Prostatite, colite, la prostata "tocca" il colon, cura alternativa agli antibiotici?

Gentili medici,

Sono parecchio preoccupato perchè è da circa un mese che ho un dolore al colon, lo sento come "sforzato", ho dolori e fatica sia ad urinare che ad andare di corpo, mi sento tirare inoltre la vescica e a volte anche il pene. Ho avuto spasmi anche nell'abbassarmi con conseguenza di dover andare in bagno ad urinare e bruciore al pene. Ho trovato sollievo solo grazie al workout in casa, saltellando sul posto per 20 min, e sgonfiando un po' l'intestino, mentre a freddo come la mattina appena sveglio oppure dopo aver mangiato cibi come pane o biscotti, ritorna questo "blocco" doloroso, come se mi sentissi stringere il colon nella zona bassa (tra il colon e l'inguine). Il medico mi ha riferito che potrei avere una prostatite che tocca con il colon già malato e quindi gonfio. Mi ha consigliato delle radiografie al colon e una visita alla prostata, però per il dolore e un'eventuale cura vuole farmi provare un antibiotico ( Flontalexin 500 mg, compresse rivestite). Ho paura a prendere l'antibiotico, perchè ho già la diarrea, un ittero cronico al fegato, il fegato gonfio (con asportata coliciste), mi sono spaventato leggendo gli effetti collaterali e le precauzioni d'uso. Volevo chiedervi un parere sia su quello che potesse essere il mio problema, sia se potreste consigliarmi un antibiotico più leggero per la prostatite o delle pillole "naturali" se ne esistono. Per ultimo ho letto in giro che con la prostatite bisognerebbe evitare anche l'uso del motorino per evitare sconquassamenti, ed effettivamente "saltellare" come ho fatto nell'allenamento non so se sia una cosa corretta, anche se devo dire che mi ha dato senso di sollievo specialmente dopo il riposo.

Grazie anticipatamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
La sua situazione è certamente da inquadrare con sollecitudine dal punto di vista specialistico, sia urologico che gastro-enterologico. Devono essere eseguiti accertamenti di base che indirizzino la diagnosi, le sue supposizioni sono davvero molto fantasiose, ma verosimilmente molto lontane dalla realtà. Nel frattempo, concordiamo che non sia il caso di assumere degli antibiotici in modo empirico, soprattutto se l'intestino è già sregolato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gentile Dottore la ringrazio per la risposta, durante questa assenza sono stato al pronto soccorso, in ospedale al reparto urologia e ho fatto degli accertamenti al sangue,alle urine e alle feci. Sto aspettando l'esito degli esami clinici mentre l'urologo sospetta che la mia prostatite non abbia batteri, ma che sia una conseguenza della colite. Effettivamente benchè sia una brutta prostatite con difficolta alla minzione, il dolore si accentua solo in presenza di stipsi e gonfiore addominale. Difatto anche se sono passate diverse settimane non è cambiato nulla, cioè non riesco a guarire, solo a ridurre il dolore. Non appena mangio un pasto un po' più abbondante mi ritorna questo "blocco" nella parte bassa dell'addome, sentendomi tirare vescica e pene e urinando dolorosamente, trovo sollievo solo quando vado a diarrea e defecando più volte durante la giornata. E' qualcosa dal quale posso guarire col tempo? O devo correre da qualche specialista e preoccuparmi seriamente? Volevo sapere inoltre se la mia prostatite non fosse batterica (già sto facendo da due settimane una dieta alimentare per favorire la prostata, quella che mi ha dato l'urologo in ospedale), se davvero è un problema che passa solo con un regime alimentare sano o invece esistono farmaci per velocizzare il processo di guarigione (al momento prendo un integratore, il Leviaprost, ma sarei curioso di sapere se esistono cure migliori non antibiotiche). Sono molto preoccupato, è ben accetto qualunque consiglio.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16k 473 2
Caro lettore,

veda di escludere l'esistenza di una qualche patologia dell'apparato digerente ( clisma opaco, colonscopia...)Che le infiammazioni prostatiche possano anche dare disturbi simili non giustifica una diagnosi di prostatite
Senta il gastroenterologo, alimentazione, alcool, spezie, attività fisica...cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Dallo specialista in urologia c'è già stato, pertanto non ha bisogno di correre da nessuna parte. Attendiamo il responso degli esami, con calma. Parallelamente sarà però da attivare un contatto con il gastro-enterologo, poiché pare abbastanza evidente che la causa principale del suo disturbo sia a livello intestinale. L'efficacia degli integratori è sempre variabile ed imprevedibile, ma in questa fase non vi sarebbe nulla di più specifico da consigliare.
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Utente
Utente
Gentili medici ,
oggi ho ricevuto il risultato delle analisi cliniche, come sospettato dall'urologo sia nell'urinocultura che nella spermiocultura risulta l'assenza di crescita batterica, (non ho fatto i tamponi uretrali). Nei tre campioni di feci non risulta sangue occulto e l'esame che ho fatto per verificare se soffro di favismo (test cinetico g6-PDH)

ho un valore di 285mU/mld.ERIT. (non so che vuol dire).

ho anche: Leucocitosi Linfocitosi (non so di cosa si tratti)

Il problema però risulta essere invariato: prostata gonfia, difficolta ad urinare tanto da svegliarmi con forti dolori per correre in bagno a svuotare la vescica. E il solito "blocco" nel basso addome che si accentua con la stipsi o mangiando roba secca, come biscotti o pane.

Volevo sapere se in assenza di sangue occulto nelle feci io deba fare la colonscopia, o basterebbe una radiografia al colon con clisma opaco a doppio contrasto. Vorrei anche sapere se secondo voi posso fare attività fisica come saltelli e corsa, e che dieta secondo la vostra descrizione dovrei seguire.

Sono sempre molto preoccupato, perchè i sintomi sono invariati da più di un mese e anche molto dolorosi.

Grazie come sempre per la vostra disponibilità

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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Per l'aspetto intestinale noi non abbiamo oviamente alcuna competenza, pertanto deve far riferimento ai nostri Colleghi gastro-enterologi.
Parimenti, una rivalutazione urologica, alla luce degli esiti seppure negativi degli accertamenti, sarebbe senz'altro opportuna. A distanza non si può dire nulla di più.
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