto per diagnosticarmelo, e per consigliarmi:
- "Spermiogramma più coltura con antibiogramma"
- "Ecocolordoppler scrotale"
Dice che potrebbe dare problemi di infertilità
Volevo chiederVi cosa ne pensate, sentire i Vostri autorevoli pareri, e se davvero scoprendo il glande autonomamente non corro alcun rischio neanche secondo Voi. Mi sembra quasi un blocco più psicologico che fisico.
Vi ringrazio.
Distinti saluti
sono un ragazzo di 29 anni. Oggi mi sono sottoposto per la prima volta ad una visita urologica. Solo la pediatra mi visitava, a suo tempo, anche la zona genitale, senza peraltro aver mai riscontrato problemi.
Dunque, ho deciso di farmi visitare perchè, vedendo lo scroto a sinistra molto più basso che a destra e col testicolo ricoperto di una sorta di grumo, sospettavo di avere un varicocele (o qualcosa del genere), che in realtà non mi ha però mai dato nessun fastidio, lo noto solo esteticamente, e comunque non è mai degenerato nel tempo, me lo ricordo uguale da sempre.
Altro problema che, anche questo sin dall'adolescenza, temevo di avere era una fimosi: in pratica, lo so che ha dell'incredibile, ma non ho mai avuto il coraggio di scoprire interamente il glande per paura di una parafimosi, ho sempre avuto la sensazione che se lo avessi fatto, poi il prepuzio non sarebbe ritornato a posto. Di conseguenza, sempre per questo timore, non ho mai avuto rapporti sessuali completi, ma mi sono limitato al petting con la mia ragazza: limitazione sessuale che, alla mia età, comincia a stancarmi non poco. La masturbazione invece mi riesce tranquillamente, pur scoprendo il glande solo in parte.
Dunque l'urologo, dopo avermi fatto un'ecografia al basso ventre, mi ha mi ha controllato il pene, scoprendomi e ricoprendomi il glande ripetutamente, e riuscendoci senza nessuna difficoltà, e senza provocarmi nessun dolore, a parte una lieve sensibilizzazione che mi è poi rimasta per un po'. Davvero non me lo sarei aspettato, perlomeno non con tale facilità. Però ha constatato un arrossamento nella parte di glande che non scoprivo, sintomo, a suo parere, di una balanite, e dunque mi ha raccomandato di scoprire il glande interamente nei lavaggi, lavaggi da effettuarsi con acqua e sapone neutro. In più mi ha prescritto "Ecosteril pomata", da applicare due volte al dì per 10 giorni. Mi ha altresì detto che, se scoprendo il glande col pene in erezione dovessi sentire tirare, o dolore, allora potrebbe trattarsi di fimosi, ed in quel caso andrebbe fatta la circoncisione, ma al mio timore della parafimosi, mi ha risposto: "se si scopre si ricopre anche".
Quanto al varicocele sinistro, gli è bastato guardare un attimo lo scroto per diagnosticarmelo, e per consigliarmi:
- "Spermiogramma più coltura con antibiogramma"
- "Ecocolordoppler scrotale"
Dice che potrebbe dare problemi di infertilità
Volevo chiederVi cosa ne pensate, sentire i Vostri autorevoli pareri, e se davvero scoprendo il glande autonomamente non corro alcun rischio neanche secondo Voi. Mi sembra quasi un blocco più psicologico che fisico.
Vi ringrazio.
Distinti saluti
[#1]
Caro utente,
per la questione fimosi/paraffimosi, l'esame obiettivo è dirimente.
Per il varicocele, deve eseguire uno spermiogramma e un doppler scrotale.
In ogni caso, tenga rpesentem che non è il solo varicocele a causare potenziali problemi di fertilità, ma anche tante altre cose, soprattuto nei giovani, come alcool, fumo e droghe.
L'esame clinico volto a valutare le dimensioni e la consistenza dei testicoli e delle altre strutture intrascrotali, permette di esprimere un giudizio preliminare, ma è comunque necessario eseguire gli esami prescritti dallo Specialista di riferimento.
Cordialità
per la questione fimosi/paraffimosi, l'esame obiettivo è dirimente.
Per il varicocele, deve eseguire uno spermiogramma e un doppler scrotale.
In ogni caso, tenga rpesentem che non è il solo varicocele a causare potenziali problemi di fertilità, ma anche tante altre cose, soprattuto nei giovani, come alcool, fumo e droghe.
L'esame clinico volto a valutare le dimensioni e la consistenza dei testicoli e delle altre strutture intrascrotali, permette di esprimere un giudizio preliminare, ma è comunque necessario eseguire gli esami prescritti dallo Specialista di riferimento.
Cordialità
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
La ringrazio dottore per la sollecita e competente risposta.
Non fumo e non ho mai assunto droghe, e bevo alcolici in quantità ridotte e sporadicamente. Ritengo di avere un'alimentazione sana ed equilibrata, e sono sempre stato molto magro. Ciò che sbaglio, semmai, è nell'eccessiva sedentarietà, per quanto la alterno comunque a dell'attività fisica, sia pur non sempre regolarmente, e negli orari sonno/veglia un po' troppo spostati in avanti.
Il varicocele mi è stato diagnosticato dall'urologo con una semplice, rapida occhiata.
Dunque Lei ritiene che la constatazione di assenza di fimosi, se non altro a pene flaccido, è inequivocabile, e che quindi non avrò nessun problema a scoprire (e soprattutto a ricoprire) il glande autonomamente, manovra peraltro necessaria innanzitutto per curarmi la balanite (che, data la situazione, chissà da quanto tempo mi porto dietro) e prevenirne ricomparse.
Non fumo e non ho mai assunto droghe, e bevo alcolici in quantità ridotte e sporadicamente. Ritengo di avere un'alimentazione sana ed equilibrata, e sono sempre stato molto magro. Ciò che sbaglio, semmai, è nell'eccessiva sedentarietà, per quanto la alterno comunque a dell'attività fisica, sia pur non sempre regolarmente, e negli orari sonno/veglia un po' troppo spostati in avanti.
Il varicocele mi è stato diagnosticato dall'urologo con una semplice, rapida occhiata.
Dunque Lei ritiene che la constatazione di assenza di fimosi, se non altro a pene flaccido, è inequivocabile, e che quindi non avrò nessun problema a scoprire (e soprattutto a ricoprire) il glande autonomamente, manovra peraltro necessaria innanzitutto per curarmi la balanite (che, data la situazione, chissà da quanto tempo mi porto dietro) e prevenirne ricomparse.
[#3]
Caro utente,
con la scusa di far vedere gli esami al Suo specialista di riferimento, ne approfitti per ritornare sull'argomento liberamente e chiedere delucidazioni riguardo il Suo caso specifico.
In linea di massima, uno specialista se ne accorge immediatamente della presenza o meno di una fimosi.
Cordialità
con la scusa di far vedere gli esami al Suo specialista di riferimento, ne approfitti per ritornare sull'argomento liberamente e chiedere delucidazioni riguardo il Suo caso specifico.
In linea di massima, uno specialista se ne accorge immediatamente della presenza o meno di una fimosi.
Cordialità
[#4]
Utente
Nei prossimi giorni andrò dal mio medico di base per farmi prescrivere questi esami, e ovviamente le parlerò della mia situazione. Certo, trattandosi di una donna, e per giunta mia parente, avrei grande imbarazzo a farmi visitare, ma essendo già stato visto da uno specialista direi che non è necessario. Ad oggi Lei non sa ancora nulla perchè non ho avuto bisogno dell'impegnativa per sottopormi alla visita urologica, avendo approfittato della campagna "Controllati" promossa dalla Società Italiana di Urologia per il corrente mese, senza la quale probabilmente avrei continuato (sbagliando, me ne rendo conto) a procrastinare la consulenza di cui avevo bisogno.
Grazie ancora e buon lavoro
Grazie ancora e buon lavoro
[#5]
Utente
Approfitto per porre un'altra domanda a riguardo: l'ecografia al basso ventre che mi ha fatto l'urologo (mi ha rilasciato tre fotogrammi stampati) a cosa serve esattamente? A controllare vescica e/o prostata? Preso dalle questioni fimosi e varicocele, non gliel'ho chiesto, nè lui mi ha detto nulla a riguardo. Grazie
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.7k visite dal 20/06/2016.
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