Ipospadia e stenosi uretrale

Salve

Vorrei chiedere un parere per mio figlio, che e' nato con ipospadia anteriore (senza curvatura del pene).
Premetto che siamo una famiglia italiana che vive a Sydney, Australia e che l'intervento e' stato fatto qui.

Il primo intervento e' stato fatto ad 8 mesi, nel Maggio 2015.
Purtroppo qualche mese dopo si e' sviluppata una stenosi nella parte media dell'uretra. Il meato era ancora visibilmente aperto, ma siamo arrivati al punto in cui il bambino si e' completamente bloccato e l'urina non usciva piu'.

Il chirurgo ha effettuato una dilatazione d'emergenza, che pero' ha risolto il problema solo per un paio di settimane.
Dopo cio', il getto dell'urina dal meato ha cominciato a diventare sempre piu' sottile e si sono create delle fistole.

Non riuscendo a svuotare la vescica completamente, si crea un ristagno di urina e di conseguenza infezioni al tratto urinario. Il bambino e' costretto a prendere antibiotici ininterrottamente da quasi un anno.

A Febbraio di quest'anno abbiamo fatto una seconda operazione, sperando di risolvere il problema. Il chirurgo ha allargato il meato e chiuso le fistule.
Ci ha detto che nell'uretra ha trovato una 'sostanza fibrosa, granulare e gelatinosa' che ha rimosso. Purtroppo non e' stata fatta analizzare.
A distanza di qualche giorno dopo l'intervento lo stesso problema si e' ripresentato - getto finissimo, si e' riaperta una fistula e il bambino deve spingere parecchio per fare uscire la pipi'. Abbiamo ricominciato anche con gli antibiotici.

Il chirurgo insiste di non aver mai visto un caso simile, non sa cosa sia questa sostanza ne' perche' si formi. La sua proposta e' di aspettare altri sei mesi, riaprire l'uretra, riposizionare l'apertura li' dove era all'inizio, sotto il meato, e lasciarlo cosi'.

Il nostro sospetto - confermato anche da un altro urologo - e' che la parte dell'uretra che e' stat ricostruita inizialmente sia stata fatta troppo stretta.

Abbiamo consultato un chirurgo in India (Dr A K Singal) che si specializza in ipospadia e soprattutto casi rari ed operazioni fallite. Il suo consiglio e' stato di riaprire, trovare il punto in cui l'uretra e' sana e fare un'apertura li' in modo da permettere al bambino di urinare facilmente ed eliminare le infezioni.
Dal suo punto di vista quest'intervento dovrebbe essere fatto il prima possibile. Poi a distanza di almeno sei mesi, si puo' rifare l'intervento e ricostruire l'uretra utilizzando da quanto mi pare di capire la tecnica di Bracka.

Fare l'operazione in India (Mumbai) un po' mi spaventa e vorremmo avere un'ulteriore opinione da uno specialista italiano e valutare la possibilita' di fare questi interventi in Italia, dove sarebbe piu' semplice sia per noi che per il bambino.

Ringrazio in anticipo.

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettrice,

a noi sembra che andare a Mumbai, per risolvere il particolare problema post-chirugico di suo figlio, debba essere riconsiderato anche dal fatto che pure in Italia esistono bravi specialisti e chirurghi dell'uretra , chiamati in medichese "uretrologi".

Chieda un consiglio, in questo senso, al suo medico di famiglia e poi in altre parti del nostro sito può trovare altre informazioni più mirate.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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