Ipb prostatite e varie
Buongiorno, mi scuso se mi sono dilungato a descrivere la mia situazione.
Ho 56 anni soffro da circa 10 anni di ipertrofia prostatica benigna, i miei disturbi variabili nel tempo sono:
difficoltà di minzione,difficoltà a trattenere l'urina,minzione spesso a fontana e non ho quasi più controllo nell'aumentare il flusso, sgocciolamento uretrale e nicturia da 2 a 6 volte secondo i periodi, mancanza di eiaculazione e da circa un anno anche di orgasmo,dolore allo scroto dopo il rapporto e anche fastidio durante lo stesso,da poco tempo fastidio sotto "al cavallo" sensazione come se dovesse uscire materia dall'uretra,fastidio alla punta del pene come se ci fosse un sassolino all'interno sintomi questi ultimi di prostatite della quale ho avuto episodi da ragazzo,negli anni ho avuto ogni tanto problemi ai testicoli, mi capita di avere il tescicolo sx più cadente del dx o fastidio nel sentirli cadenti quindi ho esigenza di mantenerli alti.
i miei valori del PSA per anni sono stati costantemente intorno 1.40 -1,90 poi circa 6 mesi fa dopo che sono iniziati credo i disturbi di prostatite il livello si innalzato a 3,65 per poi tornare a marzo a 2,18 dopo cura con Topster (che avevo già utilizzato nel 2011)
fatto eco-color doppler scrotale 07.2012 per algie didimo dx
fatta ecotesticolare 07.2014 - varicocele,a livello scrotale minima falda di idrocele,moderata ectasia del plesso panpiniforme di sx diametro 4,4mm
Le uroflussometri fatte nel tempo fino aL 2014 risultano essere nella norma infatti cambia decisamente il flusso dalla notte al giorno.
dall'ecografia del 2014 la prostata risultava avere dimensioni di 45x47x50mm
l'ultima eco fast fatta una settimana fa vol.prost. 55ml e la prostata risulta essere di 65cc adenomiatosa con vescica a pareti ispessite.
inizialmente sono stato curato con Avodart e sopratutto Xatral poi l'urologo è andato in pensione e il secondo mi aveva prescritto Tamsulosina e Avodart poi da due anni ho continuato solo con Tamsulosina, ultimamente non ho più trovato neanche questo urologo e sono andato da un altro, questa volta a pagamento, concomitante al dolore ai testicoli dopo i rapporti che ho avuto anche sporadicamente in passato e problemi durante il rapporto con mancanza di orgasmo, ha interrotto la Tamsulosina e attualmente sto assumento Avodart,Xatral e Levoxacina per 10 gg per la prostatite che sembra sia tornata, (o non è mai andata via) mi ha richiesto di fare un'uroflussometria e un'uretrocistoscopia ed ha già inoltrato la richiesta per l'intervento (tempo attesa un anno) che potrò decidere se posticipare (io spero di evitare)la visita è stata svolta velocemente e con continue interruzioni.
Qualche giorno dopo avere interrotto la Tamsulosina di notte dopo avere urinato mi sono venuti dei dolori al basso ventre parte sx che si irradiavano fino alla pancia che sono aumentati tanto che sono andato al PS dove con gli esami di routine non hanno riscontrato nulla,dopo gli antidolorifici con Antra sono tornato a casa e ora dopo due giorni ho ancora il basso ventre indolenzito, non è ben presente lo stimolo di urinare come se il ventre indolenzito coprisse lo stimolo e in certi momenti mi sembra di dovere andare di corpo ma così non è. inoltre sento spesso calore all'interno del retto.
Ho dei dubbi e parecchia confusione, primo perchè ogni urologo ha una teoria diversa,perchè spesso non c'è l'attenzione adeguata da parte del medico, poi perchè ho letto che se è in corso una prostatite l'impiego dell' antiobitico che sto assumendo deve durare almeno un mese e invece l'ultimo specialista mi ha detto che se l'antibiotico è quello giusto bastano 10gg. se no serve una spermiocultura,io mi chiedo se non era il caso di farla prima per verificare la sensibilità o la resistenza al principio attivo come si faceva una volta? Non era il caso di appurare che effettivamente la prostatite sia andata a posto definitivamente, magari è questa infiammazione che (se batteriologica) provoca parte dei miei disturbi e forse l'IPB? Ho chiesto se l'interruzione di Tamsulosina potesse causare un'irrigidimento della vescica e di conseguenza dolori al basso ventre e il medico mi ha risposto che lo Xatral sostituisce la Tamsulosina e non dovrebbe dare sintomi da interruzione ma se invece è così devo aspettarmi di correre nuovamente al PS?
In ultimo, probabilmente senza importanza, aggiungo che da circa un mese soffro di aritmie cardiache.... forse non significa nulla e sono solo in ansia per la mia situazione...
Non so se cambiare urologo nuovamente o sperare che tutto vada bene che gli esami prescritti siano utili e necessari così come l'intervento. Potete darmi un consiglio?
Ho 56 anni soffro da circa 10 anni di ipertrofia prostatica benigna, i miei disturbi variabili nel tempo sono:
difficoltà di minzione,difficoltà a trattenere l'urina,minzione spesso a fontana e non ho quasi più controllo nell'aumentare il flusso, sgocciolamento uretrale e nicturia da 2 a 6 volte secondo i periodi, mancanza di eiaculazione e da circa un anno anche di orgasmo,dolore allo scroto dopo il rapporto e anche fastidio durante lo stesso,da poco tempo fastidio sotto "al cavallo" sensazione come se dovesse uscire materia dall'uretra,fastidio alla punta del pene come se ci fosse un sassolino all'interno sintomi questi ultimi di prostatite della quale ho avuto episodi da ragazzo,negli anni ho avuto ogni tanto problemi ai testicoli, mi capita di avere il tescicolo sx più cadente del dx o fastidio nel sentirli cadenti quindi ho esigenza di mantenerli alti.
i miei valori del PSA per anni sono stati costantemente intorno 1.40 -1,90 poi circa 6 mesi fa dopo che sono iniziati credo i disturbi di prostatite il livello si innalzato a 3,65 per poi tornare a marzo a 2,18 dopo cura con Topster (che avevo già utilizzato nel 2011)
fatto eco-color doppler scrotale 07.2012 per algie didimo dx
fatta ecotesticolare 07.2014 - varicocele,a livello scrotale minima falda di idrocele,moderata ectasia del plesso panpiniforme di sx diametro 4,4mm
Le uroflussometri fatte nel tempo fino aL 2014 risultano essere nella norma infatti cambia decisamente il flusso dalla notte al giorno.
dall'ecografia del 2014 la prostata risultava avere dimensioni di 45x47x50mm
l'ultima eco fast fatta una settimana fa vol.prost. 55ml e la prostata risulta essere di 65cc adenomiatosa con vescica a pareti ispessite.
inizialmente sono stato curato con Avodart e sopratutto Xatral poi l'urologo è andato in pensione e il secondo mi aveva prescritto Tamsulosina e Avodart poi da due anni ho continuato solo con Tamsulosina, ultimamente non ho più trovato neanche questo urologo e sono andato da un altro, questa volta a pagamento, concomitante al dolore ai testicoli dopo i rapporti che ho avuto anche sporadicamente in passato e problemi durante il rapporto con mancanza di orgasmo, ha interrotto la Tamsulosina e attualmente sto assumento Avodart,Xatral e Levoxacina per 10 gg per la prostatite che sembra sia tornata, (o non è mai andata via) mi ha richiesto di fare un'uroflussometria e un'uretrocistoscopia ed ha già inoltrato la richiesta per l'intervento (tempo attesa un anno) che potrò decidere se posticipare (io spero di evitare)la visita è stata svolta velocemente e con continue interruzioni.
Qualche giorno dopo avere interrotto la Tamsulosina di notte dopo avere urinato mi sono venuti dei dolori al basso ventre parte sx che si irradiavano fino alla pancia che sono aumentati tanto che sono andato al PS dove con gli esami di routine non hanno riscontrato nulla,dopo gli antidolorifici con Antra sono tornato a casa e ora dopo due giorni ho ancora il basso ventre indolenzito, non è ben presente lo stimolo di urinare come se il ventre indolenzito coprisse lo stimolo e in certi momenti mi sembra di dovere andare di corpo ma così non è. inoltre sento spesso calore all'interno del retto.
Ho dei dubbi e parecchia confusione, primo perchè ogni urologo ha una teoria diversa,perchè spesso non c'è l'attenzione adeguata da parte del medico, poi perchè ho letto che se è in corso una prostatite l'impiego dell' antiobitico che sto assumendo deve durare almeno un mese e invece l'ultimo specialista mi ha detto che se l'antibiotico è quello giusto bastano 10gg. se no serve una spermiocultura,io mi chiedo se non era il caso di farla prima per verificare la sensibilità o la resistenza al principio attivo come si faceva una volta? Non era il caso di appurare che effettivamente la prostatite sia andata a posto definitivamente, magari è questa infiammazione che (se batteriologica) provoca parte dei miei disturbi e forse l'IPB? Ho chiesto se l'interruzione di Tamsulosina potesse causare un'irrigidimento della vescica e di conseguenza dolori al basso ventre e il medico mi ha risposto che lo Xatral sostituisce la Tamsulosina e non dovrebbe dare sintomi da interruzione ma se invece è così devo aspettarmi di correre nuovamente al PS?
In ultimo, probabilmente senza importanza, aggiungo che da circa un mese soffro di aritmie cardiache.... forse non significa nulla e sono solo in ansia per la mia situazione...
Non so se cambiare urologo nuovamente o sperare che tutto vada bene che gli esami prescritti siano utili e necessari così come l'intervento. Potete darmi un consiglio?
[#1]
Gentile lettore,
situazione la sua complessa e difficile da valutare da questa postazione, bene seguire attentamente tutte le indicazioni, ricevute in diretta dal suo medico di fiducia e dal suo urologo di riferimento.
Comunque, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli, pubblicati sempre sul nostro sito, visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html
Un cordiale saluto.
situazione la sua complessa e difficile da valutare da questa postazione, bene seguire attentamente tutte le indicazioni, ricevute in diretta dal suo medico di fiducia e dal suo urologo di riferimento.
Comunque, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli, pubblicati sempre sul nostro sito, visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html
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https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Utente
Grazie per l'immediata risposta,
Immagino che ho un pò esagerato nel pensare di avere una risposta su tutto quello che ho scritto e so che è una situazione complessa ma di massima può dirmi solo cosa ne pensa dell'efficacia di una cura antibiotica di 10gg?
Oltretutto mi manca una compressa per terminare la cura ed ho ancora gli stessi fastidi. Dai testi mi sembra di capire che anche quì ci sono differenti interpretazioni.quoto quello che ho scritto sopra:
....perchè ho letto che se è in corso una prostatite l'impiego dell' antiobitico che sto assumendo deve durare almeno un mese e invece l'ultimo specialista mi ha detto che se l'antibiotico è quello giusto bastano 10gg. se no serve una spermiocultura, io mi chiedo se non era il caso di farla prima per verificare la sensibilità o la resistenza al principio attivo come si faceva una volta? Non era il caso di appurare che effettivamente la prostatite sia andata a posto definitivamente, magari è questa infiammazione che (se batteriologica) provoca parte dei miei disturbi e forse l'IPB?
Se è troppo difficile o se serve una valutazione per potere rispondere non importa.
Grazie comunque.
Immagino che ho un pò esagerato nel pensare di avere una risposta su tutto quello che ho scritto e so che è una situazione complessa ma di massima può dirmi solo cosa ne pensa dell'efficacia di una cura antibiotica di 10gg?
Oltretutto mi manca una compressa per terminare la cura ed ho ancora gli stessi fastidi. Dai testi mi sembra di capire che anche quì ci sono differenti interpretazioni.quoto quello che ho scritto sopra:
....perchè ho letto che se è in corso una prostatite l'impiego dell' antiobitico che sto assumendo deve durare almeno un mese e invece l'ultimo specialista mi ha detto che se l'antibiotico è quello giusto bastano 10gg. se no serve una spermiocultura, io mi chiedo se non era il caso di farla prima per verificare la sensibilità o la resistenza al principio attivo come si faceva una volta? Non era il caso di appurare che effettivamente la prostatite sia andata a posto definitivamente, magari è questa infiammazione che (se batteriologica) provoca parte dei miei disturbi e forse l'IPB?
Se è troppo difficile o se serve una valutazione per potere rispondere non importa.
Grazie comunque.
[#3]
Gentile lettore,
non ci butti in una mischia inutile su indicazioni terapeutiche che hanno sempre un aspetto clinico , sempre determinato anche dalla valutazione clinica diretta che uno specialista fa.
Finisca ora la terapia , aspetti i giorni canonici e, se disturbi ancora presenti, bene fare, sempre sotto stretto controllo specialistico, una completa valutazione colturale .
Fatto il tutto , se lo desidera, ci riaggiorni.
Ancora un cordiale saluto.
non ci butti in una mischia inutile su indicazioni terapeutiche che hanno sempre un aspetto clinico , sempre determinato anche dalla valutazione clinica diretta che uno specialista fa.
Finisca ora la terapia , aspetti i giorni canonici e, se disturbi ancora presenti, bene fare, sempre sotto stretto controllo specialistico, una completa valutazione colturale .
Fatto il tutto , se lo desidera, ci riaggiorni.
Ancora un cordiale saluto.
[#4]
Utente
Buongiorno dottore,
non è passato nulla e mi appresto dopo 11 giorni dalla cura antibiotica a fare una spermiocoltura, visto che le modalità di raccolta si differenziano da un' ospedale con l'altro vorrei sapere a suo parere se ha un senso fare questo esame raccogliendo il liquido a casa per poi portarlo senza fretta all'ospedale (Sacco-Mi) per l'analisi? Ho letto che la corretta procedura è ben diversa ma per esigenze personali sarei più comodo eseguirlo lì.
Potrebbero esserci dei macchinari di laboratorio differenti?
è sufficiente questo esame per avere una valutazione batteriologica ?
Inoltre per le patologie già descritte lo stress può essere parte in causa?
Grazie Mille
Saluti.
non è passato nulla e mi appresto dopo 11 giorni dalla cura antibiotica a fare una spermiocoltura, visto che le modalità di raccolta si differenziano da un' ospedale con l'altro vorrei sapere a suo parere se ha un senso fare questo esame raccogliendo il liquido a casa per poi portarlo senza fretta all'ospedale (Sacco-Mi) per l'analisi? Ho letto che la corretta procedura è ben diversa ma per esigenze personali sarei più comodo eseguirlo lì.
Potrebbero esserci dei macchinari di laboratorio differenti?
è sufficiente questo esame per avere una valutazione batteriologica ?
Inoltre per le patologie già descritte lo stress può essere parte in causa?
Grazie Mille
Saluti.
[#5]
Gentile lettore,
lasci perdere lo stress; con queste problematiche è difficile fare una loro relazione diretta.
Per una valutazione colturale è possible raccogliere comunque il liquido seminale a casa, con le modalità indicatele, e portarlo poi al laboratorio di microbiologia appena possibile.
Un cordiale saluto.
lasci perdere lo stress; con queste problematiche è difficile fare una loro relazione diretta.
Per una valutazione colturale è possible raccogliere comunque il liquido seminale a casa, con le modalità indicatele, e portarlo poi al laboratorio di microbiologia appena possibile.
Un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.4k visite dal 30/03/2016.
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Approfondimento su Prostata
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