Episodio di macroematuria e cellule uroteliali atipiche
Gentilissimi
circa un mese fa, qualche ora dopo essermi masturbato, ho urinato sangue rosso misto a coaguli filamentosi. Mi sono così accorto che anche nelle mutande avevo qualche perdita di sperma mista a sangue. Nelle successive 3-4 minzioni prima di andare a letto ho urinato sempre sangue misto a coaguli, anche se la quantità diminuiva ogni volta. La mattina successiva ho urinato quasi normalmente, anche se era presente ancora un piccolo coagulo scuro, dopodiché tutto è tornato normale e, ad oggi, non ho avuto altri episodi simili (neanche dopo rapporti o masturbazione).
La visita urologica (con ecografia) che ho effettuato 3-4 giorni dopo non ha evidenziato niente di strano. L'urologo mi ha quindi prescritto es. urine (normale, salvo il peso specifico di 1.010), urinocoltura (negativa) ed es. citologico, il cui referto riporta: presenza di leucociti neutrofili, cristalli ed occasionali cellule uroteliali atipiche di probabile natura ripartiva/reattiva.
Abbastanza allarmato, sono tornato dall'urologo, spiegando che ultimamente ho notato anche altri sintomi potenzialmente collegati (?): un dolore al basso addome sx collegato a dolore lombare (anche se non so quale dei due causa l'altro); un aumento (anche se saltuario) delle minzioni notturne (generalmente erano 0-1, ora siamo a 1-2 e a volte addirittura 3); premesso che soffro da anni di sgocciolamento post-minzionale, ora ho anche una sensazione occasionale che, quando meno me lo aspetto, una goccia di urina esca dall'uretra (anche se questo poi non avviene). Sono sintomi cui non davo importanza, anche perché sono ansioso e in passato ho sofferto di prostatite, ma ora non so cosa pensare...
Ad ogni modo, lo stesso urologo mi ha ora prescritto una terapia antibiotica per 3 gg e una terapia antinfiammatoria per 7 gg per una sospetta infiammazione (di natura però ancora da definire). Tale infiammazione dovrebbe ovviamente essere la stessa che ha provocato il sanguinamento iniziale. Dopodiché tra un mese dovrò ripetere ecografia e es. citologico.
E' innegabile comunque che sono preoccupato e mi farebbe piacere avere un altro parere sul da farsi. Ossia, quella proposta è la strada giusta o è meglio agire prima (per non perdere tempo), facendo magari altri accertamenti, e, se sì, quali.
Grazie mille per l'attenzione
circa un mese fa, qualche ora dopo essermi masturbato, ho urinato sangue rosso misto a coaguli filamentosi. Mi sono così accorto che anche nelle mutande avevo qualche perdita di sperma mista a sangue. Nelle successive 3-4 minzioni prima di andare a letto ho urinato sempre sangue misto a coaguli, anche se la quantità diminuiva ogni volta. La mattina successiva ho urinato quasi normalmente, anche se era presente ancora un piccolo coagulo scuro, dopodiché tutto è tornato normale e, ad oggi, non ho avuto altri episodi simili (neanche dopo rapporti o masturbazione).
La visita urologica (con ecografia) che ho effettuato 3-4 giorni dopo non ha evidenziato niente di strano. L'urologo mi ha quindi prescritto es. urine (normale, salvo il peso specifico di 1.010), urinocoltura (negativa) ed es. citologico, il cui referto riporta: presenza di leucociti neutrofili, cristalli ed occasionali cellule uroteliali atipiche di probabile natura ripartiva/reattiva.
Abbastanza allarmato, sono tornato dall'urologo, spiegando che ultimamente ho notato anche altri sintomi potenzialmente collegati (?): un dolore al basso addome sx collegato a dolore lombare (anche se non so quale dei due causa l'altro); un aumento (anche se saltuario) delle minzioni notturne (generalmente erano 0-1, ora siamo a 1-2 e a volte addirittura 3); premesso che soffro da anni di sgocciolamento post-minzionale, ora ho anche una sensazione occasionale che, quando meno me lo aspetto, una goccia di urina esca dall'uretra (anche se questo poi non avviene). Sono sintomi cui non davo importanza, anche perché sono ansioso e in passato ho sofferto di prostatite, ma ora non so cosa pensare...
Ad ogni modo, lo stesso urologo mi ha ora prescritto una terapia antibiotica per 3 gg e una terapia antinfiammatoria per 7 gg per una sospetta infiammazione (di natura però ancora da definire). Tale infiammazione dovrebbe ovviamente essere la stessa che ha provocato il sanguinamento iniziale. Dopodiché tra un mese dovrò ripetere ecografia e es. citologico.
E' innegabile comunque che sono preoccupato e mi farebbe piacere avere un altro parere sul da farsi. Ossia, quella proposta è la strada giusta o è meglio agire prima (per non perdere tempo), facendo magari altri accertamenti, e, se sì, quali.
Grazie mille per l'attenzione
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Gentile utente,
il suo urologo ha fatto tutto il necessario da farsi in tale situazione. Dolore al basso addome, aumento delle minzioni notturne, pregressa prostatite, emospermia ed ematuria dopo eiaculazione, giovane età, indirizzano verso un processo infiammatorio della prostata. Inoltre ecografia ed esame citologico delle urine sono negativi per altre patologie.
La terapia che il suo medico le ha prescritto potrà sortire dei miglioramenti. Sicuramente tra un mese potrà parlare con lui dei benefici ottenuti.
Cordiali saluti
il suo urologo ha fatto tutto il necessario da farsi in tale situazione. Dolore al basso addome, aumento delle minzioni notturne, pregressa prostatite, emospermia ed ematuria dopo eiaculazione, giovane età, indirizzano verso un processo infiammatorio della prostata. Inoltre ecografia ed esame citologico delle urine sono negativi per altre patologie.
La terapia che il suo medico le ha prescritto potrà sortire dei miglioramenti. Sicuramente tra un mese potrà parlare con lui dei benefici ottenuti.
Cordiali saluti
Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.4k visite dal 11/03/2016.
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