La quale ho provato diversi rimedi dopo consulto urologico
Buonasera..premetto che sono un motociclista e lavoro molte ore in auto...inoltre ho praticato per anni spinning in bicicletta.circa un anno fa ho sofferto di prostatite...curata efficacemente con topster per dieci giorni...ho smesso di praticare spinning...dopo un anno di astinenza dalla bici ho avuto la malaugurata idea di riprendere con la bici.......ed ecco che ormai da quasi tre mesi soffro di una prostatite per la quale ho provato diversi rimedi dopo consulto urologico.....PSA oscillante tra 0,4 / 0,6 urinocoltura /spermiocoltura/ negative....ecografia pelvica evidenza vecchie prostatiti e vescica ispessita...sintomi: bruciore e pressione in zona perineale. ...fastidio a volte doloroso sul pene ..e fastidio durante le eiaculazioni. IL mio urologo mi ha fatto fare due cicli di antibiotici con tavunic e ciproxin ....il tutto accompagnato da proposta e cernilen come integratori. ....succesive visite urologich e hanno evidenziato la prostata meno dolente ma i sintomi non calano andando a gravare una situazione di stress e insonnia che perdura da tempo e mi vede costretto ad assumere ansiolitici per dormire...con poco effetto. Seguo un alimentazione controllata.....e cerco di bere abbastanza acqua ma non sempre ci riesco....ora mi sono convinto a cambiare urologo per sentire un altro parere....sinceramente la situazione mi sta sconcertan do ...anche perché non vedo il minimo miglioramento e documentandomi in rete vedo che queste cose possono durare anche parecchi mesi....cosa potete consigliarmi? Mi accorgo che la sera quando metto antrolin e supposte lenimev per lenire la situazione la situazione migliora pochissimo... ho saputo di alcune persone che hanno provato giovamento dalla uso del cialis....
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caro utente, la prostatite è una patologia oltre che seccante per il tipo di sintomatologia, anche per la sua durata, purtroppo per curare bene la malattia va individuata la causa in modo da agire su di essa e prevenire le recidive
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
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Diremmo che il suo quadro, più che di una prostatite, sia quello di una sindrome da dolore pelvico cronico, vista la completa negatività degli accertamenti. Per lei un dettaglio marginale di semplice definizione, per gli specialisti un invito a non insistere con terapie classiche (antibioici, anti-infiammatori, ecc.) che in queste situazioni hanno notoriamente efficacia scarsa o nulla. L'approccio in questi casi, quando anche le rigorose prescrizioni sullo stile di vita paiono non avere effetto, si concretizza le trattamento di un "dolore puro" e quindi - più che dell'urologo - è di competenza dello specialsita in terapia antalgica. Vengono quindi utilizzati farmaci diversi, ad azione sul sistema nervoso centrale, perlopiù della famiglia degli anti-depressivi. Ovvaimente questo approccio comporta una conoscenza completa della situazione nei suoi vari aspetti, cosa che è possilbile solo con una valutazione diretta ed approfondita del caso. Dal punto di vista urologico, si potrebbe ipotizzare l'utilizzo delle onde d'urto a scopo antalgico, sebbene si tratti ancora di una applicazione non convenzionale e gestita in fase sperimentale da pochi specialisti.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 09/05/2016.
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