Prostata Carcinoma
Buongiorno. Vorrei chiedervi informazioni riguardo la situazione clinica di mio padre di 81 anni. In seguito a forti dolori alla schiena alternativamente a dx e sx e solo successivamente ad indagini neurochirurgiche per via della presenza di stenosi della colonna vertebrale e protrusioni evidenziate da RMN, è stato ipotizzato un carcinoma prostatico con metastasi ossee, data la PSA (41) molto elevata. L'esito della biopsia ha evidenziato adenocarcinoma acinare della prostata con gleason score 8: 4+4; Grado Gruppo Prognostico: 4/5; Estensione 3/6 campioni (la neoplasia interessa il 45-50% dei frustoli laterali sinistri e localmente il frustolo apice destro. La scintigrafia ha evidenziato un “quadro scintigrafico negativo per secondarietà” ma i dolori alla schiena continuano nonostante l’ assunzione di Lyrica 150 mg/die e la terapia con Casodex 50 mg/die. A dieci giorni di Casodex la PSA è scesa da 41 a 23 (sembra che stia rispondendo bene, vero?) Possiamo considerare la scintigrafia un esame oggettivo affidabile nell' individuazione di metastasi ossee? Si puo’ definitivamente escludere la presenza di metastasi ossee? Possiamo riprendere a indagare in altre direzioni? Grazie Buona Giornata.
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La scintigrafia è un ottimo esame diagnostico in tal senso. Consideri che ci sono anche altre alternative di trattamento medico con farmaci di ultima generazione
Dr. Andrea Militello.
Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.
Ecografia, urodinamica
www.urologia-andrologia.net
www.andrologiamilitello.
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Utente
Buongiorno Dr Militello. La ringrazio intanto per la solerzia della sua risposta. Quando dice che ci sono terapie di ultima generazione intende dire che sarebbero meno impattanti rispetto a quella attualmente in corso? O si riferisce al fatto che se terapie come quelle classiche non dovessero più funzionare si potrebbe passare a farmaci di nuova generazione tipo enzalutamide? Il piano terapeutico prevede prevede oltre all'uso del Casodex, già iniziato da dieci giorni, anche una iniezione di Decapepttyl 11,25 da fare tra una ventina di giorni (la prima) e da ripetere tra tre mesi. Ritiene quindi che la terapia attualmente in corso sia obsoleta e che ne esistano altre più efficaci e meglio tollerate? Pensa che i forti dolori osteoarticolari e talvolta muscoloscheletrici provati da mio padre possano essere in correlazione con la patologia o con la terapia attuale, nonostante la scintigrafia abbia dato esito negativo (ad onor del vero i dolori erano fortissimi ed invalidanti anche prima dell'inizio della terapia , come specificato nel messaggio precedente). Altro aspetto che influisce negativamente sulla qualità della vita sono anche delle irritazioni ai glutei che provocano bruciore. saranno correlati all'uso di Casodex o alla preparazione alla TAC con contrasto con alte dosi di cortisonici? Grazie in anticipo!
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risponderle sulla componente algica ( dolorifica) è veramente complesso. La terapia è asoolutamente condivisibile e attuale. Il paziente deve essere affidato ad una Prostate Unit dove il percordo diagnostico e terapeutico è concertato da vari specialisti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 11/06/2016.
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