CALCOLO IUXTAVESCICALE
Buongiorno. Dopo tre giorni di coliche renali parecchio dolorose mi è stata diagnosticata la presenza di un calcolo di circa 6 mm. fermo nel tratto IUXTAVESCICALE a circa 1 cm dall'ingresso in vescica. Il medic mi ha proposto la terapia espulsiva già ampiamente descritta. Volevo chiedere, un calcolo fermo in quella posizione può provocare ulteriori coliche? Grazie a tutti anticipatamente. Cordiali saluti
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G.le utente
Un calcolo prevescicale se ostruttivi può causare ulteriori coliche renali . In caso di non espulsione, si dovrà rimuoverlo endoscopicamente. La terapia è corretta. Mi faccia sapere. A presto
Un calcolo prevescicale se ostruttivi può causare ulteriori coliche renali . In caso di non espulsione, si dovrà rimuoverlo endoscopicamente. La terapia è corretta. Mi faccia sapere. A presto
Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi
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Le possibilità di espulsione spontanea di un calcolo in transito lungo l'uretere dipendono da molti fattori, le dimensioni comunque costituiscono la condizione principale. Con ciò, si assiste talora all''espulsione di calcoli sorprendentemente voluminosi (anche più di 1 cm) mentre altre volte piccolissimi calcoli di 3-4 risultano tenacemente ostruttivi e pertanto in grado di causare complicazioni che ne impongono la risoluzione sollecita.
Quando il calcolo si trova nell'ultimo tratto dell'uretere è abbastanza frequente che i sintomi si modifichino, con la comparsa di disturbi "bassi" come bruciori urinari, stimolo frequente, dolori variamente irradiati, anche al pene nel maschio. Questi sintom sono abbastanza subdoli, poiché ancor oggi vengono scambiati frequentemente per "cistite" e trattati antibiotici, ovviamente senza alcun risultato.
La ragionevole durata della terapia "espulsiva" dipende sostanzialemente dalla frequenza ed entità dei disturbi, ovviamente se questi sono notevoli non è il caso di attendere oltre i 7-10 giorni, mentre nel caso opposto si può essere più ottimisti, attendendo anche 30-40 giorni. Se però dopo questo termine il calcolo viene dimostrato ancora nello stesso punto, è comunque opportuno pensare a rimuoverlo endoscopicamente.
Quando il calcolo si trova nell'ultimo tratto dell'uretere è abbastanza frequente che i sintomi si modifichino, con la comparsa di disturbi "bassi" come bruciori urinari, stimolo frequente, dolori variamente irradiati, anche al pene nel maschio. Questi sintom sono abbastanza subdoli, poiché ancor oggi vengono scambiati frequentemente per "cistite" e trattati antibiotici, ovviamente senza alcun risultato.
La ragionevole durata della terapia "espulsiva" dipende sostanzialemente dalla frequenza ed entità dei disturbi, ovviamente se questi sono notevoli non è il caso di attendere oltre i 7-10 giorni, mentre nel caso opposto si può essere più ottimisti, attendendo anche 30-40 giorni. Se però dopo questo termine il calcolo viene dimostrato ancora nello stesso punto, è comunque opportuno pensare a rimuoverlo endoscopicamente.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 23.9k visite dal 22/05/2016.
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