Indagini per sospetta idronefrosi

Buongiorno.
Sono una donna di 31 anni. Da circa un paio di mesi ho iniziato ad accusare male ai fianchi e dopo un esame delle urine è risultato Escherichia Coli carica batterica 10.000.000 UFC/ml curata con Bactrim. Dopo circa tre settimane ho avuto delle fitte forti all'addome e sono stata in PS. La diagnosi è stata addominalgia da coprostasi. Da li per 15 giorni non riuscivo a liberarmi. Il mio medico mi ha fatto fare l'eco addome completo e il risultato di questo è: " Reni in sede, nei limiti volumetrici. Si segnala ectasia calico-pielica bilaterale con diametro della pelvi a destra di 14 mm e a sinistra di 9 mm. Vescica fisiologicamente distesa a pareti nette. Non evidente liquido in addome." Non ho scritto il resto perché è tutto normale.
Sono andata da un urologo che mi ha detto che potrebbe essere idronefrosi bilaterale e mi ha ordinato di fare la TC urografia.
Intanto il fastidio ai fianchi continua sempre. Oggi ho avuto il referto della TC urografia, la quale dice: "Milza accessoria con diametro di 17 mm al margine posteriore del viscere. Non dilatazione delle vie escretrici calico-pieliche, d'ambo i lati. In scavo pelvico, vescica scarsamente distesa da urina x-opaca, con pareti nette. In ambito retro-peritoneale, alcune minute formazioni linfonodali con diametro non superiore al centimetro. Modesta falda liquida in scavo pelvico." (Anche qui non ho riportato le cose che andavano bene.)
A questo punto mi chiedo se questa dilatazione c'è oppure no. Cosa ne pensate? A me sembrano due referti uno diverso dall'altro.
Potete spiegarmi cosa significa tutto questo? Grazie in anticipo per il tempo dedicatomi. Cordiali saluti.