Ora vorrei sapere se l'ingrossamento della prostata può essere reversibile in particolari
Gentile dottore, sono un uomo di 58 anni, Kg 82 cm. 175 faccio sport e di recente seguo una dieta alimentare attenta. Da 5 anni circa prendo farmaci contro la ipertrofia prostatica: attualmente permixon+omnic. L'esame del psa e sempre sato abbondantemente sotto la soglia massima e la vescica non da luogo a residui. Il desiderio sessuale è presente come sempre e così l'erezione. Sin dai 25 anni ho accusato una eiaculazione ritardata che ho sempre superato con l'aiuto della partner, infatti l'orgasmo diventa facilmente raggiungibile se mi vengono accarezzati i capezzoli cosa che ho scoperto quando lo fece una prostituta con cui ero andato. Ora vorrei sapere se l'ingrossamento della prostata può essere reversibile in particolari condizioni e quali interventi sono attualmente praticati quando l'ipertrofia è tale che non può essere più curata con i farmaci. Grazie
[#1]
caro lettore,
Con due righe lei pone una domanda "gigantesca", la Terapia della Ipertrofia Prostatica, su cui si scrivono trattati, si svolgono convegni internazionali, senza ancora averla valutata compiutamente.
Dopo i 40 anni la prostata va incontro ad un processo di aumento di volume (ipertrofia) che può portare a disturbi nella fase di emissione delle urine tali da creare disagio al paziente.
Questo fenomeno non è "obbligatorio" nel senso che molti maschi hanno una prostata aumentata di volume ma non lamentano importanti variazioni delle loro funzioni minzionali.
Quei maschi che lamentano disturbi del loro modo di urinare devono seguire una terapia.
Esistono farmaci che migliorano la "funzione" minzionale e farmaci che potrebbero impedire un eccessivo aumento volumetrico della prostata e quindi quasi una riduzione volumetrica.
Se i farmaci non consentono di ottenere una funzione minzionale accettabile oppure se compaiono alcune complicanze, allora si deve pensare ad una terapia disostruttiva chirurgica con la chirurgia classica, con la Resezione Trans Uretrale del tessuto Prostatico ipertrofico utilizzando varie forme di energia elettrica, radioonde, laser.
Cari saluti
Con due righe lei pone una domanda "gigantesca", la Terapia della Ipertrofia Prostatica, su cui si scrivono trattati, si svolgono convegni internazionali, senza ancora averla valutata compiutamente.
Dopo i 40 anni la prostata va incontro ad un processo di aumento di volume (ipertrofia) che può portare a disturbi nella fase di emissione delle urine tali da creare disagio al paziente.
Questo fenomeno non è "obbligatorio" nel senso che molti maschi hanno una prostata aumentata di volume ma non lamentano importanti variazioni delle loro funzioni minzionali.
Quei maschi che lamentano disturbi del loro modo di urinare devono seguire una terapia.
Esistono farmaci che migliorano la "funzione" minzionale e farmaci che potrebbero impedire un eccessivo aumento volumetrico della prostata e quindi quasi una riduzione volumetrica.
Se i farmaci non consentono di ottenere una funzione minzionale accettabile oppure se compaiono alcune complicanze, allora si deve pensare ad una terapia disostruttiva chirurgica con la chirurgia classica, con la Resezione Trans Uretrale del tessuto Prostatico ipertrofico utilizzando varie forme di energia elettrica, radioonde, laser.
Cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Caro signore l'ipertrofia prostatica è un processo parafisiologico, nel senso che dopo i 50 anni (ed a volte anche prima) tutti i maschi chi più chi meno vanno incontro ad un progressivo aumento volumetrico della ghiandola dovuto a molteplici fattori (quali ormoni, alimentazione, stile di vita, ecc...). Sfortunatamente non esiste un processo che inverte tale condizione. Esistono delle terapie farmacologiche che leniscono i sintomi ostruttivi ed irritativi dovuti all'ostruzione prostatica e delle altre terapia per lo più su base ormonale che cercano di limitare o arrestare la crescita della ghiandola prostatica. Se il processo non è controllabile più farmacologicamente esiste la possibilità del ricorso alla chirurgia disostruttiva mediante tecniche endoscopiche e/o chirurgiche.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 10.5k visite dal 19/10/2008.
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Approfondimento su Prostata
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