Il medico mi ha detto
Carissimi dottori questo è l'esilo dell Ecodoppler dei vasi spermatici che ho fatto poichè ho forti dolori ai testicoli(dopo attività sportive soprattutto!!)
Testicoli in sede di volume ed ecostruttura regolare bil.
Ectasia delle VV del plesso pampiniforme sinistro in assenza di reflusso.
Lieve ectasia delle VV del plesso pampiniforme destro senza reflusso.
AA testicolarie pervie e con flusso regolare bil.
assente idrocele bilaterale.
Cosa devo fare?Il medico mi ha detto di "tenermi il dolore" e curarlo con antinfiammatori...grazie
Testicoli in sede di volume ed ecostruttura regolare bil.
Ectasia delle VV del plesso pampiniforme sinistro in assenza di reflusso.
Lieve ectasia delle VV del plesso pampiniforme destro senza reflusso.
AA testicolarie pervie e con flusso regolare bil.
assente idrocele bilaterale.
Cosa devo fare?Il medico mi ha detto di "tenermi il dolore" e curarlo con antinfiammatori...grazie
[#1]
Caro lettore, visto che non è emerso nulla di significativo dal punto di vista ecografico (e presumo anche clinico)e considerando che lei è uno sportivo le consiglerei una valutazione Fisiatrica per escludere componenti muscolotendinee all'origine del suo dolore.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
x
[#2]
Gentile Utente,
nessuno "deve tenersi un dolore". Il dolore non è un evento fisiologico ma rappresenta sempre un sintomo di "qualche cosa". Scoprire cosa sarebbe questo "qualche cosa" è specifico compito, dovere, piacere, missione, faccia Lei, di un Laureato in Medicina e Chirurgia. Da questo punto non si esce.
Quindi non condivido proprio per niente nemmeno la battuta, perchè spero che di questo si sia trattato, del Suo medico di base. A parte i modi forse un pò troppo spartani!
Come ho già scritto altre volte, non tutti i segni e i sintomi clinici riferiti nella sede inguino-addominale debbono necessariamente essere addebitati a patologie dell'apparato genitale. Nella zona esistono tutta una serie di strutture anatomiche di tipo muscolare, tendineo, legamentoso, nervoso e vascolare responsabili di affezioni più o meno gravi, di difficile diagnostica differenziale.
In quelle persone che praticano intense attività sportive i problemi a carico delle strutture anatomiche sopra accennate possono essere non solo più frequenti ma anche più eclatanti.
Non trascuri, insieme al Suo Medico di fiducia se ne ha tempo e voglia, oppure con un altro Collega più disponibile, anche le altre possibilità (un sospetto di ernia inguinale o crurale, una pubalgia, una cruralgia, una tendinite, una miosite, una nevrite dell'otturatorio, patologie del rachide etc. etc. etc. etc.).
Affettuosi auguri per la risoluzione del problema e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
nessuno "deve tenersi un dolore". Il dolore non è un evento fisiologico ma rappresenta sempre un sintomo di "qualche cosa". Scoprire cosa sarebbe questo "qualche cosa" è specifico compito, dovere, piacere, missione, faccia Lei, di un Laureato in Medicina e Chirurgia. Da questo punto non si esce.
Quindi non condivido proprio per niente nemmeno la battuta, perchè spero che di questo si sia trattato, del Suo medico di base. A parte i modi forse un pò troppo spartani!
Come ho già scritto altre volte, non tutti i segni e i sintomi clinici riferiti nella sede inguino-addominale debbono necessariamente essere addebitati a patologie dell'apparato genitale. Nella zona esistono tutta una serie di strutture anatomiche di tipo muscolare, tendineo, legamentoso, nervoso e vascolare responsabili di affezioni più o meno gravi, di difficile diagnostica differenziale.
In quelle persone che praticano intense attività sportive i problemi a carico delle strutture anatomiche sopra accennate possono essere non solo più frequenti ma anche più eclatanti.
Non trascuri, insieme al Suo Medico di fiducia se ne ha tempo e voglia, oppure con un altro Collega più disponibile, anche le altre possibilità (un sospetto di ernia inguinale o crurale, una pubalgia, una cruralgia, una tendinite, una miosite, una nevrite dell'otturatorio, patologie del rachide etc. etc. etc. etc.).
Affettuosi auguri per la risoluzione del problema e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#4]
Gentile Utente,
ma che strano il Suo Medico di fiducia...oddio certo che di fiducia ne da propio poca comunque.
Ma io dico: La sottopone a visita, decide che vi sarebbe una indicazione chirurgica, ernia? ipermobilità testicolare? ma poi glieLa sconsiglia????
Come se il Chirurgo fosse solo un "taglia e cuci" che si divertirebbe ad operare tutto e tutti???
Le assicuro che non è mai così. Un Chirurgo ci pensa non 1 ma 1000 volte prima di operare qualcuno, e se può farne a meno, ancora meglio. Operare è sempre una enorme, dico davvero enorme, responsabilità, che non ci si assume a cuor leggero. Ma capisco che l'argomento è fuori luogo in questa sede.
Tornando al Suo problema.
solo un nuovo, questa volta accurato, esame clinico potrebbe confermare il sospetto diagnostico del Suo Medico di base. E cioè che si possa essere di fronte ad una ernia inguinale oppure ad un caso di cosiddetta "sindrome del testicolo in ascensore".
Sottolineo quest'ultimo punto. In poche parole, il o i Suoi testicoli sarebbero predisposti a risalire in maniera abnorme nel canale inguinale, dietro stimoli di svariata natura, più o meno pesanti (attività sportiva, guida di auto e motoveicoli, camminare o stare seduti a lungo, saltare, attività sessuale, la semplice esposizione al freddo etc etc).
Le cause di questa abnormne risalita, che vista la Sua età, dovrebbe poter risalire a molti anni orsono, sono diverse ma essenzialmente riconducibili a cause anatomiche di alterata fissazione del testicolo o di particolare brevità o ipertrofia della componente cremasterica del funicolo spermatico.
Potrebbe approfondire, questa volta con un Chirurgo, l'esistenza dell'ernia o della sindrome del testicolo in ascensore.
Poi, se dovesse operarsi, prima dell'intervento ...cambi Medico di fiducia.
Auguri affettuosi per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
ma che strano il Suo Medico di fiducia...oddio certo che di fiducia ne da propio poca comunque.
Ma io dico: La sottopone a visita, decide che vi sarebbe una indicazione chirurgica, ernia? ipermobilità testicolare? ma poi glieLa sconsiglia????
Come se il Chirurgo fosse solo un "taglia e cuci" che si divertirebbe ad operare tutto e tutti???
Le assicuro che non è mai così. Un Chirurgo ci pensa non 1 ma 1000 volte prima di operare qualcuno, e se può farne a meno, ancora meglio. Operare è sempre una enorme, dico davvero enorme, responsabilità, che non ci si assume a cuor leggero. Ma capisco che l'argomento è fuori luogo in questa sede.
Tornando al Suo problema.
solo un nuovo, questa volta accurato, esame clinico potrebbe confermare il sospetto diagnostico del Suo Medico di base. E cioè che si possa essere di fronte ad una ernia inguinale oppure ad un caso di cosiddetta "sindrome del testicolo in ascensore".
Sottolineo quest'ultimo punto. In poche parole, il o i Suoi testicoli sarebbero predisposti a risalire in maniera abnorme nel canale inguinale, dietro stimoli di svariata natura, più o meno pesanti (attività sportiva, guida di auto e motoveicoli, camminare o stare seduti a lungo, saltare, attività sessuale, la semplice esposizione al freddo etc etc).
Le cause di questa abnormne risalita, che vista la Sua età, dovrebbe poter risalire a molti anni orsono, sono diverse ma essenzialmente riconducibili a cause anatomiche di alterata fissazione del testicolo o di particolare brevità o ipertrofia della componente cremasterica del funicolo spermatico.
Potrebbe approfondire, questa volta con un Chirurgo, l'esistenza dell'ernia o della sindrome del testicolo in ascensore.
Poi, se dovesse operarsi, prima dell'intervento ...cambi Medico di fiducia.
Auguri affettuosi per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#8]
Gentile Utente,
personalmente concordo in maniera completa con quanto asserito dal Collega Benedetto. Mai fatto un intervento di orchidopess "nel vero senso del termine", in anestesia locale. Dovremmo però essere d'accordo su quello che intendiamo per orchidopessi: ho rioperato pazienti con recidiva della mobilità testicolare e posso dire di aver trovato punti di sutura applicati nelle zone più fantasiose ed improbabili che si possano immaginare.
Si potrebbe anche discutere sull'opportunità di intervenire contemporaneamente su entrambi i testicoli, ma qui è questione di scelte e consuetudini proprie di chi deve effettuare l'intervento.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
personalmente concordo in maniera completa con quanto asserito dal Collega Benedetto. Mai fatto un intervento di orchidopess "nel vero senso del termine", in anestesia locale. Dovremmo però essere d'accordo su quello che intendiamo per orchidopessi: ho rioperato pazienti con recidiva della mobilità testicolare e posso dire di aver trovato punti di sutura applicati nelle zone più fantasiose ed improbabili che si possano immaginare.
Si potrebbe anche discutere sull'opportunità di intervenire contemporaneamente su entrambi i testicoli, ma qui è questione di scelte e consuetudini proprie di chi deve effettuare l'intervento.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 5.8k visite dal 17/02/2006.
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