Recidiva
Buongiorno, scrivo per mio padre 90enne. Da luglio del 2014 affetto da infezione vie urinarie e.coli. Da allora è stato curato con antibiotici. Bactrim forte, rocefin, munoril, e tanti altri. All inizio l infezione appariva ogni mese, poi ogni 15 giorni. Ora siamo ad una volta alla settimana. Da ecografia risulta prostata ipertrofica, diverticoli alla vescica e all'intestino.ULtima cura dell urologo visto che ha preso troppo antibiotico gli ha prescritto munoril ogni 3 settimane ma dopo 2 scatole urina maleodorante, pus e carica batterica 1000.000,00 urologo mi ha consigliato ancora di fare 2 rocefin al di' per 5 giorni e poi continuare con il munoril ma una volta alla settimana per 6 mesi( la cura l ha iniziata a febbraio 2016)Da ultimo biogramma sensibile alla fosfomicina. Da 1 anno mio padre sta' prendendo 2 pastiglie di mannosio della vitalife. Prima di prendere questa pastiglia aveva più difficoltà ad urinare infatti era stato cateterizzato per 2 volte e ricoverato (era pieno di pus).ora lui dolori non ne ha neppure febbre è solo stanco perché la notte si alza quando va bene 4 volte. Ultima eco dice: reni da ambo i lati formazioni cistiche, più numerose a dx raggiungono diam 63mm. Vescica modicalmente repleta,con pareti ispessite e dentellate ed aspetto pseudo-divericolate in relaz a manifestazioni da sforzo. Il pavimento riceve impronta estrinseca a genesi prostatica. Non gli hanno mai dato nulla per curare intestino, lui prima di questo problema si scaricava regolarmente. Ora alterna momenti di stitichezza a momenti regolari. Ogni tanto gli faccio prendere dei fermenti lattici . Ora, la mia domanda e' quale rischio corre ad avere questa carica batterica addosso e come di potrebbe curare per vedere qualche risultato? Premetto che lui non vuole mettere il catetere (consigliato da urologo) Ma è vero che il catetere risolverebbe il problema? Resto in attesa risposta. Grazie
Si scusi per 15 anni curato con 1 pastiglia di omnic. Da 2 anni e mezzo fino ad oggi la nuova cura è la seguente
1 avodart 0,5 mg al mattino e 1 silodyx 8mg alla sera.
20 anni fa angioplastica, 1 anno e mezzo
fa pacemaker. Quindi prende pure cordarone e cardioaspirina.
Urologo aveva preso in considerazione di fare un intervento chirurgico per ridurre la prostata ma poi scartato per eta' e rischio anestesia. Grazie soffre di pressione bassa al posto del silodyx prendeva alfuzosina ma ha dovuto interromperla perché gli abbassava troppo la pressione.
Si scusi per 15 anni curato con 1 pastiglia di omnic. Da 2 anni e mezzo fino ad oggi la nuova cura è la seguente
1 avodart 0,5 mg al mattino e 1 silodyx 8mg alla sera.
20 anni fa angioplastica, 1 anno e mezzo
fa pacemaker. Quindi prende pure cordarone e cardioaspirina.
Urologo aveva preso in considerazione di fare un intervento chirurgico per ridurre la prostata ma poi scartato per eta' e rischio anestesia. Grazie soffre di pressione bassa al posto del silodyx prendeva alfuzosina ma ha dovuto interromperla perché gli abbassava troppo la pressione.
[#2]
Gentile utente
mi scusi ma non avevo letto bene. Probabilmente le infezioni sono dovute al fatto che la vescica non si svuota completamente e, sia per l'età che per altre comorbilità, tendono a recidivare. Se ci fosse un residuo vescicale elevato, forse il catetere vescicale potrebbe diminuire gli episodi infettivi. Anche se il catetere a lungo andare può favorire infezioni urinarie. Altrimenti sarà molto difficile debellarle.
Bere molto, dieta con scorie e verdure per aiutare l'intestino e utilizzare probiotici per cercare di migliorare la flora intestinale. Questi potrebbero essere piccoli consigli. Ci faccia sapere. A presto
mi scusi ma non avevo letto bene. Probabilmente le infezioni sono dovute al fatto che la vescica non si svuota completamente e, sia per l'età che per altre comorbilità, tendono a recidivare. Se ci fosse un residuo vescicale elevato, forse il catetere vescicale potrebbe diminuire gli episodi infettivi. Anche se il catetere a lungo andare può favorire infezioni urinarie. Altrimenti sarà molto difficile debellarle.
Bere molto, dieta con scorie e verdure per aiutare l'intestino e utilizzare probiotici per cercare di migliorare la flora intestinale. Questi potrebbero essere piccoli consigli. Ci faccia sapere. A presto
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Utente
La ringrazio per la risposta. Ma Lei cosa ci consiglierebbe a livello di cura.
Eliminerebbe tutti gli antibiotici?
lascerebbe questa carica batterica e cercherebbe di cambiare alimentazione, bere molta acqua. Ma la mia domanda è
cosa può succedere a mio padre se nel frattempo questa carica di batteri non diminuisce, cosa rischia? Lo consiglierebbe anche lei il catetere? Mi scusi ma non sappiamo più cosa fare.
Eliminerebbe tutti gli antibiotici?
lascerebbe questa carica batterica e cercherebbe di cambiare alimentazione, bere molta acqua. Ma la mia domanda è
cosa può succedere a mio padre se nel frattempo questa carica di batteri non diminuisce, cosa rischia? Lo consiglierebbe anche lei il catetere? Mi scusi ma non sappiamo più cosa fare.
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Suo padre è allettato? È autonomo? In tal caso un CV potrebbe diminuire la persistenza delle infezioni se siamo di fronte ad una vescica che non si svuota. Per le terapie con gli antibiotici segua il suo medico che conosce bene suo padre e oramai ha instaurato una ben precisa terapia. Difficile prevedere cosa rischia e l'evoluzione dell'infezione. Dalla mia postazione è difficile dare suggerimenti se non quello del catetere che sarebbe da valutare. Mi faccia sapere. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 05/04/2016.
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