colica e calcolo primo terzo uretere dx
Buongiorno. Ho un calcolo renale (prima volta in vita mia) e vorrei chiedere quanto segue perché sinceramente mi trovo molto spaesato e non so che pesci pigliare. La mattina di martedì scorso (31 maggio) e per circa tre ore sono stato preda di dolori atroci al fianco destro. Non potendo muovermi sono rimasto a casa e dopo che i dolori sono passati ho lavorato normalmente, con qualche fastidio. Siccome non ho mai avuto né assistito a coliche addominali e da sei mesi ho aumentato l'esercizio in palestra a ritmo quotidiano, ho pensato piuttosto a uno strappo muscolare dei trasversi o degli iliopsoas, visto che il giorno prima avevo fatto esercizi specifici con pesi alti. Per questo ho preso un ibuprofene 400 dopo cena. Mercoledì mattina, malgrado un altro ibuprofene, ero ancora indolenzito e avevo dolori meno forti ma questa volta a livello inguinale, la sera però ho riavuto il dolore al fianco dx. Così giovedì mattina (2 giugno) sono andato in pronto soccorso. Hanno parlato subito di calcoli, mi hanno fatto esami del sangue e confermato la presenza di sangue nelle urine, mi hanno iniettato 1g paracetamolo con flebo e ho fatto una tac addominale. La TAC ha confermato un calcolo millimetrico situato al primo terzo dell'uretere dx. Sono stato dimesso con terapia di diclofenac (2/d), buscopan(2/d) e tamsulosina (1/d). Giovedì, venerdì e oggi sabato 4 giugno ho preso le dosi di diclofenac e tamsulosina, preferendo però al buscopan un massaggio di olio essenziale di ylang ylang come antispasmodico.
Domande:
1. Devo tornare in ospedale fra qualche giorno per fare controlli ?
2. Come devo comportarmi e cosa devo avere a portata di mano nel caso di un'altra colica al lavoro o fuori casa?
3. Per l'eziologia, escludendo ogni altra causa, è possibile che l'esercizio in palestra abbinato a integratori proteici e idratazione insufficiente abbia nel tempo provocato il calcolo? riconosco di aver bevuto poca acqua durante l'esercizio, preferendo bere 200 ml prima e 400 ml dopo, per un totale di circa 1 litro / 1litro e mezzo d'acqua al giorno.
4.Continuando la terapia, posso riprendere la palestra fra qualche giorno? in particolare: eliminando gli integratori proteici, bevendo adeguatamente (2litri / 2 litri e mezzo), riducendo di molto l'intensità e facendo più cardio, p.es. tapis roulant o scale (stair climbing), posso sperare di espellere il calcolo in tempi brevi?
5. Come sapere che sto per espellere il calcolo ? e come palliare il dolore?
Grazie infinite!
Domande:
1. Devo tornare in ospedale fra qualche giorno per fare controlli ?
2. Come devo comportarmi e cosa devo avere a portata di mano nel caso di un'altra colica al lavoro o fuori casa?
3. Per l'eziologia, escludendo ogni altra causa, è possibile che l'esercizio in palestra abbinato a integratori proteici e idratazione insufficiente abbia nel tempo provocato il calcolo? riconosco di aver bevuto poca acqua durante l'esercizio, preferendo bere 200 ml prima e 400 ml dopo, per un totale di circa 1 litro / 1litro e mezzo d'acqua al giorno.
4.Continuando la terapia, posso riprendere la palestra fra qualche giorno? in particolare: eliminando gli integratori proteici, bevendo adeguatamente (2litri / 2 litri e mezzo), riducendo di molto l'intensità e facendo più cardio, p.es. tapis roulant o scale (stair climbing), posso sperare di espellere il calcolo in tempi brevi?
5. Come sapere che sto per espellere il calcolo ? e come palliare il dolore?
Grazie infinite!
[#1]
G.le utente
Rispondo per punti:
1) Se deve tornare in ospedale, penso che i colleghi glielo abbiano detto o abbiano pianificato dei controlli. Sicuramente dovrà controllare nelle prossime settimane che il calcolo sia stato espulso
2) Se avrà delle coliche, dovrà assumere la terapia prescritta dai colleghi. Se il dolore è troppo forte o vi fosse febbre, deve tornare in pronto soccorso.
3)Può darsi che ciò abbia favorito la calcolosi urinaria. Dovrà bere molto di più una volta espulso questo calcolo. Almeno due litri di acqua al giorno.
4)Se sta bene, può pure riprendere l'attività fisica.
5) Filtri le urine per valutare se esce il calcolo. Il dolore si pallia con gli analgesici prescritti. In caso di dolore persistente, non le resta altro da fare che tornare in PS.
Comunque il calcolo è millimetrico. Dovrebbe avere buone probabilità di espellerlo.
Mi faccia sapere. A presto
Rispondo per punti:
1) Se deve tornare in ospedale, penso che i colleghi glielo abbiano detto o abbiano pianificato dei controlli. Sicuramente dovrà controllare nelle prossime settimane che il calcolo sia stato espulso
2) Se avrà delle coliche, dovrà assumere la terapia prescritta dai colleghi. Se il dolore è troppo forte o vi fosse febbre, deve tornare in pronto soccorso.
3)Può darsi che ciò abbia favorito la calcolosi urinaria. Dovrà bere molto di più una volta espulso questo calcolo. Almeno due litri di acqua al giorno.
4)Se sta bene, può pure riprendere l'attività fisica.
5) Filtri le urine per valutare se esce il calcolo. Il dolore si pallia con gli analgesici prescritti. In caso di dolore persistente, non le resta altro da fare che tornare in PS.
Comunque il calcolo è millimetrico. Dovrebbe avere buone probabilità di espellerlo.
Mi faccia sapere. A presto
Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi
[#2]
Le possibilità di espulsione spontanea di un calcolo impegnato lungo l'uretere sono ovviamente inversamente proporzionali alle sue dimensioni, pur con qualche variabilità legata alla conformazione irregolare, che indipendentemente dalle dimensioni può "aggrappare" il calcolo alla mucosa della via urinaria. In linea di massima si stima che calcoli fino a 5-6 "possano" risolversi spontaneamente, specie se aiutati con una terapia simile a quella che le è stata consigliata. Il tempo che sia lecito attendere dipende essenzialmente dalla frequenza e dall'entità di eventuali disturbi. In linea di massima è comunque opportuno eseguire un controllo con ecografia e radiografia dopo 2-3 settimane, ma se le coliche ed i disturbi sono frequenti ed importanti non è il caso di attendere oltre e si pongono le indicazioni alla risoluzione operativa endoscopica, anche in urgenza. In ogni caso, anche se i disturbi non sono evidenti, se il calcolo non viene espulso entro un paio ddi mesi e gli esami ne confermano la presenza, è altrettanto opportuno dispirre la sua rimozione operativa. In genere il passaggio del calcolo nell'ultimo tratto dell'uretere corrisponde ad una variazione dei disturbi, che passano dalla classica "colica" (con dolore al fianco ed all'addome) a fastidi bassi vescicali, con bruciori urinari, stimolo frequente, dolore irradiato al pene. Nella fase espulsiva, contrariamente a quanto genica ente consigliato, non è opportuno assumere carichi eccessivi d'acqua, poiché il calcolo non avanza con la spinta da tergo dell'onda di urina, ma solo per la compiacenza delle pareti dell'uretere. Questa viene migliorata appunto con la tamsulosina che lei sta assumendo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Utente
gentili dottori, vi ringrazio per le risposte tempestive.
Ieri (sabato 4): una striscia analitica (combur test) nelle urine del mattino ha evidenziato ancora minimo sangue (~10 ERI/µL ). Ho preso la normale dose di tamsulosina, ho volontariamente tralasciato il diclofenac e il buscopan. La mattinata e il primo pomeriggio sono passati senza dolori di sorta, ho svolto lavoretti a casa cercando di stare in piedi il piû possibile. Verso le 18 sono uscito per camminare e dopo circa 1 ora di passeggiata ho avvertito dei fastidi e dolori al pene. Come delle spillate nel tessuto spugnoso se posso esprimermi così. Sono tornato a casa piuttosto agitato, pensando che il calcolo fosse sceso e che magari era già nel pene lì lì per uscire. Ho cercato di urinare in un recipiente, ma non ci sono riuscito per lo stress. Dopo aver cercato di rilassarmi, siccome avevo già preso in mattinata la tamsulosina, ho preso due compresse di buscopan e rifatto un massaggio con olio essenziale. Ho quindi riprovato a urinare e questa volta la minzione è partita senza problemi né dolore. Avendo raccolto l'urina in un recipiente, ho notato un filamento bianco di circa 3 o 4 mm, ma l'ho perso nel filtraggio per un falso movimento che ha fatto rovesciare tutto nel water. Dopo il fatto, sono rimasto sdraiato per qualche ora, ho bevuto una birra lieve (33cl) e poi sono andato a letto.
Stamattina (domenica 5) mi sono svegliato prestissimo, verso le 4, per una specie di pressione alla vescica che ho imputato alla birra. Questa volta ho raccolto e filtrato l'urina (650ml!) e ho notato un piccolo filamento bianco di circa 2 mm e mezzo, è malleabile ma al cadere in un urobox fa rumore. Ho rifatto il combur test, che è uscito ERI neg. Questa mattina non ho preso le medicine e alle 11h noto un vago dolorino inguinale (più o meno all'altezza dell'appendice).
ho 4 domande:
- Un calcolo renale può essere bianco e filamentoso, e se sì che tipo di calcolo è? (possibile urico?)
- Se non insorgono dolori ulteriori posso considerarmi guarito e riprendere le attività sportive (a carichi ridotti per i primi tempi)?
- Continuo con le medicine e a monitorare ancora le urine come prescritto in pronto soccorso?
Grazie infinite
Ieri (sabato 4): una striscia analitica (combur test) nelle urine del mattino ha evidenziato ancora minimo sangue (~10 ERI/µL ). Ho preso la normale dose di tamsulosina, ho volontariamente tralasciato il diclofenac e il buscopan. La mattinata e il primo pomeriggio sono passati senza dolori di sorta, ho svolto lavoretti a casa cercando di stare in piedi il piû possibile. Verso le 18 sono uscito per camminare e dopo circa 1 ora di passeggiata ho avvertito dei fastidi e dolori al pene. Come delle spillate nel tessuto spugnoso se posso esprimermi così. Sono tornato a casa piuttosto agitato, pensando che il calcolo fosse sceso e che magari era già nel pene lì lì per uscire. Ho cercato di urinare in un recipiente, ma non ci sono riuscito per lo stress. Dopo aver cercato di rilassarmi, siccome avevo già preso in mattinata la tamsulosina, ho preso due compresse di buscopan e rifatto un massaggio con olio essenziale. Ho quindi riprovato a urinare e questa volta la minzione è partita senza problemi né dolore. Avendo raccolto l'urina in un recipiente, ho notato un filamento bianco di circa 3 o 4 mm, ma l'ho perso nel filtraggio per un falso movimento che ha fatto rovesciare tutto nel water. Dopo il fatto, sono rimasto sdraiato per qualche ora, ho bevuto una birra lieve (33cl) e poi sono andato a letto.
Stamattina (domenica 5) mi sono svegliato prestissimo, verso le 4, per una specie di pressione alla vescica che ho imputato alla birra. Questa volta ho raccolto e filtrato l'urina (650ml!) e ho notato un piccolo filamento bianco di circa 2 mm e mezzo, è malleabile ma al cadere in un urobox fa rumore. Ho rifatto il combur test, che è uscito ERI neg. Questa mattina non ho preso le medicine e alle 11h noto un vago dolorino inguinale (più o meno all'altezza dell'appendice).
ho 4 domande:
- Un calcolo renale può essere bianco e filamentoso, e se sì che tipo di calcolo è? (possibile urico?)
- Se non insorgono dolori ulteriori posso considerarmi guarito e riprendere le attività sportive (a carichi ridotti per i primi tempi)?
- Continuo con le medicine e a monitorare ancora le urine come prescritto in pronto soccorso?
Grazie infinite
[#4]
G.le utente
Per valutare se il calcolo è stato espulso, se i sintomi son assenti, si dovrebbe eseguire in prima battuta un'ecografia renale e eventualmente una RX addome. Se vi fosse una idroureteronefrosi all'ecografia, magari associata ad una immagine radiopaca all'RX, il calcolo è ancora là. Altrimenti, se vi fossero dubbi, andrebbe ripetuta un TC addome basale. I sintomi irritativi del basso tratto urinario potrebbero essere un segno che il calcolo è sceso ancora più in basso verso la vescica...non so se quello che ha espulso era ciò che le ha causato la colica. Nella maggior parte dei casi i calcoli sono come piccoli sassolini duri. Poi ci sono anche quelli più friabile e pastosi...Continui tutto come le è stato prescritto. Beva 1 bicchiere di acqua ogni ora, a meno che non abbia dolori, e continui a filtrare le urine. Il suo urologo le ha suggerito quando rifare il controllo? A presto
Per valutare se il calcolo è stato espulso, se i sintomi son assenti, si dovrebbe eseguire in prima battuta un'ecografia renale e eventualmente una RX addome. Se vi fosse una idroureteronefrosi all'ecografia, magari associata ad una immagine radiopaca all'RX, il calcolo è ancora là. Altrimenti, se vi fossero dubbi, andrebbe ripetuta un TC addome basale. I sintomi irritativi del basso tratto urinario potrebbero essere un segno che il calcolo è sceso ancora più in basso verso la vescica...non so se quello che ha espulso era ciò che le ha causato la colica. Nella maggior parte dei casi i calcoli sono come piccoli sassolini duri. Poi ci sono anche quelli più friabile e pastosi...Continui tutto come le è stato prescritto. Beva 1 bicchiere di acqua ogni ora, a meno che non abbia dolori, e continui a filtrare le urine. Il suo urologo le ha suggerito quando rifare il controllo? A presto
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Utente
grazie mille Dr Bottai per la disponibilità e le tempestive risposte. Di fatto in pronto soccorso non mi hanno detto quando di tornare, salvo l'indicazione generica se ho ancora dolori.
Il dubbio che ho sul filamento espulso è che è duro ma è comunque malleabile, quindi non so se è un calcolo, salvo farlo analizzare. Il fatto che non ci sia più sangue nelle urine può essere dovuto all'antispasmodico più che un'eventuale espulsione? Farò comunque come dice lei, continuando la terapia e andrò in settimana per una visita di controllo.
Il dubbio che ho sul filamento espulso è che è duro ma è comunque malleabile, quindi non so se è un calcolo, salvo farlo analizzare. Il fatto che non ci sia più sangue nelle urine può essere dovuto all'antispasmodico più che un'eventuale espulsione? Farò comunque come dice lei, continuando la terapia e andrò in settimana per una visita di controllo.
[#6]
Il consiglio è fare un controllo ecografico, più eventualmente rx addome diretto, tra una 10-15 di giorni. Naturalmente se la sintomatologia non costringe a fare diversamente. Se i sintomi non si ripresentano, ci sono buone probabilità che il calcolo sia stato espulso. Il fatto che non ci sia più sangue nelle urine non dipende dall'antispasmodico...mi faccia sapere. a presto
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Utente
Gentili dottori. Lunedì 6 giugno mi è accaduta una cosa stranissima, un orgasmo senza eiaculazione. Da internet ho visto che potrebbe trattarsi di eiaculazione retrogada e può essere un effetto secondario della tamsulosina (l'avevo presa domenica pomeriggio). Siccome è la prima volta che mi capita e sono effettivamente preoccupato (e piuttosto inibito), chiedo se vi possano essere conseguenze di tipo infiammatorio o setticemico.
Ieri martedì 7 giugno sono andato dal medico di famiglia, dalle palpazioni risulta ancora dolore addominale, sia sul fianco dx che sul sx (potrebbe essere per il diclofenac?). Mi ha prescritto esami di urina e analisi del calcolo renale.
Non prendo più buscopan da sabato né tamsulosina da domenica.
Attualmente bevo circa 2 litri e mezzo d'acqua, con minzione normale e proporzionale.
A causa del leggero malessere addominale mi piacerebbe abbandonare anche il diclofenac e, per uno o due giorni, bere solo acqua o brodo vegetale e non mangiare nulla per non appesantire il sistema digestivo. Inoltre vorrei tornare in palestra per fare cardio (macchina di scale e bici) e pesi a carico molto ridotto. Cosa mi consigliate di fare?
Grazie infinite!
Ieri martedì 7 giugno sono andato dal medico di famiglia, dalle palpazioni risulta ancora dolore addominale, sia sul fianco dx che sul sx (potrebbe essere per il diclofenac?). Mi ha prescritto esami di urina e analisi del calcolo renale.
Non prendo più buscopan da sabato né tamsulosina da domenica.
Attualmente bevo circa 2 litri e mezzo d'acqua, con minzione normale e proporzionale.
A causa del leggero malessere addominale mi piacerebbe abbandonare anche il diclofenac e, per uno o due giorni, bere solo acqua o brodo vegetale e non mangiare nulla per non appesantire il sistema digestivo. Inoltre vorrei tornare in palestra per fare cardio (macchina di scale e bici) e pesi a carico molto ridotto. Cosa mi consigliate di fare?
Grazie infinite!
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L'eiaculazione retrograda è un effetto collaterale di tutti i farmaci alfa-litici, come la ptamsulosina che lei sta asumendo. Non porta ad alcun danno, stia tranquillo. Non appena sospenderà l'assunzione tutto tornerà come prima. Per il resto, prima di prendere quallsiasi decisione sarebbe opportuno disporre della relativa certezza che il calcolo sia veramente stato espulso. La persistenza di qualche disturbo in effetti non libera ancora completamente il campo dal dubbio.
[#9]
Utente
Grazie mille Dr Piana per la disponibilità e la rapida risposta che mi tranquillizza quanto all' e. retrogada. Per i calcoli: In pratica ho espulso due volte: sabato (ammasso più grande purtroppo non recuperato) e domenica (ammasso più piccolo e mandato a esaminare). Fine settimana entrante dovrei rifare una tac per escludere la presenza di altri calcoli. Non prendo più tamsulosina e buscopan da domenica scorsa e diclofenac da ieri. Minzione senza dolori di sorta. L'unica cosa ancora risentita è il leggero malessere addominale. Per quest'ultimo ho una domanda: siccome non bevo caffé da una settimana, lunedì e ieri martedì ho bevuto anche birra insieme all'acqua per l'effetto diuretico (3/4 litro di birra a giorno + 2l acqua). In genere bevo solo meno di uno o due bicchieri di (esclusivamente) vino rosso a settimana e talvolta nulla per mesi, il fastidio addominale può essere un effetto congiunto da alcol e diclofenac?
Come devo comportarmi quanto alla palestra?
Grazie infinite
Come devo comportarmi quanto alla palestra?
Grazie infinite
[#10]
Il diclofenac ha evidenti effetti collaterali sull'apparato gastro-enterico, dovrebbero allentarsi progressivamente con la sua sospensione. per il resto stia ancora un po' tranquillo vino a quando con la ripetizione della TAC i dubbi residui saranno stati definitivamente sciolti.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 5.1k visite dal 04/06/2016.
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