Quale farmaco può sostituire l'ipertrofan che è irreperibile
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Gentile utente,
L' ipertrofan penso non venga più prodotto. Non penso ci sia un altro prodotto con mepartricina come principio attivo. Deve ricontattare il suo medico per farsi prescrivere un altro farmaco che vada bene nel suo caso e non le provochi effetti collaterali. Cordiali saluti
L' ipertrofan penso non venga più prodotto. Non penso ci sia un altro prodotto con mepartricina come principio attivo. Deve ricontattare il suo medico per farsi prescrivere un altro farmaco che vada bene nel suo caso e non le provochi effetti collaterali. Cordiali saluti
Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi
[#2]
Utente
innanzitutto grazie per la risposta . Comunque credo che avrei potuto avere una risposta più completa, senza rivolgermi al mio medico se avessi elencato i miei problemi di controindicazioni. sono quelli che hanno tutti e venivano evitati con l'assunzione di IPERTROFAN. Cioè: riduzione del libido, retroeiiagulazione, scompenso di erezione. Sono sufficienti per avere una un farmaco sostituto che sopperisce a questi inconvenienti? Un grazie anticipato . mi invii pure il suo esito . il mio dottore ne prenderà positivamente atto.
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Gentile utente
Provi a domandare al suo medico se è il caso di prescriverle un alfa litico. L'unica classe di farmaci che, insieme all'Avodart, può avere un reale beneficio nell'IPB. L'eiaculazione retrograda e l'ipotensione ortostatica sono due effetti collaterali che possono presentarsi con l'assunzione di questa classe di farmaci. Quasi certo il primo, meno frequente il secondo. Non ci sono molte altre soluzioni se non farmaci da banco che sono più che altro decongestionnanti e antinfiammatori. Cordiali saluti
Provi a domandare al suo medico se è il caso di prescriverle un alfa litico. L'unica classe di farmaci che, insieme all'Avodart, può avere un reale beneficio nell'IPB. L'eiaculazione retrograda e l'ipotensione ortostatica sono due effetti collaterali che possono presentarsi con l'assunzione di questa classe di farmaci. Quasi certo il primo, meno frequente il secondo. Non ci sono molte altre soluzioni se non farmaci da banco che sono più che altro decongestionnanti e antinfiammatori. Cordiali saluti
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Utente
dalla sua risposta che ho molto apprezzato e ringrazio , devo recepire senza nessun dubbio che il principio attivo la "MEPARTRICINA" non posso recuperarla (non credo sia il termine adatto) da nessuna parte per poterla assumere e quindi risolvere il problema? Forse sarebbe molto facile , la risposta che probabilmente mi aspetto.
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Forse è il caso di fare un po' di chiarezza sulle caratteristiche di questi farmaci e le ragioni che stanno dietro la loro prescrizione. I disturbi urinari legatimall'ingrossamento benigno della prostata vengono trattati seguendo due vie:
- il controllo dei sintomi;
- il controllo del processo di ingrossamento.
Per ottenere il primo effetto si utilizzano i farmaci alfa-litici (tamsulosina, alfuzosina ed altri) la cui azione è quasi immediata. Non vi ê un effetto curativo,a lungo termine, il farmaco è efficace solo se assunto continuamente.
Per ottenere il secondo effetto, che comunque si dimostra a tempi molto lunghi (almeno un anno) i farmaci certamente più efficaci sono la finasteride e più recentemente la dutasteride (Avodart). In alternativa a questi, che in effetti sono gravati da un effetto generalmehte inibitorio sulla sfera sessuale, sono stati proposti nel tempo altri prodotti, tra i quali quello che ha avuto la maggiore diffusione ê l'estratto vegetale di palma nana (serenoa repens). L'efficacia di questo prodotto, oggi disponibile in moltissime preparazioni diverse, è comunque assai variabile ed imprevedibile. Allo stesso scopo, circa 25 anni fa fu proposta la mepartricina (Ipertrofan). Il prodotto ha goduto per qualche tempo di una certa popolarità, legata anche al suo prezzo contenuto, ma nessuno specialista può affermare di aver ottenuto risultati particolarmente brillanti o decisivi. Per questo motivo, la diffusione è andata via via scemando, fino a quando l'azienda produttrice ha evidentemente valutato che non era più conveniente produrla e distribuirla. Questa è comunque la storia comune a quasi tutti i farmaci. D'altronde, la cura farmacologica decisiva dell'ingrossamento prostatico benigno non è ancora stata trovata, tant'è che tutt'oggi gli interventi operativi endoscopici per il suo trattamento sono ancora i più diffusi in assoluto nella pratica dell'urologo. In conclusione, le dobbiamo consigliare di rassegnarsi alla indisponibilità di un prodotto a lei così caro ... Il suo urologo di riferimento le saprà certamente consigliare un'alternativa, se del caso, in base alla natura ed all'entità dei suoi disturbi.
- il controllo dei sintomi;
- il controllo del processo di ingrossamento.
Per ottenere il primo effetto si utilizzano i farmaci alfa-litici (tamsulosina, alfuzosina ed altri) la cui azione è quasi immediata. Non vi ê un effetto curativo,a lungo termine, il farmaco è efficace solo se assunto continuamente.
Per ottenere il secondo effetto, che comunque si dimostra a tempi molto lunghi (almeno un anno) i farmaci certamente più efficaci sono la finasteride e più recentemente la dutasteride (Avodart). In alternativa a questi, che in effetti sono gravati da un effetto generalmehte inibitorio sulla sfera sessuale, sono stati proposti nel tempo altri prodotti, tra i quali quello che ha avuto la maggiore diffusione ê l'estratto vegetale di palma nana (serenoa repens). L'efficacia di questo prodotto, oggi disponibile in moltissime preparazioni diverse, è comunque assai variabile ed imprevedibile. Allo stesso scopo, circa 25 anni fa fu proposta la mepartricina (Ipertrofan). Il prodotto ha goduto per qualche tempo di una certa popolarità, legata anche al suo prezzo contenuto, ma nessuno specialista può affermare di aver ottenuto risultati particolarmente brillanti o decisivi. Per questo motivo, la diffusione è andata via via scemando, fino a quando l'azienda produttrice ha evidentemente valutato che non era più conveniente produrla e distribuirla. Questa è comunque la storia comune a quasi tutti i farmaci. D'altronde, la cura farmacologica decisiva dell'ingrossamento prostatico benigno non è ancora stata trovata, tant'è che tutt'oggi gli interventi operativi endoscopici per il suo trattamento sono ancora i più diffusi in assoluto nella pratica dell'urologo. In conclusione, le dobbiamo consigliare di rassegnarsi alla indisponibilità di un prodotto a lei così caro ... Il suo urologo di riferimento le saprà certamente consigliare un'alternativa, se del caso, in base alla natura ed all'entità dei suoi disturbi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 23k visite dal 28/03/2016.
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