Presunto tumore al testicolo destro
Da qualche settimana avverto un senso di gonfiore e pesantezza al testicolo, non saprei dire se è proprio un dolore, forse è più corretto dire "fastidio". Avverto inoltre dei picoli dolori in alcuni punti dell'inguine destro, ma questo è un fenomeno non nuovo e che mi capita di avvertire periodicamente (l'ho sempre trascurato). Essendo che lavoro lontano dalla mia residenza e quindi impossibilitato a farmi visitare in tempi brevi dal mio medico, mi sono rivolto a un istituto diagnostico che mi ha fatto analisi del sangue e delle urine ed ecografia scrotale. Ve ne riporto gli esiti: per sangue e urine tutto OK i parametri "classici", inoltre hanno analizzato alcuni markers tumorali ed eccone i valori: alfafeto proteina: 1,89 ng/ml; Beta HGC Plasmatico:0,01 mUI/ml; L.H. 6,72 mUI/ml; F.S.H. 4,52 mUI/ml. Il referto ecografico: "I testicoli sono in sede regolari per forma e dimensioni. Il testicolo DX mostra, in corrispondenza del polo superiore, un piccolo nodulo ipoecogeno a contorni regolari di 5 x 3 mm di diametro. Necessari ulteriori accertamenti a consulenza urologica. Regolari gli epididimi. Assenza di varicocele. Lieve idrocele a destra." Insomma, dall'interpretazione riferitami dal medico direttore sanitario del centro diagnostico, tutto abbastanza "tranquillizzante". Il punto è che alla successiva visita urologica lo specialista ha constatato alcuni linfonodi all'inguine un pò ingrossati, ed è questo che ha leggermente riacceso le mie paure. L'urologo ha comunque detto di preferire, visto tutto il quadro, un approccio che ha definito "attendista" e ha ipotizzato come diagnosi più probabile una infiammazione; mi ha quindi prescritto una cura antiinfiammatoria di 15 giorni (Aulin) dopodichè sarei dovuto tornare da lui. Nel frattempo ho sentito il mio medico telefonicamente che mi ha suggerito un secondo consulto, per cui ho prenotato una visita presso un altro urologo che, anch'egli, dopo aver letto i referti, mi ha suggerito una cura questa volta un pò più incisiva: 6 giorni di antibiotici (Rocefin e Avalox) e poi dovrò fare una ecografia scrotale e tornare da lui. Chiedendo scusa per essermi dilungato, passo alle domande: 1) è anche suo parere che posso per ora considerare altamente improbabile un tumore e quindi probabile un fenomeno infettivo o infiammatorio ? 2) i markers tumorali con valori così ampiamente nella norma denotano con certezza l'assenza di fenomeni degenerativi o quantomeno che, se ce ne fossero in corso, sono certamente agli inizi ? 3) il loro valore nella norma "tranquillizza" sia per i tumori "seminoma" che per i "non seminoma" ? 4) infine, posso veramente stare "con la coscienza a posto" che, seppur avessi un tumore, questa ventina di giorni che sto passando con queste terapie, chiamiamole così, "diagnostiche" (mirate cioè a scongiurare, qualora avessero efficacia, diagnosi peggiori) non facciano sì che diventi difficilmente curabile un tumore che invece lo sarebbe stato se affrontato, secondo i protocolli terapeutici necessari, venti giorni prima ? Grazie mille anticipatamente per la cortese risposta. Porgo distinti saluti.
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Gentile Utente,
beh...direi che il parere del secondo Specialista da Lei consultato mi sembra più ragionevole e condivisibile (ma non moltissimo!). Attenderei poco, pochissimo.
La valutazione dei marcatori tumorali, in fasi del tutto iniziali di processi neoformati del testicolo, può essere fuorviante. I markers possono essere, e per fortuna del paziente, molto spesso nel range della normalità anche di fronte a comprovato tumore testicolare. E poi sottolineo che i markers fra l'altro non sono una metodica di diagnostica dei tumori del testicolo. Sia ben chiaro.
Il mio atteggiamento personale in casi come il Suo è quello di seguire molto ma molto da vicino l'evolversi della situazione, senza temere di ricorrere ad una biosia chirurgica intra-operatoria ecoguidata della formazione, se fosse indispensabile alla corretta definizione diagnostica.
Ci tenga informati.
Affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
beh...direi che il parere del secondo Specialista da Lei consultato mi sembra più ragionevole e condivisibile (ma non moltissimo!). Attenderei poco, pochissimo.
La valutazione dei marcatori tumorali, in fasi del tutto iniziali di processi neoformati del testicolo, può essere fuorviante. I markers possono essere, e per fortuna del paziente, molto spesso nel range della normalità anche di fronte a comprovato tumore testicolare. E poi sottolineo che i markers fra l'altro non sono una metodica di diagnostica dei tumori del testicolo. Sia ben chiaro.
Il mio atteggiamento personale in casi come il Suo è quello di seguire molto ma molto da vicino l'evolversi della situazione, senza temere di ricorrere ad una biosia chirurgica intra-operatoria ecoguidata della formazione, se fosse indispensabile alla corretta definizione diagnostica.
Ci tenga informati.
Affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie per la sollecita e cortese risposta. Visto il suo punto di vista, aggiungerei allora una ulteriore richiesta di chiarimento circa la biopsia di cui parla. Anche se ho trovato su Internet notizie discordanti (ovvero alcune cose lette confutano quanto sto per riportare), in più siti ho trovato scritto che, purtroppo, nel caso di ipotesi di tumore al testicolo non si può prelevare un "frammento" per farne la biopsia in quanto l'azione potrebbe "rilasciare" in loco cellule cancerogene che potrebbero così diffondersi. In base a ciò, ho capito che il protocollo da seguire è che, anche solo per motivi diagnostici, occorre l'asportazione totale del testicolo. E' vero ? La biopsia di cui parla rientra in tale "metodologia" per così dire "drastica" (per quel poco che ne capisco, direi di no, ma preferisco fare la domanda per sicurezza) ? Inoltre vorrei aggiungere: è vero che il fatto che il nodulo sia piccolo e dai contorni regolari è un fatto "positivo". So bene che si parla di probabilità e non di certezze (un pò come per i markers), ma tale carattere morfologico rientra, come dire, tra quelli che devono (moderatamente) tranquillizzare piuttosto che preoccupare ? E il fatto che il nodulo sia così piccolo può significare che, anche se si trattasse di un tumore, è comunque estremamente improbabile che sia a uno stadio avanzato (ad esempio che sono da escludere del tutto o quasi metastasi già in atto)?
Grazie ancora. Distinti saluti.
Grazie ancora. Distinti saluti.
[#3]
Gentile Utente,
colpa mia se mi sono spiegato poco e male.
Assolutamente MAI fare una biopsia per nodulo sospetto del testicolo attraverso la cute dello scroto. E proprio per i motivi che Lei ha intuito.
Intendevo invece, in caso di fondato dubbio diagnostico, proprio una biopsia in sala operatoria a testicolo esteriorizzato dalla sua sede scrotale ed esplorato chirurgicamente. Se l'esame istologico intraoperatorio risulta negativo, il testicolo viene assolutamente riposizionato nel suo naturale alloggiamento. Se fosse positivo e confermasse il sospetto clinico e/o strumentale, di certo si procede alla sua completa rimozione. Naturalmente si può, nella stessa sede di intervento, procedere al posizionamento di una protesi testicolare in elastomero di silicone.
Ripeto, solo un accurato follow-up della Sua situazione clinica da parte di un Collega Specialista, anzi ancora meglio, di più Colleghi, perchè anche il Radiologo Ecografista e l'Oncologo rientrano nella strategia terapeutica, può indirizzarLa correttamente verso la soluzione migliore.
Auguri affettuosi e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
colpa mia se mi sono spiegato poco e male.
Assolutamente MAI fare una biopsia per nodulo sospetto del testicolo attraverso la cute dello scroto. E proprio per i motivi che Lei ha intuito.
Intendevo invece, in caso di fondato dubbio diagnostico, proprio una biopsia in sala operatoria a testicolo esteriorizzato dalla sua sede scrotale ed esplorato chirurgicamente. Se l'esame istologico intraoperatorio risulta negativo, il testicolo viene assolutamente riposizionato nel suo naturale alloggiamento. Se fosse positivo e confermasse il sospetto clinico e/o strumentale, di certo si procede alla sua completa rimozione. Naturalmente si può, nella stessa sede di intervento, procedere al posizionamento di una protesi testicolare in elastomero di silicone.
Ripeto, solo un accurato follow-up della Sua situazione clinica da parte di un Collega Specialista, anzi ancora meglio, di più Colleghi, perchè anche il Radiologo Ecografista e l'Oncologo rientrano nella strategia terapeutica, può indirizzarLa correttamente verso la soluzione migliore.
Auguri affettuosi e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#4]
anch'io come il prof Martino sarei dell'ipotesi di una valutazione intraoperatoria (inguinotomia esplorativa con esame istologico estemporaneo) della immagine evidenziata all'ecografia.I marcatori possono essere negativi in alcuni tipi di neoplasietesticolari non secernenti.mai una biopsia testicolare transcutanea!
dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com
[#5]
Utente
Ringraziando per le risposte avute, vi riporto gli sviluppi diagnostici seguiti per poi fare qualche domanda.
Come detto, finita la cura antibioca sono stato visitato da un urologo oncologo che mi ha detto di rifare la eco ad Aprile. Eccone il referto: "Testicoli in sede per forma e dimensioni. Il piccolo nodulo già segnalato a DX appare invariato.Piccola cisti di 4 mm all'epididimo di DX. Assenza di varicocele e di idrocele". A quel punto l'urologo mi ha detto di rifarla dopo tre/quattro mesi, preannunciandomi che se il nodulo fosse rimasto immutato, non mi nsarei più dovuto "preoccupare" e dovevo solo fare un "follow-up" (si dice così?) con eco via via più diradate nel tempo; l'ecografia successiva l'ho fatta ad Ottobre ed eccone il referto: "didimi in sede di dimensioni normali.A destra nel polo superiore immagine nodulare ipoecogena, a limiti irregolari con segnale CD intranodulare di circa 4 mm di diametro massimo.Non immagini focali a sinistra.Non significativi aspetti patologici a carico degli epididimi.Lieve idrocele bilateralmente.". Come si vede, almeno dal punto di vista dimensionale il nodulo era uguale;per una serie di motivi ho comunque fatto passare qualche altro mese dopodichè ho preso un altro appuntamento dall'urologo, prima del quale ho pensato di fare un'ulteriore ecografia, fatta pochi giorni fa e di cui riporto il referto: "Normale spessore delle borse scrotali.Entrambi i didimi appaiono nella norma per morfovolumetria. In corrispondenza del polo superiore del didimo di destra si osserva una formazione nodulare solida ipoecogena vascolarizzata delle dimensioni di circa 4 mm per il quale si consiglia approfondimento diagnostico tramite esame ago-bioptico". Nulla da segnalare a carico del didimo controlaterale. In corrispondenza della porzione cefalica dell'epididimo di destra si osserva una formazione fluida di circa 3.5mm. Non varicocele nè idrocele". Ora, in attesa della visita dell'urologo, dico: la situazione (a parte quel "vascolarizzato" che prima nessuno citava) sembra uguale. Stando a quel che mi disse l'urologo, forse potrei semplicemente fare un'altra eco fra sei mesi; ma l'ecografista mi ha "riacceso" un certo timore con quel suo consiglio di ago-biopsia. Ora, a parte che mi par di aver capito che l'esame ago-bioptico in questo caso non si può fare (o si riferiva a quello da fare durante l'operazione col testicolo "tirato fuori" dalla sede ?),vorrei sottoporre alcune domande: 1) cosa mi devo aspettare ? Qual'è il vostro parere ? Posso stare tranquillo in questi giorni che mi separano dalla visita ? Io tenderei a fidarmi più del parere dell'urologo che dell'ecografista, il primo essendo "specialista" del campo. Ma magari cerco di convincermi di questo per "forzarmi" a star tranquillo...Inoltre: 2) quali sono le possibili diagnosi (a parte un tumore) per un nodulo di quelle caratteristiche che non cresce ? 3) infine, può un nodulo che prima non era vascolarizzato divenirlo nel tempo pur essendo rimasto della stessa dimensione, e cosa ciò potrebbe voler dire ? Un possibile inizio di "evoluzione negativa" ? Grazie mille e scusate se mi son così tanto dilungato. Cordiali saluti.
Come detto, finita la cura antibioca sono stato visitato da un urologo oncologo che mi ha detto di rifare la eco ad Aprile. Eccone il referto: "Testicoli in sede per forma e dimensioni. Il piccolo nodulo già segnalato a DX appare invariato.Piccola cisti di 4 mm all'epididimo di DX. Assenza di varicocele e di idrocele". A quel punto l'urologo mi ha detto di rifarla dopo tre/quattro mesi, preannunciandomi che se il nodulo fosse rimasto immutato, non mi nsarei più dovuto "preoccupare" e dovevo solo fare un "follow-up" (si dice così?) con eco via via più diradate nel tempo; l'ecografia successiva l'ho fatta ad Ottobre ed eccone il referto: "didimi in sede di dimensioni normali.A destra nel polo superiore immagine nodulare ipoecogena, a limiti irregolari con segnale CD intranodulare di circa 4 mm di diametro massimo.Non immagini focali a sinistra.Non significativi aspetti patologici a carico degli epididimi.Lieve idrocele bilateralmente.". Come si vede, almeno dal punto di vista dimensionale il nodulo era uguale;per una serie di motivi ho comunque fatto passare qualche altro mese dopodichè ho preso un altro appuntamento dall'urologo, prima del quale ho pensato di fare un'ulteriore ecografia, fatta pochi giorni fa e di cui riporto il referto: "Normale spessore delle borse scrotali.Entrambi i didimi appaiono nella norma per morfovolumetria. In corrispondenza del polo superiore del didimo di destra si osserva una formazione nodulare solida ipoecogena vascolarizzata delle dimensioni di circa 4 mm per il quale si consiglia approfondimento diagnostico tramite esame ago-bioptico". Nulla da segnalare a carico del didimo controlaterale. In corrispondenza della porzione cefalica dell'epididimo di destra si osserva una formazione fluida di circa 3.5mm. Non varicocele nè idrocele". Ora, in attesa della visita dell'urologo, dico: la situazione (a parte quel "vascolarizzato" che prima nessuno citava) sembra uguale. Stando a quel che mi disse l'urologo, forse potrei semplicemente fare un'altra eco fra sei mesi; ma l'ecografista mi ha "riacceso" un certo timore con quel suo consiglio di ago-biopsia. Ora, a parte che mi par di aver capito che l'esame ago-bioptico in questo caso non si può fare (o si riferiva a quello da fare durante l'operazione col testicolo "tirato fuori" dalla sede ?),vorrei sottoporre alcune domande: 1) cosa mi devo aspettare ? Qual'è il vostro parere ? Posso stare tranquillo in questi giorni che mi separano dalla visita ? Io tenderei a fidarmi più del parere dell'urologo che dell'ecografista, il primo essendo "specialista" del campo. Ma magari cerco di convincermi di questo per "forzarmi" a star tranquillo...Inoltre: 2) quali sono le possibili diagnosi (a parte un tumore) per un nodulo di quelle caratteristiche che non cresce ? 3) infine, può un nodulo che prima non era vascolarizzato divenirlo nel tempo pur essendo rimasto della stessa dimensione, e cosa ciò potrebbe voler dire ? Un possibile inizio di "evoluzione negativa" ? Grazie mille e scusate se mi son così tanto dilungato. Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 55k visite dal 16/02/2006.
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