PSA / PHI RISONANZA MULTIPARAMETRICA E BIOPSIA PROSTATICA A 30 ANNI
Gentilissimi dottori,
sono un ragazzo di 32 ANNI e mi rivolgo a voi sperando possiate darmi un consiglio utile circa la mia delicata situazione.
Ho una familiarità di tumore prostatico molto forte ( mio padre e mio zio sono deceduti per questa patologia) mentre un altro zio paterno è stato operato per lo stesso motivo e al momento sta bene. oltre a questo io ho assunto finasteride 1 mg per i capelli dall'età di 22 anni fino all'età di 28 anni. per un totale di anni sei. Nel 2012 smisi di assumere la finasteride.
Io fin dall'età di 22 anni ho fatto l'esame del psa , su consiglio del dermatologo feci l'esame del PSA per la prima volta nel 2006 che risultò essere a 0.35 nel 2008 rifeci l'esame e il PSA era a 0.88, nel 2014 lo stesso esame dava valore 1.15 e a dicembre dell'anno scorso 2015 era salito a 1.27.
Con questi dati mi sono rivolto ad un urologo, che probabilmente vista la familiarità, mi ha prescritto l'esame del PHI che vi riporto di seguito:
PHI eseguito in data 26/04/2016 al SAN RAFFAELE
S-PSA totale 1.04
S-PSA libero 0.39
RAPPORTO PSA libero / PSA totale 0.38
S-[-2] pro PSA 9.93
% [-2] pro PSA 2.58 valore di riferimento < 1.35
PHI indice di salute prostatica 26.00 valore di riferimento < 28
Questo accertamento mostra che il PSA totale che a dicembre 2015 era di 1.27 si è abbassato quattro mesi dopo senza nessuna terapia a 1.04.
la percentuale è però superiore al valore di riferimento e sulle indicazioni del san Raffaele c'è scritto che la percentuale superiore al limite del -2 pro psa è stata associata a malattia clinicamente significativa nei casi di psa totale compreso tra 2.5 e 10.
Ma se io di PSA ho 1.04 quindi il valore della percentuale cosi come quello del psa libero o del rapporto libero/totale sono falsati e non sono attendibili? o sono comunque attendibili?
dopo il PHI faccio una nuova visita urologica con esplorazione rettale. L'urologo scrive: prostata simmetrica, non significativamente aumentata di volume, di consistenza parenchimatosa e, al momento, apparentemente esente da lesioni nodulari sospette. In relazione alla cinetica del PSA e ai recenti dati di letteratura il paziente va controllato con un' immaging dedicata: RMN multiparametrica della prostata.
Faccio la risonanza all' IEO di Milano
referto lesione N1:
Nella zona periferica di destra, a livello craniale intermedio e all'apice, è evidente un'alterazione diffusa, nel contesto della quale è dubbia la presenza di malattia clinicamente significativa ( PI- RADS 3).
La lesione descritta giunge a contatto con il versante laterale DX postero laterale dx della capsula prostatica con estenzione extracapsulare molto poco probabile (ECE score 1)
LESIONE N 2
Nella zona periferica di sinistra, a livello craniale intermedio e all'apice, è evidente un'alterazione diffusa, nel contesto della quale è dubbia la presenza di malattia clinicamente significativa ( PI- RADS 3).
La lesione descritta giunge a contatto con il versante laterale sinistro della capsula prostatica con estenzione extracapsulare molto poco probabile (ECE score 1)
vescicole seminali nei limiti.
Alla luce di questo referto il mio urologo vuole procedere con una biopsia di dieci prelievi circa sull'area interessata dall'alterazione
Il medico curante invece parla di prostatite perché secondo lui l'area descritta è troppo vasta e non ha un punto focale, poi dice che è impossibile che io abbia un tumore a 32 anni e vorrebbe fare una cura per la prostatite e poi ripetere dopo sei mesi la risonanza.
l'urologo non è d'accordo dice che si perde solo tempo e non si ottiene nulla, per lui la cura della prostatite si deve fare, in questo caso, solo dopo una eventuale biopsia negativa.
Sono riuscito a parlare anche con il radiologo e lui dice che per lui si tratta di una infiammazione anche se non può dirlo con certezza, ma neanche questo parere trova d'accordo l'urologo che insiste con il voler fare la biopsia. Io su internet non trovato nessun caso al mondo di tumore alla prostata a 32 anni a parte qualche sarcoma ma che non si tratti di un sarcoma l'ha già escluso il radiologo dicendo che si tratta di infiammazione o, nella sfortuna più nera di un adenocarcinoma di basso grado.
Gentilissimi dottori, alla luce di queste informazione dettagliate potreste darmi un consiglio? Come vi regolereste di fronte ad un caso del genere? chi dovrei ascoltare secondo voi? sono sicuro che l'urologo si basa molto sulla crescita lenta e costante del mio psa e dell'indice e non considera questi valori come spia di una prostatite ma di qualcosa di più serio. Io non ho grossi disturbi ma non posso dire neanche di stare benone nel senso che alcune volte devo alzarmi di notte e altre volte ho una minzione frequente anche se poi il flusso non è forte e la quantità di urina è poca, ma ormai sono suggestionato quindi mi rendo conto che anche questi disturbi sono poco attendibili.
grazie mille
distinti saluti
sono un ragazzo di 32 ANNI e mi rivolgo a voi sperando possiate darmi un consiglio utile circa la mia delicata situazione.
Ho una familiarità di tumore prostatico molto forte ( mio padre e mio zio sono deceduti per questa patologia) mentre un altro zio paterno è stato operato per lo stesso motivo e al momento sta bene. oltre a questo io ho assunto finasteride 1 mg per i capelli dall'età di 22 anni fino all'età di 28 anni. per un totale di anni sei. Nel 2012 smisi di assumere la finasteride.
Io fin dall'età di 22 anni ho fatto l'esame del psa , su consiglio del dermatologo feci l'esame del PSA per la prima volta nel 2006 che risultò essere a 0.35 nel 2008 rifeci l'esame e il PSA era a 0.88, nel 2014 lo stesso esame dava valore 1.15 e a dicembre dell'anno scorso 2015 era salito a 1.27.
Con questi dati mi sono rivolto ad un urologo, che probabilmente vista la familiarità, mi ha prescritto l'esame del PHI che vi riporto di seguito:
PHI eseguito in data 26/04/2016 al SAN RAFFAELE
S-PSA totale 1.04
S-PSA libero 0.39
RAPPORTO PSA libero / PSA totale 0.38
S-[-2] pro PSA 9.93
% [-2] pro PSA 2.58 valore di riferimento < 1.35
PHI indice di salute prostatica 26.00 valore di riferimento < 28
Questo accertamento mostra che il PSA totale che a dicembre 2015 era di 1.27 si è abbassato quattro mesi dopo senza nessuna terapia a 1.04.
la percentuale è però superiore al valore di riferimento e sulle indicazioni del san Raffaele c'è scritto che la percentuale superiore al limite del -2 pro psa è stata associata a malattia clinicamente significativa nei casi di psa totale compreso tra 2.5 e 10.
Ma se io di PSA ho 1.04 quindi il valore della percentuale cosi come quello del psa libero o del rapporto libero/totale sono falsati e non sono attendibili? o sono comunque attendibili?
dopo il PHI faccio una nuova visita urologica con esplorazione rettale. L'urologo scrive: prostata simmetrica, non significativamente aumentata di volume, di consistenza parenchimatosa e, al momento, apparentemente esente da lesioni nodulari sospette. In relazione alla cinetica del PSA e ai recenti dati di letteratura il paziente va controllato con un' immaging dedicata: RMN multiparametrica della prostata.
Faccio la risonanza all' IEO di Milano
referto lesione N1:
Nella zona periferica di destra, a livello craniale intermedio e all'apice, è evidente un'alterazione diffusa, nel contesto della quale è dubbia la presenza di malattia clinicamente significativa ( PI- RADS 3).
La lesione descritta giunge a contatto con il versante laterale DX postero laterale dx della capsula prostatica con estenzione extracapsulare molto poco probabile (ECE score 1)
LESIONE N 2
Nella zona periferica di sinistra, a livello craniale intermedio e all'apice, è evidente un'alterazione diffusa, nel contesto della quale è dubbia la presenza di malattia clinicamente significativa ( PI- RADS 3).
La lesione descritta giunge a contatto con il versante laterale sinistro della capsula prostatica con estenzione extracapsulare molto poco probabile (ECE score 1)
vescicole seminali nei limiti.
Alla luce di questo referto il mio urologo vuole procedere con una biopsia di dieci prelievi circa sull'area interessata dall'alterazione
Il medico curante invece parla di prostatite perché secondo lui l'area descritta è troppo vasta e non ha un punto focale, poi dice che è impossibile che io abbia un tumore a 32 anni e vorrebbe fare una cura per la prostatite e poi ripetere dopo sei mesi la risonanza.
l'urologo non è d'accordo dice che si perde solo tempo e non si ottiene nulla, per lui la cura della prostatite si deve fare, in questo caso, solo dopo una eventuale biopsia negativa.
Sono riuscito a parlare anche con il radiologo e lui dice che per lui si tratta di una infiammazione anche se non può dirlo con certezza, ma neanche questo parere trova d'accordo l'urologo che insiste con il voler fare la biopsia. Io su internet non trovato nessun caso al mondo di tumore alla prostata a 32 anni a parte qualche sarcoma ma che non si tratti di un sarcoma l'ha già escluso il radiologo dicendo che si tratta di infiammazione o, nella sfortuna più nera di un adenocarcinoma di basso grado.
Gentilissimi dottori, alla luce di queste informazione dettagliate potreste darmi un consiglio? Come vi regolereste di fronte ad un caso del genere? chi dovrei ascoltare secondo voi? sono sicuro che l'urologo si basa molto sulla crescita lenta e costante del mio psa e dell'indice e non considera questi valori come spia di una prostatite ma di qualcosa di più serio. Io non ho grossi disturbi ma non posso dire neanche di stare benone nel senso che alcune volte devo alzarmi di notte e altre volte ho una minzione frequente anche se poi il flusso non è forte e la quantità di urina è poca, ma ormai sono suggestionato quindi mi rendo conto che anche questi disturbi sono poco attendibili.
grazie mille
distinti saluti
[#1]
G.le utente
Quello che spinge a tenere strettamente controllata la situazione è la familiarità per patologia tumorale prostatica. Il valore di PSA è molto basso con un esplorazione rettale negativa. Inoltre la lesione diffusa è periferica e apicale... dunque, se vi fosse un alterazione neoplastica, dovrebbe essere palpabile. Per di più, avere una lesione diffusa con un PSA a 1, è un pó strano. Personalmente aspetterei un attimo dato che il grado di lesione è classificato come Pirads 3 su un massimo di 5, il PSA è minimo e l' obiettività clinica è negativa. Se proprio dovessi fare una biopsia, la farei col sistema Fusion, che viene eseguita dove ha praticato l'RM e tramite cui l'immagine RM viene sovrapposta all'ecografia ed è sicuro che viene biopsiata precisamente la lesione. Però è possibile pure attendere un attimo (data la sua età giovane ) e monitorare il PSA. Mi faccia sapere
Quello che spinge a tenere strettamente controllata la situazione è la familiarità per patologia tumorale prostatica. Il valore di PSA è molto basso con un esplorazione rettale negativa. Inoltre la lesione diffusa è periferica e apicale... dunque, se vi fosse un alterazione neoplastica, dovrebbe essere palpabile. Per di più, avere una lesione diffusa con un PSA a 1, è un pó strano. Personalmente aspetterei un attimo dato che il grado di lesione è classificato come Pirads 3 su un massimo di 5, il PSA è minimo e l' obiettività clinica è negativa. Se proprio dovessi fare una biopsia, la farei col sistema Fusion, che viene eseguita dove ha praticato l'RM e tramite cui l'immagine RM viene sovrapposta all'ecografia ed è sicuro che viene biopsiata precisamente la lesione. Però è possibile pure attendere un attimo (data la sua età giovane ) e monitorare il PSA. Mi faccia sapere
Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi
[#3]
Utente
Gentilissimo Dottore,
Grazie mille per la sua celere risposta.
Dunque l'urologo vuole fare una biopsia con sistema Fusion e fare circa dieci prelievi solo sull'area evidenziata in risonanza. perchè magari c'è un punto focale piu un'infiammazione.
Per quale motivo non voglia attendere neanche tre mesi io penso di averlo capito dall'anamnesi che mi ha fatto durante la quale ha ricostruito anche la storia di mio padre. Si è reso conto che mio padre aveva un tumore prostatico di alto grado gleason (5+4) è un psa che comunque restava relativamente basso. Quando infatti gli venne fatta la biopsia alla cieca perché non avevamo risonanza aveva 9 su 12 prelievi positivi era già extracapsulare, aveva 70 anni di età e un psa non era neanche a 3. anche se nei mesi precedenti tendeva a salire. inoltre anche quando aveva decine di metastasi ossee il suo psa non era altissimo. Allora teme proprio questo secondo me. solo che io ho 32 anni e non 70. Non so se l'età sia il fattore più importante o anche alla mia età esistono dei casi di tumore?
Comunque l'urologo dice che vorrebbe arrivare prima possibile alla diagnosi cioè anche prima che sia apprezzabile con l'esplorazione. rettale. Io naturalmente ho prenotato anche un altro consulto da fare con un medico di un altro ospedale in modo che possa farmi anche una nuova esplorazione e poi deciderò cosa fare.
Ho chiesto all'urologo se poteva darmi una cura per la prostatite e poi rifare la risonanza ma non ha voluto saperne e non ha voluto darmi neanche delle analisi specifiche. secondo lei non sarebbe stato utile fare una ricerca non so magari su sangue, urina e sperma? non si fa così la diagnosi di prostatite?
Probabilmente lui pensa che anche se aspettassi tre mesi mi ritroverei ad agosto ad avere la stessa situazione di oggi. e poi c'è il valore della percentuale del pro psa che ho descritto sopra che non lo convince.
Secondo lei perchè la percentuale è alta e l'indice è nella media? che vuol dire e da cosa è influenzato questo dato?
Comunque ormai questo medico mi ha messo paura, anche perché io ho avuto casi in famiglia ed ero già scottato di mio, cosi peggiora ha peggiorato le cose, quindi credo che alla fine andrò a farmela per evitare di stare per mesi con l'ansia.
Secondo lei se gli do ascolto e me la faccio posso andare incontro a qualche rischi futuro? per esempio sperando che sia negativa potrei andare incontro a infertilità per via della biopsia? oppure nel caso dovesse servirmi fra qualche anno potrei farne altre dopo? io ho paura che qualsiasi cosa faccia sia sbagliato per esempio chi ci dice che magari tra un anno o due mi ritrovo a rifare la risonanza e mi ritrovo nella stessa situazione allora che faccio una biopsia all'anno?
Oppure che i segni lasciati dai prelievi di oggi non vengano poi confusi per tumori domani? insomma secondo me qui come la facciamo la facciamo sbagliata.
spero comunque di venirne a capo al più presto.
distinti saluti
Grazie mille per la sua celere risposta.
Dunque l'urologo vuole fare una biopsia con sistema Fusion e fare circa dieci prelievi solo sull'area evidenziata in risonanza. perchè magari c'è un punto focale piu un'infiammazione.
Per quale motivo non voglia attendere neanche tre mesi io penso di averlo capito dall'anamnesi che mi ha fatto durante la quale ha ricostruito anche la storia di mio padre. Si è reso conto che mio padre aveva un tumore prostatico di alto grado gleason (5+4) è un psa che comunque restava relativamente basso. Quando infatti gli venne fatta la biopsia alla cieca perché non avevamo risonanza aveva 9 su 12 prelievi positivi era già extracapsulare, aveva 70 anni di età e un psa non era neanche a 3. anche se nei mesi precedenti tendeva a salire. inoltre anche quando aveva decine di metastasi ossee il suo psa non era altissimo. Allora teme proprio questo secondo me. solo che io ho 32 anni e non 70. Non so se l'età sia il fattore più importante o anche alla mia età esistono dei casi di tumore?
Comunque l'urologo dice che vorrebbe arrivare prima possibile alla diagnosi cioè anche prima che sia apprezzabile con l'esplorazione. rettale. Io naturalmente ho prenotato anche un altro consulto da fare con un medico di un altro ospedale in modo che possa farmi anche una nuova esplorazione e poi deciderò cosa fare.
Ho chiesto all'urologo se poteva darmi una cura per la prostatite e poi rifare la risonanza ma non ha voluto saperne e non ha voluto darmi neanche delle analisi specifiche. secondo lei non sarebbe stato utile fare una ricerca non so magari su sangue, urina e sperma? non si fa così la diagnosi di prostatite?
Probabilmente lui pensa che anche se aspettassi tre mesi mi ritroverei ad agosto ad avere la stessa situazione di oggi. e poi c'è il valore della percentuale del pro psa che ho descritto sopra che non lo convince.
Secondo lei perchè la percentuale è alta e l'indice è nella media? che vuol dire e da cosa è influenzato questo dato?
Comunque ormai questo medico mi ha messo paura, anche perché io ho avuto casi in famiglia ed ero già scottato di mio, cosi peggiora ha peggiorato le cose, quindi credo che alla fine andrò a farmela per evitare di stare per mesi con l'ansia.
Secondo lei se gli do ascolto e me la faccio posso andare incontro a qualche rischi futuro? per esempio sperando che sia negativa potrei andare incontro a infertilità per via della biopsia? oppure nel caso dovesse servirmi fra qualche anno potrei farne altre dopo? io ho paura che qualsiasi cosa faccia sia sbagliato per esempio chi ci dice che magari tra un anno o due mi ritrovo a rifare la risonanza e mi ritrovo nella stessa situazione allora che faccio una biopsia all'anno?
Oppure che i segni lasciati dai prelievi di oggi non vengano poi confusi per tumori domani? insomma secondo me qui come la facciamo la facciamo sbagliata.
spero comunque di venirne a capo al più presto.
distinti saluti
[#4]
Mi rendo conto che la decisione è delicata. Se il suo medico spinge per la biopsia, si fidi e la faccia . Alla sua età, con un PSA a 1 e senza obiettività clinica, sarebbe un caso raro. Inoltre lo score è 3 cioè è equivoco per malattia clinicamente significativa, non certo. Fare una cura per prostatite, tra l'altro senza sintomi minzionali e un PSA di 1, che servirebbe? Dovrebbe ripetere un altra RM per rivalutare la zona interessata... Se non ha sintomi minzionali irritativi anche la spermiocoltura sarebbe probabilmente negativa. Sarebbe come girare attorno evitando le uniche due soluzioni: o si attende o si fa la biopsia. Data la situazione è la decisione del suo medico a farla, le dico che fare una biopsia non compromette niente. Non determina assolutamente infertilità e in futuro è ripetibile senza ombra di dubbio. C'è chi ne fa anche 3 o 4. Non lascia nessuna alterazione che può essere scambiata un domani per una falsa immagine tumorale. Si fidi del suo medico e la faccia con tranquillità. Ci soono molte piu possibilità che venga un risultato negativo. Mi faccia sapere. A presto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 12.1k visite dal 14/05/2016.
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