CMV RIACUTIZZAZIONE ?

Gentilissimo Dottore, mi rivolgo all'Urologo perché da anni ho piccoli problemi di prostata, da tempo non più controllati perché collegati a emorroidi che non mi sono mai deciso ad operare. Purtroppo però, nel corso di recenti accertamenti, dopo la solita bronchitella (sono un fumatore accanito) sono riapparsi i sintomi di tre anni fa, con mal di testa (INVALIDANTI) ed aumento del fastidio vescicale, l’unico problema certo emerso è un altissimo valore del PSA
Il mio urologo, dopo visita ed ecografie, dalle quali non emerge niente, mi ha prescritto una urgente biopsia, che farò nei giorni prossimi, ma esclude che i miei problemi di prostata siano collegati ai dolori alla testa e agli occhi (durano mesi e somigliano a una sinusite, esclusa però dall’otorino e dall’oculista - come pure TAC e RMN non mostrano niente) Solo la neurologa ha espresso una diagnosi di cefalea tensiva,
La mia perplessità è legata alla strana coincidenza che tutti questi problemi si accentuano dopo fatti bronchiali, forse è anche suggerita dalla ricerca di una unica causa e dal fatto che 8 anni fa ebbi una polmonite probabilmente da CM Virus (emerso dalle prime analisi, non approfondite per intervenuta guarigione) …
Ho letto che le riacutizzazioni del CMV sono probabili solo in immuno depressi e forse solo in rari casi di alto stress (cui sono sottoposto da due anni) … Forse spero anche che una infezione da CMV potrebbe finalmente giustificare tutti questi sintomi insieme e trovare una cura unica …. Soprattutto l’ipotesi di infezione virale ridurrebbe l’alta probabilità di un carcinoma prostatico (stupidamente da 6 anni non ho più controllato il PSA che prima era normale)…
ANALISI significative:
PSA: (free 1,41 - rapporto 0,09 - PSA 15,80)
altri valori significativi o alterati:
VES 10 - Proteina C reattiva 150,0 - Helicob. Pyl. negativo. - Spermio cultura negativa - Elettroforesi sp Alafa1 8,0 alfa2 13,9 beta2 6,7 - Emocromo: g. bianchi 15,50 - Proteinuria di BJ K 0,11 L 0,22
Situazione Immunitaria:
Immunoglobuline LgG 847 LgA 258 LgM 184
Anticorpi Anti CMV: lgG 495,4 – lgM 5,610 – lgG Avidity 67,3
In pratica la mia domanda conclusiva è se una infezione virale della prostata (CMV) è compatibile con i valori e problemi sopra esposti
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
G.le utente
La prostatite da CMV è molto rara. Non penso sia il suo caso. I valori elevati di leucociti e pcr evidenziano che vi è un processo infiammatorio e infettivo, forse la bronchite o altro. Il valore alterato del PSA richiede una consulenza urologica che lei ha già fatto. Segua le indicazioni del suo urologo, esegua la biopsia prostatica e mi faccia sapere. Cordiali saluti

Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi

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Utente
Utente
La ringrazio della pronta risposta e dei suo consigli, comunque capisco che solo la biopsia può chiarire gli alti valori di PSA , ma l'avrei affrontata più tranquillamente se avessi potuto sperare in una infezione virale, in qualche modo supportata dagli strani valori degli anticorpi da CMV , alti come se avessi una infezione in corso, però non confermata dall'avidity ....
Spero lei possa capire che ci si aggrappa a tutto per escludere la possibilità di carcinoma alla prostata ...
La terrò informata e la ringrazio di nuovo
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Il PSA può essere elevato pure per processi infiammatori. È un marker aspecifico dunque non è detto che si tratti di un tumore prostatico. Non si fasci la testa prima di rompersela. .. Mi faccia sapere. A presto
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Utente
Utente
Gentilissimo Dottore ho fatto la biopsia prostatica martedì 19 aprile e adesso devo attendere 20 giorni per sapere l'esito.
Lei è già stato esauriente con le risposte precedenti e non vorrei approfittare troppo del suo tempo ... Per questo ignori tranquillamente questo messaggio, o lo posticipi dopo casi più seri, se ritiene che sia solo teorico e limitato a mie curiosità , non del tutto disinteressate, sul problema che sto affrontando
In pratica vorrei capire se la biopsia è limitata alla sola ricerca di eventuali tumori o, in loro assenza, consente anche di individuare gli agenti infiammatori che causano un PSA così alto ... e quali potrebbero essere dal momento che la spermio cultura non evidenzia batteri. ?
Un profano come me immagina il tumore come qualcosa di solido che dovrebbe vedersi da certi esami di tipo visivo (ecografia ecc.) , come mai per la prostata occorre fare dei prelievi diretti ? Forse perché ad ammalarsi possono essere solo delle cellule che si devono esaminare al microscopio ?
Mi scuso e la ringrazio di nuovo ...
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
La biopsia prostatica comporta il prelievo di un frammento di prostata e la lettura istologica dello stesso. Tale esame può diagnosticare una eventuale neoplasia prostatica oppure in molti casi dare un responso di generico di infiammazione. Non si arriva a dire qual è la causa dell'infiammazione. Se la causa è infettiva, serve un esame colturale.
Il tumore delle prostata spesso si vede con l'ecografia o altri esami radiologici solo quando è in fase avanzata. A volte anche delle piccole lesioni periferiche prostatiche, con caratteristiche che non le sto a dire, possono far nascere il sospetto ma sempre in correlazione col PSA. E' il PSA, quasi in tutti i casi, il campanello di allarme più importante oppure l'esplorazione rettale.
Poi per fare diagnosi è sempre necessaria la biopsia e un referto istologico. Come in molti altri tumori. Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile dottore, finalmente ho avuto i risultati della biopsia prostatica ... purtroppo non sono buoni, spero solo che il carcinoma sia stato scoperto in tempo ... Mi sono rivolto a una struttura ospedaliera perché mi sento più tranquillo nel caso si dovesse arrivare all'intervento chirurgico ... che di fatto mi è stato consigliato a seguito dei seguenti risultati: ... PSA 15,8
Volume prostata 56 - Esplorazione rettale positiva a destra
D'Amico risk grup: intermedio - NCCN Risk Gr: intermedio
Lobo medio: assente - Stadio Clinico: cT2b
n.ro cores: 12-Lungh. tot cores 175 mm - n.ro cores positivi:6
Lunghezza PCa: 81 mm (46,3%)
LOBO SX :
base anterolaterale: HGPIN
" posterolaterale: HGPIN
media anterolater.: assenza neop.
" posterolat.: assenza neop.
Parapicale: HGPIN
Apice: HGPIN
LOBO DX : (Gleason) ... (mm PCa) ... (mm tot)
base anterolaterale: Adenocarc. (4+3) ... (11) ... (14)
" posterolaterale: Adenocarc. (4+3) ... (11) ... (14)
media anterolater.: Adenocarc. (4+3) ... (11) ... (14)
" posterolat.: Adenocarc. (4+3) ... (11) ... (14)
Parapicale: Adenocarc. (4+3) ... (11) ... (14)
Apice: Adenocarc. (4+3) ... (11) ... (14)

La TC addome con mdc e Scintigrafia ossea Total non hanno evidenziato metastasi, dalla TAC solo alcune calcificazioni alla prostata e altre patologie (ernie ecc.) non inerenti

Mi è stata consigliata l'asportazione totale della prostata in endoscopia (non sono sicuro del termine) ma non sono stato tranquillizzato sull'attuale incapsulamento del carcinoma e sul completo recupero dagli effetti collaterali (incontinenza e impotenza) che secondo i dottori dipenderanno da quello che si constaterà all'atto dell'intervento ... e dalla mia situazione generale ...
Posso capire l'atteggiamento prudenziale dei chirurghi ... che sono stati molto gentili ma di fatto non hanno voluto esprimersi troppo, almeno in termini di probabilità, su quello che sarà il mio futuro ... ... Così eccomi di nuovo a cercare in internet il significato dei termini clinici come "medio rischio e aggressività" del male ... con Stadio Clinico: cT2b ... e le possibili speranze rappresentate dalla mancanza di riscontri radiologici esterni ... anche se la mia salute generale è quella di un sessantacinquenne un po' acciaccato, fumatore e sovrappeso, con difficoltà, già in atto ma minime, di erezione e fastidi urologici ... Non mi sento però in condizioni completamente da rottamare ...
L'ospedale è quello di Nocera in provincia di Napoli, è una struttura di provincia ma non si presenta male e gode di buona fama anche per il settore urologico ... Purtroppo posso valutare l'efficienza di una struttura solo basandomi su quello che si dice in giro ... e non mi sembra che in Campania ci sia molto da scegliere ... non le dico quello che ho trovato in una struttura della capitale ... ma forse il problema è che è difficile informarsi, magari ci saranno situazioni di eccellenza che non conosco ....
Gentile dottore ... durante i nostri pochi dialoghi ho potuto apprezzare la sua sincerità e chiarezza ... nonché l'umanità di un illustre medico che mette a disposizione la sua esperienza per orientare quelli come me, che sono posti innanzi a un male inaspettato e non sanno a chi rivolgersi ... e magari le fanno perdere tempo prospettando infezioni impossibili (come ho fatto io) ...
Mai come adesso ho bisogno di suoi consigli ... Innanzi tutto avrei bisogno di sapere se anche lei condivide che la migliore soluzione per me sia l'intervento chirurgico radicale, se è giusto essere prudenti sull'esito dell'intervento e sul recupero delle funzioni ... Inoltre, vista la mia situazione, ha dei consigli particolari da darmi ? ... La sua sincerità e le regole del sito le consentono di consigliarmi una struttura ospedaliera alternativa a cui posso rivolgermi per sentire un secondo parere, anche fuori dalla Campania ...
La ringrazio anticipatamente per tutto quello che potrà consigliarmi ...
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
G.le utente
L'intervento chirurgico è sicuramente la soluzione migliore alla sua età. Probabilmente le hanno consigliato un intervento di prostatectomia radicale in videolaparoscopia, non penso robotica. L'intervento in videolaparoscopia è una buona soluzione in centri dove vi è una esperienza oramai consolidata. I rischi di incontinenza al giorno d'oggi sono ridotti notevolmente, diciamo sotto il 10%. Parlo di incontinenza moderata-grave. Spesso può residuare una lieve incontinenza da sforzo, gocce sotto sforzo, che può migliorare nel tempo e con la riabilitazione perineale. L'impotenza è più frequente ma con le tecniche neve spring ci sono più possibilità. Inoltre ci sono farmaci per bocca o iniettivi per trovare una soluzione. Per non parlare delle protesi. Detto questo, il tumore è di grado intermedio con ottime possibilità di cura. Il tumore con quel valore di PSA e con un Gleason score di 4+3, ha ottime possibilità di essere localizzato e di essere curato completamente. L'ospedale di Nocera non lo conosco, sicuramente ci saranno bravi medici ma non posso sbilanciarmi di più perché non conosco la realtà. Mi faccia sapere
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Utente
Utente
La ringrazio per l'incoraggiamento ... avrà già capito che il problema per me adesso è quello di "dove" e "come" farmi operare ... Ho letto della chirurgia robotica, ritiene che sia importante per me scegliere un centro che la usi ? ... Altrettanto mi sembra di aver capito che la tecnica "neve spring" può dare buoni risultati sul recupero nervoso ma sembra che aumentino i casi di recidive ...
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Per la chirurgia robotica, deve trovare un centro che abbia una certa esperienza. Altrimenti le altre soluzioni vanno bene cioè in videolaparoscopia o a cielo aperto. Con la Robotica e in videolaparoscopia, c'è minor tempo di recupero ma al momento non è stato dimostrato alcun vantaggio in senso oncologico. Per la neve sparing sarà il suo chirurgo a dirle se si potrà fare o no. Bisogna tenere conto di tutti gli elementi. Mi faccia sapere
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Utente
Utente
. . . . . . Ho voluto ascoltare il suo consiglio e ho cercato un grande centro dovi si usi la tecnica robotica, così oggi sono stato visitato da un chirurgo di un importante Istituto ospedaliero di Napoli, specializzato per il trattamento dei tumori. Come istituzione è quanto di meglio esista nel sud, ma sulla bravura del chirurgo posso solo basarmi sulle ottime recezioni , scritte dai pazienti, che ho trovato su internet e sulla facilità di contattarlo, rappresentata dal suo sito ... Non ho altro metro di misura che questo, e speriamo che almeno in questi casi ci si possa fidare di internet ...
. . . . . . Comunque devo dire che già è stato più esauriente dell'altro ospedale ... purtroppo lui considera il mio male come già classificabile in una classe medio alta di rischio, per cui ritiene che dovrà rimuovere anche i linfonodi e probabilmente la neve sparing non potrà essere attuata nel lobo già compromesso dal cancro ... Non ritiene probabile ma non ha escluso la possibilità di recidive e trattamenti con radiazioni. Fra l'altro mi ha chiesto un esame, la risonanza multiparametrica, che potrebbe rendere più chiara la situazione.
. . . . . . Ovviamente non le chiedo una valutazione sulla diagnosi del collega ma per me sarebbe di grande conforto se lei potesse, in termini generici e solo squisitamente scientifici, sulla scorta della biopsia e del mio PSA, che già le ho trasmesso, chiarirmi i seguenti punti:
1) Ritiene che per la mia situazione sia necessaria la rimozione dei linfonodi, e valuta che questo potrebbe portare altri tipi di conseguenze ?
2) E' realmente utile la tecnica robotica se comunque non si riesce a preservare i nervi nelle zone compromesse ? La solo parziale neve sparing fine a che punto comprometterà il recupero delle funzioni ?
3) La risonanza parametrica dettaglia realmente le zone compromesse ed eventuali infiltrazioni ? Se è così precisa e certa perché non viene adottata da tutti i protocolli di indagine preliminare degli interventi?
4) Ritiene che nella mia situazione posso aspettare almeno due mesi per ricevere l'intervento ? ... Esistono altri posti d'Italia dove non si deve aspettare tanto tempo senza ricorrere all'intramoenia ... dove chiedono cifre che un impiegato non può permettersi ?
. . . . . . Scusi la lungaggine dei miei messaggi, purtroppo lei è troppo lontano per curarmi il fisico, ma certamente, anche come medico, mi aiuta a superare questo difficile momento in cui vedo rappresentazioni di me stesso consumato dal cancro o reso invalido dalle conseguenze dell'intervento ... e per questo la ringrazio ...

. . . . . .
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
D'accordo per eseguire la risonanza magnetica, giusto per valutare la reale estensione della malattia e la possibilità di eseguire il risparmio del fascio vascolo-nervoso almeno a sin. a destra non sarebbe molto prudente, poi verrà valutato con la RM.

Rispondo per punti:

1) Con un PSA di 16 ng/mL e tenendo conto dei suoi parametri, vi è una probabilità di interessamento dei linfonodi tra il 20 e il 30%(calcoloao con nomogramma MSKKC). Quindi è bene eseguire la linfademectomia, possibilmente estesa di modo che possa avere valore diagnostico ma, se siamo fortunati, anche terapeutico nel caso in cui qualche linfonodo fosse coinvolto. Non comporta alcun rischio particolare se eseguita con accorgimenti. Il principale rischio, ma in bassa percentuale, è la comparsa di un linfocele nel piccolo bacino (una raccolta di linfa delimitata, come una cisti) ma che poi può essere trattata senza alcun problema.

2) La tecnica robotica è migliore perché permette un recupero più veloce, minori perdite di sangue, forse un migliore recupero della continenza e della potenza. Ma tutto sta in chi esegue l'intervento. Una Ferrari in mano ad un bimbo non viene guidata bene, per intenderci. Se non vi è esperienza robotica nell'istituto, meglio una tecnica open. Se verrà mantenuto solo un fascio sarà sicuramente meglio che non averne nessuno. Il recupero sarà da valutare successivamente. Casomai utilizzerà una terapia farmacologica per aiutare il recupero della potenza erettile.

3) La RM è un esame che si sta impiegando maggiormente negli ultimi due anni. Ha un'alta sensibilità e specificità. Data la non semplice accessibilità e il costo dell'esame, fino ad ora non viene proposta a tutti i pazienti con il PSA elevato. Almeno io, a parte determinate situazioni, preferisco eseguiral dopo una prima biopsia negativa se il PSA continua a crescere. Oppure nel pre-operatorio, come nel suo caso, o nei casi di sorveglianza attiva di un carcinoma prostatico.

4) Non è accettabile che un paziente con un carcinoma prostatico debba essere costretto a pagare decine di migliaia di euro per sottoporsi ad un intervento. Soprattutto col ricatto che la lista di attesa è lunga e ci vogliono dei mesi. Almeno che lei non abbia un'assicurazione o sia benestante non lo consiglio. Detto questo, due mesi mi sembrano un po' eccessivi. Anche se la progressione della malattia prostatica non è veloce, se vi fosse da attendere tanto tempo, domandi al suo urologo se è il caso di assumere una terapia ormonale per bloccare la malattia in attesa dell'intervento.

Mi faccia sapere. A presto
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Utente
Utente
. . . . . . La ringrazio per la risposta che ho trovato non solo esauriente ma persino coraggiosa in certi punti ... soprattutto perché espressa in luogo pubblico . Oggi sono riuscito a parlare con un chirurgo che ha eseguito alcuni interventi su persone di famiglia, per cui ho un minimo di confidenza, ma purtroppo non esegue l'intervento che mi interessa, che penso sia riservato agli urologi.
. . . . . . Non è l'ultimo venuto, è un primario chirurgo della più importante Istituzione ospedaliera universitaria di Napoli, non le dico cosa mi ha detto su quello che sta capitando alla sanità italiana, dove gli ospedali spendono milioni di euro per acquistare robot senza formare i chirurghi che li sanno usare, dove si chiudono reparti per mancanza di infermieri, o altro, e dove un disgraziato deve accendere un mutuo per poter evitare le lunghe fila di attesa ospedaliere.
. . . . . . E' bello sentire parlare così dei medici, come lei e questo anziano medico, significa che l'erba buona continua a sopravvivere miracolosamente ... questo mi fa sperare in un futuro migliore, ma non risolve il mio problema , perché anche questo chirurgo non ha saputo indicarmi una struttura a cui rivolgermi con sicura fiducia, L'unico urologo che conosce personalmente, che ritiene valente come chirurgo, opera con metodo tradizionale in una struttura di cui, come napoletano, ho persino vergogna di raccontarvi quello che vi ho trovato ...
. . . . . . Penso che dovrò continuare la mia peregrinazione, alla ricerca della chirurgia robotica accessibile e rapida ... comunque per non perdere tempo non ho disdetto la mia prenotazione nel primo ospedale ... affidando a Dio e alla sorte quello che sarà il mio destino
. . . . . . Preziosissimo è stato il suo consiglio di valutare la necessità di iniziare una terapia ormonica conservativa, che fin'ora nessuno mi ha consigliato ... e questo la dice lunga ...
. . . . . . Non necessita la risposta a questo messaggio, che vuol essere più che altro un ringraziamento a lei e uno sfogo personale ... L'aggiornerò dopo l'esito della risonanza e delle mie tappe alla ricerca della buona sanità ... Spero un giorno di poterla ringraziare personalmente
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
A Salerno conosco un bravo chirurgo che però opera a Firenze...Se vuole mi contatti via mail. A presto
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