Calcolosi e disturbi annessi
Buonasera dottori, mi permetto rapidamente di chiedere un'informazione: sono un ragazzo di 26 anni che circa tre settimane fa è stato ricoverato per un calcolo renale molto doloroso, per frammentare il quale (visto che era abbastanza grosso) mi hanno anche sottoposto a due sedute di bombardamento. Risolto il tutto (ecografia diceva che avevo eliminato il tutto) mi hanno rimandato a casa, ma dopo due o tre giorni in cui sono stato bene e non avevo fastidi, forse anche perché mi davano il cortisone in ospedale, da un paio di settimane a questa parte continuo ad avvertire fastidi alla zona pelvica, dolore intermittente ai testicoli e mal di schiena. Volevo chiedere se sono effetti collaterali normale di quel che è capitato e devo solo portar pazienza o se, visto che sono già passate alcune settimane, dovrei farmi vedere
Grazie mille
Grazie mille
[#1]
L'eliminazione completa dei residui di un calcolo "abbastanza grosso" da necessitare di due sedute di litotrissia extracorporea non possono sparire tanto facilmente ed è abbastanza facile pensare che la fase espulsiva non sia breve e presenti comunque qualche intoppo, seppure temporaneo, almeno nella migliore delle ipotesi. Proprio per questo motivo, oggigiorno le indicazioni al trttamento con le onde d'urto sono in genere meno estese di un tempo e limitate a calcoli situati all'interno del rene con dimensioni inferiori ai 12 mm. Per calcoli più grandi o in altre posizioni si preferisce l'approccio endoscopico diretto, poco piú invasivo, ma certamente più rapidamnte risolutivo.
Per quanto riguarda in particolare il suo caso, le informazioni che ci fornisce sono scarse e frammentarie, non ci permettono di esprimere alcun giudizio. Sta però di fatto che la persistenza di disturbi non può essere liquidata troppo facilmente e merita senz'altro di essere accertata nei modi più opportuni. Purtroppo l'ecografia è un'indagine ricca di vantaggi, ma poco precisa nella valutazione dei calcoli, in particolare quando si trovano lungo l'uretere, tra il rene e la vescica. Tutto sommato, le consigliamo di farsi rivedere dai nostri Colleghi che l'hanno seguita, magari anticipando il controllo probabilmente già programmato.
Per quanto riguarda in particolare il suo caso, le informazioni che ci fornisce sono scarse e frammentarie, non ci permettono di esprimere alcun giudizio. Sta però di fatto che la persistenza di disturbi non può essere liquidata troppo facilmente e merita senz'altro di essere accertata nei modi più opportuni. Purtroppo l'ecografia è un'indagine ricca di vantaggi, ma poco precisa nella valutazione dei calcoli, in particolare quando si trovano lungo l'uretere, tra il rene e la vescica. Tutto sommato, le consigliamo di farsi rivedere dai nostri Colleghi che l'hanno seguita, magari anticipando il controllo probabilmente già programmato.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 07/06/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.