Ricevere il contatto di un urologo esperto in prostatite cronica

Buongiorno, scrivo nella speranza di ricevere il contatto di un urologo esperto in prostatite cronica. E' diverso tempo che ne soffro, ho consultato vari specialisti ma mi è sembrato che le conoscenze e le terapie su questa patologia siano poco conosciute. Spero quindi che possa rispondermi un esperto di questa patologia e che mi indichi un percorso terapico chiaro. Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Se ci vuol credere, le diciamo che "esperti" nella prostatite cronica ralisticamente non ve ne sono, poiché questa è la pratica di quasi tutti noi specialisti in urologia, che abbiamo a che fare con questa patologia, con aspetti così diversi da caso a caso e quindi difficile ovvero quasi impossibile da curare se non in modo empirico. Se lei avesse letto almeno qualcuno delle centinaia e centinaia di consulti che ogni anno ci vengono posti per questo motitvo, avrebbe già compreso che una terapia sicuramente efficace non esiste, che la scelta migliore è affidarsi comunque ad uno specialsita con il quale si intrattenga un buon rapporto di comunicazione e fiducia, armarsi di pazienza ed aver ben chiaro che, più di farmaci, integratori alimentari e via dicendo, la massima importanza risiede nell stile di vita. Questo deve essere improntato alla massima regolarità, in particolare per quanto riguarda alimentazione, idratazone, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Dr. Giuseppe Dovinola Urologo, Andrologo 331 16 1
buonasera da quello che leggo mi pare di capire che è affetto da prostatite cronica con prostatodinia e assenza di batteri alla coltura. Immagino che il suo liquido seminale sia buono per qualità e quantità e che abbia una normale vita sessuale senza grosse difficoltà. E' difficile poterla aiutare senza avere in mano una serie di elementi ma, in linea di massima, se la situazione è stabile , cioè senza grosse acuzie , vada avanti con corrette pratiche di igiene sessuale e con l'aiuto di presidi naturali di cui esiste davvero grossa varietà. saluti

Dr. giuseppe dovinola

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Utente
Utente
Ho peregrinato incontrando numerosi specialisti, da chi ha completamente escluso un problema alla prostata vista l'età, da chi mi ha consigliato bonariamente di non toccarmi troppo, da chi ha tentato una cura con rivotril e baclofen per 3 mesi e con cunei riscaldabili, per poi propormi un' operazione al collo vescicale che se fossi stato sprovveduto avrei di certo accettato, fino ad arrivare ad una terapia con orudis per qualche giorno e IPB3 per 5-6 mesi ed anche 4 sedute di spremitura prostatica che mi provocavano molto dolore ma sembra fossero importanti. In un' era pre-farmacologica forse? Insomma questo è un doveroso excursus delle esperienze fatte. Con l'IPB3 per molti mesi la situazione è di certo lievemente migliorata, tuttavia continuo ad avere algie che si accompagnano all'attività sessuale, difficoltà minzionali. Sono consapevole dell' importanza dello stile di vita ed evito cibi che possano infiammare l'intestino o provocare irritazione delle vie urinarie, pratiche di igiene sussuale ecc.
Talvolta la coltura urinaria è stata positiva, l'esame del liquido seminale fatto l'ultima volta 2 anni fa era nella norma. In un paio di occasioni ho preso ciproxin per una settimana e la situazione migliorava nettamente, per poi gradualmente ritornare come prima.
Sono consapevole che non esistono terapie certamente efficaci ma nemmeno esiste facilmente qualcuno a cui affidarsi come le mie esperienze testimoniano. Ed è questo quello che cercavo.
Grazie per le gentili risposte.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
La peregrinazione fra gli specialisti, tanto costosa quanto inconcludente è assolutamente tipica di questi problemi. Diremmo sia stato provato di tutto un po', mancano all'appello ancora le onde d'urto a bassa potenza, ma si tratta di un approccio tuttora sperimentale, anche se promettente, difficile da realizzare vista la scrsità di apparecchi disponibili. In ogni caso, essendo l'approccio (purtroppo) ancora molto empirico, se l'antibiotico le dà giovamento in modo significativo, perché non insistere con cicli mensili o bimestrali? Noi siamo i primi a condannare l'abuso degli antibiotici, ma quando è il caso bisogna anche essere pronti ad accettare la realtà senza volersi porre troppe domande.
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