Problemi post operatori
Salve,vorrei esporvi il caso di mio padre,69 anni,operato agli inizi di settembre alla prostata per un carcinoma.
Ha portato il catetere per circa 20 giorni,rimosso il quale,ha avuto problemi nell'urinare dovuti a stenosi uretrale.Ha subito,dunque,un altro intervento per allargare l'uretra e ha portato il catetere per altri 10 giorni,trascorsi i quali,sembrava essere tutto tornato nella normalità.
Dopo pochi giorni,però,la situazione è mutata:urina molto di frequente(ogni mezz'ora),capita anche che non si accorga di urinare.
Ora,essendo a conoscenza dei rischi di un'operazione di tale portata,mi chiedo se sia normale che in un primo momento mio padre non avesse alcun problema e poi,in un secondo momento,si accorga di non trattenere l'urina.
Inoltre,se tutto ciò rientra nella normalità di un post operatorio,vorrei sapere quanto potrebbe durare tale inconveniente.
Ringrazio per l'attenzione.
Saluti
Ha portato il catetere per circa 20 giorni,rimosso il quale,ha avuto problemi nell'urinare dovuti a stenosi uretrale.Ha subito,dunque,un altro intervento per allargare l'uretra e ha portato il catetere per altri 10 giorni,trascorsi i quali,sembrava essere tutto tornato nella normalità.
Dopo pochi giorni,però,la situazione è mutata:urina molto di frequente(ogni mezz'ora),capita anche che non si accorga di urinare.
Ora,essendo a conoscenza dei rischi di un'operazione di tale portata,mi chiedo se sia normale che in un primo momento mio padre non avesse alcun problema e poi,in un secondo momento,si accorga di non trattenere l'urina.
Inoltre,se tutto ciò rientra nella normalità di un post operatorio,vorrei sapere quanto potrebbe durare tale inconveniente.
Ringrazio per l'attenzione.
Saluti
[#1]
caro lettore,
suo padre presenta alcuni delle possibili complicanze della prostatectomia Radicale.
Esprimere giudizi senza conoscere il caso clinico è sempre molto difficile.
Senta i chirurghi che hanno operato e segua i loro consigli sicuramente tesi a far si che suo padre possa urinare in maniera sostanzialmente normale.
cari saluti
suo padre presenta alcuni delle possibili complicanze della prostatectomia Radicale.
Esprimere giudizi senza conoscere il caso clinico è sempre molto difficile.
Senta i chirurghi che hanno operato e segua i loro consigli sicuramente tesi a far si che suo padre possa urinare in maniera sostanzialmente normale.
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Cara signora la prostatectomia radicale in urologia è probabilmente l'intervento chirurgico più delicato che purtroppo non è scevro da possibili complicanze che in alcuni soggetti sono solo temporanee (possono durare da alcuni mesi ad 1 anno), in altri invece possono anche essere definitive. Ciò dipende essenzialmente da due fattori: anzitutto la tecnica operatoria utilizzata (la maggiore o minore azione chirurgica demolitrice in caso di situazione intraoperatoria complicata) e la risposta individuale (cicatrizzazione dei tessuti, recupero postoperatorio, condizioni generali preoperatorie, ecc...).
In questi casi occorre avere molta fiducia e pensare anzitutto di avere sconfitto un nemico molto cattivo e questa situazione deve costituire un ulteriore stimolo per cercare anche un completo ritorno alla normalità.
Tenga presente in ogni caso che l'incontinenza urinaria post prostatectomia radicale è la complicanza più frequente in assoluto e si verifica soprattutto nei cambi di posizione. Spesso i pazienti necessitano di alcuni panni assorbenti e di dispositivi notturni per rendere la situazione più tollerabile. Esistono degli esercizi "ginnici" specifici che aiutano a recuperare meglio la continenza, ma tutto ciò deve essere guidato dall'urologo.
In questi casi occorre avere molta fiducia e pensare anzitutto di avere sconfitto un nemico molto cattivo e questa situazione deve costituire un ulteriore stimolo per cercare anche un completo ritorno alla normalità.
Tenga presente in ogni caso che l'incontinenza urinaria post prostatectomia radicale è la complicanza più frequente in assoluto e si verifica soprattutto nei cambi di posizione. Spesso i pazienti necessitano di alcuni panni assorbenti e di dispositivi notturni per rendere la situazione più tollerabile. Esistono degli esercizi "ginnici" specifici che aiutano a recuperare meglio la continenza, ma tutto ciò deve essere guidato dall'urologo.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 19/10/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.