Un problema ormai frequente

Buonasera dottore,
le scrivo perchè vorrei mi aiutasse a risolvere un problema ormai frequente di cistite. Comincio col dirle che il primo episodio l'ho avuto a maggio 2013 (ho assunto monuril senza fare l'urinocoltura), successivamente è tornata nell'anno 2015 e per ben 3 volte (anche con perdite ematiche) a distanza di 4-5 mesi l'una dall'altra; solo una volta su 3 è uscito un batterio: l'enterococcus faecalis che poi ho curato con Neofuradantin 100 x 10gg (prescrittomi dal mio medico di base). Ad oggi ho avuto un altro episodio (con perdite ematiche) che dura da ben 10 giorni; l'urinocoltura è risultata negativa ai batteri, sto assumendo solo Cistix e Spasmex per alleviare il dolore/bruciore. Può per favore indicarmi quali esami fare per capire l'origine dell'infiammazione e risolvere la situazione? Sono disperata.

Grazie mille in anticipo.
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
G.le utente
L'urinocoltura l'ha eseguita dopo inizio della terapia antibiotica? In tal caso potrebbe venire falsata. Comunque al prossimo episodio di cistite, esegua prima l'urinocoltura e poi la terapia. Date le infezioni ricorrenti, suggerisco una ecografia apparato urinario con valutazione del residuo post-minzionale. Con tale esame, si dovrebbe rivolgere ad un urologo per essere visitata e comprendere se sono necessari ulteriori esami. Sicuramente deve iniziare a bere molta acqua(due litri al giorno),combattere la stipsi ( se presente), mangiare molta frutta, verdura, yogourt, utilizzare probiotici per riequilibrare la flora intestinale,urinare dopo i rapporti sessuali,utilizzare integratori con cranberry e d-mannosio...insomma ci sono tanti accorgimenti che un urologo le può consigliare. Mi faccia sapere. A presto

Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi

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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Buona parte delle cistiti della donna in età fertile è sorretta da batteri di origine intestinale, frutto di uno squilibrio della flora locale (disbiòsi) associata o meno a disturbi funzionali (colite, stitichezza). Nelle recidive frequenti è essenziale affrontare il problema anche sotto questo punto di vista, altrimenti le terapie antibiotiche ripetute e protratte rischiano solo di essere controproducenti. Ovviamente, è ncessario far precedere da una minima serie di accertamente che escludano fattori predisponenti anatomici. Immaginiamo che questo sia magari già stato fatto. Non le resta quindi che affidarsi ad un nostro Collega specialsita in urologia, ma contemporaneamente se del caso non indugiare a confrontarsi con un grastro-enterologo ed un nutrizionista.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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