Carcinoma prostatico

Buongiorno,
mio padre ha 62 anni e da circa 4 anni esegue controlli ed esami per un PSA che è cresciuto in maniera continuativa da 5,6 a 23,5.
Le varie ecografie transrettali e le visite urologiche non hanno mai evidenziato noduli o formazioni all'interno della prostata
Tre anni fa ha subito una vasectomia e l'esame istologico sul materiale prelevato non evidenziò neoplasie.
In questi 4 anni ha eseguito 3 biopsie e tutte sono risultate negative.
A fronte dell'ultimo esame del PSA ( aprile 2008 ) con il risultato di 23 si è deciso di consultare un altro urologo il quale ha fatto fare una cura antinfiammatoria che non ha prodotti effetti.
A settembre, con un PSAdi 25,3, ci siamo rivolti ad un altro urologo il quale ha fatto eseguire una nuova biopsia con il prelievo di 10 frustoli: uno è risultato positivo con indice di Gleasono 4+4. Si è proceduto quindi con tutti gli altri esami pre-operatori. Dalla scintografia ossea non è risultato niente ( in prima battuta ) dalla TC è risultato quanto segue:
“La prostata presenta dimensioni aumentate e struttura disomogenea.
Si rileva asimmetria per maggiore densità TC delle vescicole seminali in sede mediana/paramediana sinistra da approfondire con esame RM.
Multipli linfonodi ad asse subcentimetrico in sede paracavale destra, intercavoartica, periaortica sinistra, iliaca interna bilateralmente.
Non versamento liquido endoaddominale.
Le scansioni condotte sulle basi polmonari documentano la presenza di un micronodulo subpleurico di 5 mm di diametro a carico del segmento anteriore del LISn.
Allo studio osseo si rilevano focali aree osteoaddensanti a livello del sacro, delle ali iliache, del pube a sinistra, dei tetti acetabolari, del collo del femore di sinistra, del peduncolo sinisro del soa di L4.

L'operazione al momento è stata sospesa e si è deciso di eseguire una PET con Colina per inquadrare meglio la situazione e decidere se intervenire per via chirurgica o tramite terapia ormonale o altro.

Vi chiedo gentilmente un parere sulla situazione clinica di mio padre, che è stato si tenuto sotto controllo però a causa del precedenti biopsie negative si sono forse ritardati troppo altri esami che avrebbero evidenziato prima la presenza della malattia.
Quanto grave devo ritenere la situazione di mio padre ?
Grazie per tutte le informazione che potrete darmi.
Grazie
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
cara signore, da i dati fornitici, si potrebbe sospettare che la malattia di suo padre non sia più confinata alla prostata, se confermata, allora non è più indicato l'intervento ma si deve procedere con la terapia medica

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Utente
Utente
Buongiorno,
ieri mio padre si è sottoposto ad una PET con colina per verificare se c'erano metastasi o alterazioni a livello biologico.
Sono già in possesso del referto il quale indica la presenza della neoplasia solo in corrispondenza di uno dei lobi della prostata, dunque si escluderebbero "problemi" alle ossa o ad altri organi.
La PET è stata richiesta dal medico durante in quanto i risultati della scintigrafia ossea e della TC erano contrastanti ( vedere primo messaggio ).
E' stato deciso di proseguire con l'intervento, ma come devo interpretare il risultato della PET ? E una volta asportata la prostata quali trattamenti e contralli si dovranno effettuare per verificare la riprese della malattia ( oltre al controllo del PSA naturalmente ).
Grazie
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
cara signora, non essendoci localizzazioni secondarie suo padre può essere idoneo all' intrevento che però nel suo caso non è detto che sia da solo curativo inquanto nel caso di suo padre ci sono alcuni fattori prognostici non tanto positivi in quanto secondo i nomogrammi prognostici per il tumore della prostata suo padre ha il 53% delle probabilità di avere una patologia extracapsulare e pertanto dopo l'intervento è possibile che si deva sottoporsi ad un ciclo di radioterapia