Presunto angiomiolipoma in bacinetto renale
Buonasera, circa quattro anni fa a seguito di un episodio di ematuria con espulsione di sangue di colore rosso vivo mi è stata diagnosticata una presunta ciste al rene destro, a seguito di una prima ecografia ne è stata stabilità la posizione, ovvero nel bacinetto renale e la presunta dimensione di cm 4.60
Dopo 4 mesi ho eseguito una tac, con e senza metodo di contrasto, contrasto che non ha reagito con la massa stabilendo così la natura benigna del tutto, la dimensione è stata riconfermata. Poco dopo sono stato colto da una successiva ematuria tuttavia in questo secondo episodio il sangue espulso era molto più scuro ma non coagulato.
circa 6 mesi a seguito della tac ho eseguito una risonanza e a seguito degli esami sopracitati ne è stato ipotizzato il contenuto: sangue o tessuto adiposo, la dimensione è stata riconfermata.
Ad un anno di distanza dalla risonanza ho eseguito regolarmente ecografie a distanza di dodici mesi appunto che non hanno evidenziato mutazioni nella forma (circolare) e nelle dimensioni.
È stata sempre definita come ciste ma solo in questi ultimi dodici mesi è stato denominato come angiomiolipoma, tuttavia recentemente un radiografo mi ha fatto notare a seguito della regolare routine di controllo la dimensione, ovviamente già nota dall'inizio ma mai proporzionata rispetto all'ambiente in cui si trova, che effettivamente risulta poco più ampio. A seguito di un terzo ed ultimo episodio di ematuria circa due mesi fa con una diluizione di sangue all'interno dell'unità nettamente inferiore rispetto ai due precedenti episodi, accompagnato da lieve dolore circoscritto soltanto nel momento dell'escrezione.
Gradirei un vostro parere a seguito della faccenda per avere un ulteriore riscontro, dato che a distanza di 4 anni una diagnosi definitiva sul contenuto e sulla possibilità che possa espandersi ulteriormente non è ancora stata espressa. Inoltre volevo sapere in cosa potrebbe consistere un'eventuale operazione di rimozione e se esiste la possibilità di compromettere l'organo.
Pratico attività sportiva agonistica accompagnata da dieta iperproteica (140 g/die) e ipercalorica (3000 kcal circa) opportunamente strutturata e variegata, con la presenza quotidiana di carni (rosse, bianche, rosa)
Pressione nella norma.
Esami urina (eseguiti sei mesi fa) entro i limiti.
Esami sangue (eseguiti sei mesi fa) entro i limiti.
Ho esposto qualsiasi informazione ho reputato utile al consulto, vi ringrazio in anticipo per l'attenzione e il tempo a me dedicato.
Dopo 4 mesi ho eseguito una tac, con e senza metodo di contrasto, contrasto che non ha reagito con la massa stabilendo così la natura benigna del tutto, la dimensione è stata riconfermata. Poco dopo sono stato colto da una successiva ematuria tuttavia in questo secondo episodio il sangue espulso era molto più scuro ma non coagulato.
circa 6 mesi a seguito della tac ho eseguito una risonanza e a seguito degli esami sopracitati ne è stato ipotizzato il contenuto: sangue o tessuto adiposo, la dimensione è stata riconfermata.
Ad un anno di distanza dalla risonanza ho eseguito regolarmente ecografie a distanza di dodici mesi appunto che non hanno evidenziato mutazioni nella forma (circolare) e nelle dimensioni.
È stata sempre definita come ciste ma solo in questi ultimi dodici mesi è stato denominato come angiomiolipoma, tuttavia recentemente un radiografo mi ha fatto notare a seguito della regolare routine di controllo la dimensione, ovviamente già nota dall'inizio ma mai proporzionata rispetto all'ambiente in cui si trova, che effettivamente risulta poco più ampio. A seguito di un terzo ed ultimo episodio di ematuria circa due mesi fa con una diluizione di sangue all'interno dell'unità nettamente inferiore rispetto ai due precedenti episodi, accompagnato da lieve dolore circoscritto soltanto nel momento dell'escrezione.
Gradirei un vostro parere a seguito della faccenda per avere un ulteriore riscontro, dato che a distanza di 4 anni una diagnosi definitiva sul contenuto e sulla possibilità che possa espandersi ulteriormente non è ancora stata espressa. Inoltre volevo sapere in cosa potrebbe consistere un'eventuale operazione di rimozione e se esiste la possibilità di compromettere l'organo.
Pratico attività sportiva agonistica accompagnata da dieta iperproteica (140 g/die) e ipercalorica (3000 kcal circa) opportunamente strutturata e variegata, con la presenza quotidiana di carni (rosse, bianche, rosa)
Pressione nella norma.
Esami urina (eseguiti sei mesi fa) entro i limiti.
Esami sangue (eseguiti sei mesi fa) entro i limiti.
Ho esposto qualsiasi informazione ho reputato utile al consulto, vi ringrazio in anticipo per l'attenzione e il tempo a me dedicato.
[#1]
La sua descrizione, pur se volenterosamente dettagliata, contiene alcune incongruenze e contraddizioni. Ci pare insolito che una risonanza magnetica non riesca a discernere tra una cisti (anche se complicata da sanguinamento) ed un formazione solida come un angiomiolipoma. Alla sua età è veramente difficile pensare a qualcosa di diverso e più serio (ovvero da rimuovere) ma certamente ci piacerebbe disporre dimqualche certezza in più. Lei ci parla solo di referti radiologici, ma a noi piacerebbe sapere quali siano state le impressioni dei nostri Colleghi che la stanno seguendo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Buongiorno e grazie innanzitutto per la tempestiva risposta.
Le riporto il referto della RM:
In relazione al quesito clinico si segnala come al terzo medio-inferiore del rene dx in sede parapielica-parenchimale è presente tumefazione ben delimitabile grossolanamente rotondeggiante a contenuto disomogeneo con materiale ematico, di dimensioni max attorno ai 5 cm, la presenza di sangue non consente di valutare con precisione la vascolarizzazione, essa comunque dopo iniezione del mezzo di contrasto non sembra presentare significativi segni di rinforzo contrastografico.
Il quadro può pertanto essere compatibile con formazione cistica a carattere emorragico con verosimili fenomeni organizzativi e coaguli. Non da escludere la presenza di tessuto adiposo.
Si consiglia il monitoraggio a breve distanza.
Il reperto descritto inoltre impronta le strutture caliceali.
Nei limiti il rene sin.
Non altri significativi rilievi nell'ambito addominale pelvico.
Non linfoadenopatie ingrandite.
La ringrazio nuovamente e le auguro buona giornata.
Le riporto il referto della RM:
In relazione al quesito clinico si segnala come al terzo medio-inferiore del rene dx in sede parapielica-parenchimale è presente tumefazione ben delimitabile grossolanamente rotondeggiante a contenuto disomogeneo con materiale ematico, di dimensioni max attorno ai 5 cm, la presenza di sangue non consente di valutare con precisione la vascolarizzazione, essa comunque dopo iniezione del mezzo di contrasto non sembra presentare significativi segni di rinforzo contrastografico.
Il quadro può pertanto essere compatibile con formazione cistica a carattere emorragico con verosimili fenomeni organizzativi e coaguli. Non da escludere la presenza di tessuto adiposo.
Si consiglia il monitoraggio a breve distanza.
Il reperto descritto inoltre impronta le strutture caliceali.
Nei limiti il rene sin.
Non altri significativi rilievi nell'ambito addominale pelvico.
Non linfoadenopatie ingrandite.
La ringrazio nuovamente e le auguro buona giornata.
[#3]
La diagnosi radiologica pare abbastanza chiara, d'altronde gli angiomiolipomi hanno quasi sempre una sede periferica diversa. Concordiamo con il programma di controlli ecografici, effettuati se possibile sempre dallo stesso operatore (specialista in radiologia di riconosciuta competenza). La risonanza si ripeterà solo se indispensabile.
[#4]
Ex utente
Grazie ancora, infine le pongo tre quesiti.
Data la sua esperienza:
- Crede che le dimensioni possano aumentare di colpo da un anno all'altro? Dato che, ho ipotizzato, l'attuale stallo può essere il risultato di una crescita stanziata in un periodo x fino alla misura attuale sopracitata.
- Tale massa può compromettere la funzionalità del rene o comunque il decorso dell'urina? Data appunto la locazione e il volume che da quanto ho potuto leggere è di poco inferiore alle dimensioni medie del bacinetto.
- Una futura ed eventuale operazione potrebbe interessare l'intero rene oppure mirerebbe solamente all'estrazione dell'intera massa?
Cordialmente, marco.
Data la sua esperienza:
- Crede che le dimensioni possano aumentare di colpo da un anno all'altro? Dato che, ho ipotizzato, l'attuale stallo può essere il risultato di una crescita stanziata in un periodo x fino alla misura attuale sopracitata.
- Tale massa può compromettere la funzionalità del rene o comunque il decorso dell'urina? Data appunto la locazione e il volume che da quanto ho potuto leggere è di poco inferiore alle dimensioni medie del bacinetto.
- Una futura ed eventuale operazione potrebbe interessare l'intero rene oppure mirerebbe solamente all'estrazione dell'intera massa?
Cordialmente, marco.
[#5]
Le indicazioni alla rimozione sono poco verosimili e si concretizzerebbero se la variazione delle dimensioni fosse consistente ed inequivocabile. Non parliamo quindi di un solo centimetro in più od in meno. Oggigiorno ovviamente si tende a rimuovere selettivamente le masse renali risparmiando l'organo, questo è quasi sempre possibile anche con tecniche laparoscopiche mini-invasive.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.3k visite dal 05/04/2016.
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