K prostatico operato
salve, mio padre è un paziente operato di carcinoma prostatatico nel 2011; già da un paio d'anno nonostante i valori del psa hanno cominciato ad aumentare progressivamente fino al raggiungimento di 1,42. Oggi abbiamo avuto il risultato della PET colina di cui di seguito riporto il referto:
"Modesto iperaccumulo del radiocomposto, di pertinenza linfonodale , in corrispondenza di alcuni piccoli linfonodi in sede inguinale sinistra (SUV max 2,87). Nelle immagini tardive persiste lieve iperaccumulodel tracciante in corrispondenza di alcuni linfonodi ia sede inguinale sinistra(SUV 2,18). Tale pattern caratterizzato dal decremento dell' accumulo del tracciante nei rilievi tardivi, orienta in prima ipotesi, per linfoadenopatie reattive.
Presenza di alcuni linfonodi della stazione inguinale destra che non mostrano significatico incrementodell' accumulo del radiocomposto sia nelle immagini precoci che in quelle tardive.
Si evidenzia inoltre, presenza nei rilievi precocidi modestro incremento dell' accumulo del tracciante in corrispondenza della branca orizzontale del pube di sinistra, a localizzazione endomidollare ( SUV 3,83). I rilievi tardivi mostrano ulteriore incremento dell' accumulodel tracciante nella suindicata sede (SUV5,35). Tale reperto, allo ststo di entità troppo modesta per poter essere caratterizzato, appare dubbio per secondarismo scheletrico e pertanto è meritevole di controllo nel tempo".
Non ho particolare difficoltà ad intrerpretare la prima parte in cui mi pare di capire che la reattività dei linfonodi al tracciante sia principalmente associata a linfoadenopatia, ma ho molte difficolà a capire il senso della seconda, dalla quale non riesco ad evincere se il tumore è tornato o meno. Potreste cortesemente aiutarmi, nell' attesa che il mio papà vada a controllo dal suo medico?
Un saluto e grazie
"Modesto iperaccumulo del radiocomposto, di pertinenza linfonodale , in corrispondenza di alcuni piccoli linfonodi in sede inguinale sinistra (SUV max 2,87). Nelle immagini tardive persiste lieve iperaccumulodel tracciante in corrispondenza di alcuni linfonodi ia sede inguinale sinistra(SUV 2,18). Tale pattern caratterizzato dal decremento dell' accumulo del tracciante nei rilievi tardivi, orienta in prima ipotesi, per linfoadenopatie reattive.
Presenza di alcuni linfonodi della stazione inguinale destra che non mostrano significatico incrementodell' accumulo del radiocomposto sia nelle immagini precoci che in quelle tardive.
Si evidenzia inoltre, presenza nei rilievi precocidi modestro incremento dell' accumulo del tracciante in corrispondenza della branca orizzontale del pube di sinistra, a localizzazione endomidollare ( SUV 3,83). I rilievi tardivi mostrano ulteriore incremento dell' accumulodel tracciante nella suindicata sede (SUV5,35). Tale reperto, allo ststo di entità troppo modesta per poter essere caratterizzato, appare dubbio per secondarismo scheletrico e pertanto è meritevole di controllo nel tempo".
Non ho particolare difficoltà ad intrerpretare la prima parte in cui mi pare di capire che la reattività dei linfonodi al tracciante sia principalmente associata a linfoadenopatia, ma ho molte difficolà a capire il senso della seconda, dalla quale non riesco ad evincere se il tumore è tornato o meno. Potreste cortesemente aiutarmi, nell' attesa che il mio papà vada a controllo dal suo medico?
Un saluto e grazie
[#1]
Tutti i rilievi di questa indagine non sono francamente sospetti, anche quello delle ossa del bacino, che lei non comprende. D'altronde, se vi fosse veramente una metastasi ossea il PSA dovrebbe essere molto più alto. Non ci stupiamo di questi risultati, raramente la PET colina è positiva per valori di PSA così bassi, questa indagine viene spesso prescritta più per dare soddisfazione psicologica al paziente ed ai suoi congiunti.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Gentile utente
Suo padre presenta una recidiva biochimica della malattia cioè un aumento del PSA post-intervento di prostatectomia radicale senza un evidenza clinica di malattia. Per il fatto che si sia presentata dopo 5 anni, potrebbe essere una recidiva locale, in sede pelvica, dove era la prostata, e non a distanza in altre sedi. La PET non ha aiutato granché sul capire dove potrebbe essere il problema. Sarebbe utile sapere che età ha suo padre e l'esame istologico completo della prostata tolta. Senza questi elementi, difficile dare un consiglio.
Ci faccia sapere. Cordiali saluti.
Suo padre presenta una recidiva biochimica della malattia cioè un aumento del PSA post-intervento di prostatectomia radicale senza un evidenza clinica di malattia. Per il fatto che si sia presentata dopo 5 anni, potrebbe essere una recidiva locale, in sede pelvica, dove era la prostata, e non a distanza in altre sedi. La PET non ha aiutato granché sul capire dove potrebbe essere il problema. Sarebbe utile sapere che età ha suo padre e l'esame istologico completo della prostata tolta. Senza questi elementi, difficile dare un consiglio.
Ci faccia sapere. Cordiali saluti.
Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi
[#5]
Oggigiorno per i tumori con punteggio Gleason 6 di piccole dimensioni viene in molti casi proposta la semplice osservazione (sorveglianza attiva) che comporta la completa astensiine terapeutica. Abbiamo motivi per pensare che il tumore di suo padre fosse più grande ed abbia meritato l'intervento, ma senz'altro si trattava di una lesione a bassa aggressività. Crediamo che in questo momento il problema sia più psicologico che oncologico. È molto difficile cercare di curare qualcosa che non si vede, ovvero non si riece a vedere con i mezzi (pur molto raffinati) oggi a nostra disposizione. Certamente in ogni caso non si tratta di qualcosa di molto aggressivo. Alcune persone possono assumere un atteggiamento di cosciente fatalismo, altre esprimono invece il desiderio di "essere curate" a tutti i costi. È probabile che buona parte dei nostri Colleghi farebbe ora eseguire a suo Padre una scintigrafia ossea, con la quasi certezza della sua negatività. Altri consiglierebbero una radioterapia adiuvante "alla cieca"', anche se oggi abbastanza sgradita ai radioterapisti. Vi sono quindi molte sfumature da cogliere e questo è il compito del vostro urologo di fiducia.
[#6]
Concordo completamente col Dott. Piana. Nel suo caso, dato l'esame istologico, il valore del PSA e il risultato della PET, una sorveglianza attiva mi sembra una terapia appropriata da discutere col vostro urologo di fiducia. Sorveglianza attiva non è non curare la malattia ma è attendere il momento giusto di curarla, sempre ce ne fosse la necessità .
Ci faccia sapere. Cordiali saluti
Ci faccia sapere. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.6k visite dal 16/03/2016.
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