Liquido

Gentili dottori.e' da un bel po' di tempo che avverto dei bruciori sulla parte superiore del glande.Inoltre ho notato che soprattutto la mattina, ma anche durante il proseguio della giornata,c'e' la fuoriuscita di un liquido molto simile allo sperma.il medico generico, mi ha prescritto un antibiotico per le vie urinarie, ma senza esito.in seguito poi a visite e analisi( urinocultura con antibiogramma)risultate negative.A questo punto mi preoccupo un pochettino. cosa puo' essere? logicamente saro' costretto a ricorrere ad un urologo, pero' nel frattempo dati i lunghi tempi di attesa per la prenotazione, vi pregherei cortesemente di darmi una dritta a riguardo. cosa potrebbe teoricamente essere?
posso assumere il ciproxin? ho saputo di casi analoghi ecco perche' azzarderei...
Grazie in anticipo per la vostra cordiale disponibilita'.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore ,
quello che possiamo ricordarle è che in queste "problematiche urologiche” di possibile origine infiammatoria delle vie uro-seminali non conviene mai "alla cieca" iniziare una antibioticoterapia ma possono essere utili alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale. Vita sessuale regolare , non lunghi periodi di astinenza, limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca , formaggi stagionati. Lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè, le bibite gassate od alcoliche. Altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 1-2 litri di liquidi, soprattutto acqua, smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto. Combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica. Spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica. Tenere d'occhio la bilancia, spesso perdere peso migliora il quadro clinico. Infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi. Infine ultimo consiglio ma non meno importante quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista che la sta seguendo.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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