Epididimite che non va via
Gentili Dottori,
il problema di cui soffro è una storia lunga che tenterò di riassumere visto che non so più dove sbattere la testa. Due anni fa dal nulla mi ha colpito un'epididimite, diagnosticata dal mio medico tramite visita ed ecografia (epididimo gonfio, tumefatto, sensazione di dolore acuto, calore, brividi, gonfiore del testicolo) Mi prescrisse un antibiotico della famiglia dei chinoloni (credo fosse un qualcosa tipo Oxoflacin, o comunque un nome simile) . Finita la cura passò il tutto e non ebbi strascichi. A distanza di 5 mesi tornò solo il dolore al testicolo sempre il sinistro e i medesimi sintomi (In tutti e due i casi urinocultura e esami delle urine non evidenziarono batteri). (Il medico mi prescrisse nuovamente Ciproxin 3 scatole 1000 mg al giorno per circa un mese. Al termine passò tutto nuovamente, ma purtroppo, forse la dose, forse la mia indisposizione e sensibilizzazione mi portò ad accusare dolori tremendi ai tendini delle caviglie, del polso e del braccio destro, con tendinopatie. Mi disse il medico che non avrei potuto più fare nessun antibiotico di questa famiglia. Io ho già un'allergia alle penicilline e cefalosporine che ho sviluppato da piccolo, e che mi ha portato a rash, crisi respiratorie,per cui non posso assumere nemmeno questi antibiotici. Gli antibiotici che normalmente assumo per altri disturbi come bronchiti o laringiti sono tutti appartenenti alla famiglia dei macrolidi: zitromax, klacid, ecc ecc.
Ora dopo un anno e mezzo di assoluto benessere, da 3 giorni ho nuovamente il male al testicolo sinistro, dolore acuto, fatico a camminare, mi brucia e non riesco a calmarlo con nulla. Non riesco ad andare a lavoro a condurre una vita normale! Ho provato ad assumere oki, aulin, integratori di mannosio per le vie urinarie e anche monuril, ma l'urina è normale anche per colore, non ho bruciore a urinare ne avverto stimolo frequente, insomma nulla che sembra riguardare l'uretra in se. Ma il testicolo è gonfio, dolente, di nuovo: epididimite. Mi chiedo da cosa possa dipendere, e soprattutto come mai non mi passa con niente, l'unico beneficio almeno per un anno tempo massimo in cui non l ho avuta è dato dall'antibiotico. La causa a detta dell'urologo pende verso un'infiammazione e/o un' infezione ma analisi urine e urinocultura sono tutte regolari.
Viste le mie allergie, problematiche con i tendini (anche il bactrim mi provoca emicranea fortissima che passa come lo sospendo) che antibiotico potrei fare in questi casi? Non sarò l'unico allergico alle penicilline e con tendiniti da chinoloni!
Mi chiedevo infine se la masturbazione ( a volte eccessiva possa infiammare e predisporre infezioni batteriche dell'epididimo), perchè pur avendo ricevuto un "no" dall'urologo a me ciò capita sempre in periodi in cui mi masturbo più frequentemente. Visto gli spermatozoi passano dall'epididimo potrebbero esserci problemi con troppa mastrurbazione e quindi eiaculazione? potrebbe ciò causare infiammazioni o infezioni?
il problema di cui soffro è una storia lunga che tenterò di riassumere visto che non so più dove sbattere la testa. Due anni fa dal nulla mi ha colpito un'epididimite, diagnosticata dal mio medico tramite visita ed ecografia (epididimo gonfio, tumefatto, sensazione di dolore acuto, calore, brividi, gonfiore del testicolo) Mi prescrisse un antibiotico della famiglia dei chinoloni (credo fosse un qualcosa tipo Oxoflacin, o comunque un nome simile) . Finita la cura passò il tutto e non ebbi strascichi. A distanza di 5 mesi tornò solo il dolore al testicolo sempre il sinistro e i medesimi sintomi (In tutti e due i casi urinocultura e esami delle urine non evidenziarono batteri). (Il medico mi prescrisse nuovamente Ciproxin 3 scatole 1000 mg al giorno per circa un mese. Al termine passò tutto nuovamente, ma purtroppo, forse la dose, forse la mia indisposizione e sensibilizzazione mi portò ad accusare dolori tremendi ai tendini delle caviglie, del polso e del braccio destro, con tendinopatie. Mi disse il medico che non avrei potuto più fare nessun antibiotico di questa famiglia. Io ho già un'allergia alle penicilline e cefalosporine che ho sviluppato da piccolo, e che mi ha portato a rash, crisi respiratorie,per cui non posso assumere nemmeno questi antibiotici. Gli antibiotici che normalmente assumo per altri disturbi come bronchiti o laringiti sono tutti appartenenti alla famiglia dei macrolidi: zitromax, klacid, ecc ecc.
Ora dopo un anno e mezzo di assoluto benessere, da 3 giorni ho nuovamente il male al testicolo sinistro, dolore acuto, fatico a camminare, mi brucia e non riesco a calmarlo con nulla. Non riesco ad andare a lavoro a condurre una vita normale! Ho provato ad assumere oki, aulin, integratori di mannosio per le vie urinarie e anche monuril, ma l'urina è normale anche per colore, non ho bruciore a urinare ne avverto stimolo frequente, insomma nulla che sembra riguardare l'uretra in se. Ma il testicolo è gonfio, dolente, di nuovo: epididimite. Mi chiedo da cosa possa dipendere, e soprattutto come mai non mi passa con niente, l'unico beneficio almeno per un anno tempo massimo in cui non l ho avuta è dato dall'antibiotico. La causa a detta dell'urologo pende verso un'infiammazione e/o un' infezione ma analisi urine e urinocultura sono tutte regolari.
Viste le mie allergie, problematiche con i tendini (anche il bactrim mi provoca emicranea fortissima che passa come lo sospendo) che antibiotico potrei fare in questi casi? Non sarò l'unico allergico alle penicilline e con tendiniti da chinoloni!
Mi chiedevo infine se la masturbazione ( a volte eccessiva possa infiammare e predisporre infezioni batteriche dell'epididimo), perchè pur avendo ricevuto un "no" dall'urologo a me ciò capita sempre in periodi in cui mi masturbo più frequentemente. Visto gli spermatozoi passano dall'epididimo potrebbero esserci problemi con troppa mastrurbazione e quindi eiaculazione? potrebbe ciò causare infiammazioni o infezioni?
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L'interessamento dei tendini dovuto ai chinolonici non è di natura allergica, ma certamente non pare il caso di insistere. Se gli unici antibiotici che lei tollera sono i macrolidi, bisogna fare buon viso a cattivo gioco, anche se no sono i più tipicamente essficai nelle infezioni urinarie e genitali. Resta anche eventualmente la fosfomicina. Tutto questo posto che vi sia devvero un fatto infettivo e non si tratti solo di una congestione / infiammazione dell'epididimo. Le modalità di insorgenza potrebbero giustificare questa seconda ipotesi. In effetti l'epididimite batterica acuta è talora accompagnata da febbre, che lei non ci riferisce. Qualche anti-infiammatorio, uso continuo del sospensorio ed un po' più di ... calma potrebbero fare al caso suo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6k visite dal 04/04/2016.
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