Algia testicolo dx

Salve dottori,
è da circa dieci giorni che avverto delle fitte abbastanza dolorose al testicolo dx; non si tratta di un dolore costante e nemmeno facile da localizzare, nel senso che si estende anche alla parte dx del pube, (raramente) alla zona perineale e all'inguine. Già due mesi fa soffrii di questo dolore; quindi mi sottoposi a due visite urologiche (l'ultima il 19 marzo) e un'ecografia testicolare, dalle quali non emerse nulla di anomalo se non un varicocele di I-II grado a sinistra. Dal momento che soffro di colite, l'urologo ipotizzò un'infiammazione, un indolenzimento dovuto dallo sforzo o dalle troppe evacuazioni ed effettivamente, al calmarsi del subbuglio intestinale, sparì anche il dolore ai testicoli. Ora, però, è tornato e mi sta di nuovo spaventando perchè noto una sorta di bozzo sulla parte laterale (quella vicino all'inguine) del testicolo dx: alla palpazione sembra di sentire come una vena, un canale (presente anche a sx) particolarmente ingrossato, direi gonfio, a volte fin troppo visibile (al mattino appena sveglio), altre quasi sparito. Non so, a questo punto, cosa fare: tornare dall'urologo, rifare l'ecografia o aspettare, vorrei un consiglio e soprattutto vorrei sapere se è possibile che in così poco tempo dall'ultima visita sia sorto qualche problema rilevante. Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Ovviamente è il caso che la situazione venga rivalutata direttamente. Peraltro gli accertamenti già eseguiti non hanno sollevato alcun concreto sospetto. Spesso questi dolori migranti sono causati da una irradiazione dolorosa neurologica a partire dalla bassa colonna vertebrale. Una attenta visita diretta dovrebbe essere suffuciente anche a concretizzare questo dubbio.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille per la risposta dottore. Due mesi fa già soffrii di questo problema e in quella occasione, oltre alle visite urologiche e all'ecografia testicolare effettuai anche una rx rachide lombosacrale, analisi del sangue per il controllo PSA e cratinina, esame delle urine e urinocoltura. Tutti esiti negativi, ad eccezione della rx lombosacrale, dalle quale emerse "tendenza alla lombarizzazione di L5. Accentuata la lordosi lombare. Lievemente ridotti posteriormente gli spazi intersomatici al passaggio L3-S1; per cui il medico di base mi disse che il fastidio ai testicoli poteva essere associato alle condizioni della mia colonna vertebrale. Effettivamente ora, come allora, la gamba destra (proprio quella del testicolo dolorante) la sento tesa, intorpidita, quando appoggio il piede a terra sento "tirare" qualcosa lungo tutta la gamba. Lei cosa pensa? Oggi va leggermente meglio comunque e anche il testicolo sembra avere una forma normale (quando mi fa male, sarà il pensiero, noto dei cambiamenti).
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Diremmo che in base a quanto ci racconta, la diagnosi sia evidente. Lei ha bisogno di un fisiatra, non di un urologo! Per il resto, eseguire il dosaggio del PSA a vent'anni è solo una spesa perfettamente inutile per il già acciaccato servizio sanitario nazionale.
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Utente
Utente
Salve dottore,
Per sicurezza mi so sottoposto ad un nuova visita urologica qualche giorno fa, poichè il fastidio non si decideva a passare e - aggiungo - ancora oggi sembra non essere sparito. L'esito della visita è stato negativo, lo specialista ha escluso qualsiasi tipo di problematica di origine urologica, piuttosto mi ha detto che sente una "punta d'ernia" e che comunque continua a ritenere che sia la mia sindrome di colon irritabile a causare questo tipo di fastidi. Effettivamente questo dolore al testicolo dx si verifica in fase di stipsi: inizia con forti dolori al basso addome e poi irradia proprio quel testicolo, talvolta anche la zona perineale... mi basta anche solo appoggiare la mano sulla parte bassa dell'addome per avvertire il fastidio al testicolo. Le chiedo, a questo punto, un parere: questo fastidio, anzi questi fastidi (testicolo, perineo) possono essere causati dalle mie continue infiammazioni intestinali? Può avere un ruolo anche la punta d'ernia che lo specialista ha riscontrato?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Quando non vi sono riscontri oggettivi di sicuro significato, ci si "arrampica sui vetri" ed ogni medico esprime i suoi dubbi e le sue ipotesi. È da discutere se sentire molti pareri sia davvero utile, ovvero non sia meglio concentrarsi da subito su una possibilità e su questa concentrare le attenzioni terapeutiche. La descrizione di "punta d'ernia" è quantomai vaga ed in linea di massima mal si associa con il quadro dei suoi sintomi. Sarebbe forse interessante poterla visitare in una fase di disturbi conclamati.