Cistiti recidive che mandano in crisi!!

Salve, scrivo qui perchè ormai le sto provando tutte e quindi ogni parere professionale è ben accetto :)
Faccio un quadro dettagliato ( e mi scuso per la lunghezza) per far capire bene la situazione: Ho avuto la prima cistite a pochi mesi a causa di un reflusso vescico-ureterale risolto con varie terapie e non ne ho più avuta nessuno fino ai 13 anni con l'inizio di rapporti sessuali ma gli episodi erano molto rari e sporadici...
Negli ultimi 3 anni la situazione si è aggravata arrivando ad avere (nel periodo invernale) anche 5-6 episodi al mese che quest'anno sono, menomale, scesi a 1 al mese. Il restante periodo dell'anno, tranne per rari casi mi da tregua. Le mie cistiti sono dovute tutte a E.Coli che ho combattuto negli anni con il Monuril, la Ciprofloxacina e ultimamente il Bactrim. Non ho cistiti emorragiche. Adesso sono sotto terapia di Bactrim accostata ai fermenti lattici Biolactine+Cramberry; questo mi ha provocato una leggera Candida che curo con Daktarin(crema vaginale) e Alkagin(umettante lenitivo). Come si può vedere la situazione non è delle migliori.

Volevo chiedere sia un parere che fare una domanda: dopo tutte queste infezioni non potrebbe essersi indebolito (o annientato ahahah) l'epitelio della vescica?

Vi ringrazio in anticipo per la pazienza e la gentilezza
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
L'epitélio delle vie urinarie (urotèlio) è probabilmente uno dei tessuti a più veloce rigenerazione del corpo umano, è noto ad esempio con quale velocità si rimarginano le incisioni chirurgiche in questi organi. Pertanto, non si deve certo preoccupare da questo punto di vista. Per il resto, considerando che i batteri Escherichia Coli derivano certamente ed unicamente dal suo intestino, come sempre andiamo ripetendo da questa posizione, è sull'intestino che vanno dirette le maggiori attenzioni. Le basse vie urinarie ben sovente non sono che la vittima innocente di probelmi e squilibri che si originano fuori di essa. Sotto questo punto di vista, le ripetute ed energiche cure antibiotiche sono spesso un'arma a doppio taglio, poiché se allentano rapidamente i sintomi, dall'altra squilibrano la flora batterica intestinale, inducendo selezione e resistenza di ceppi batterici sempre più aggressivi. Pertanto, in assenza di febbre e complicazioni (es. sanguinamento) in genere non è opportuno aggredire direttamente con l'antibiotico, ma agire diluendo drasticamente le urine, assumendo una grade quantità di liquidi (2 litri d'acqua) per 24-48 ore. Questo è in grado di risolvere buona part dei casi più semplici. D'alto canto, è sempre necessario valutare attentamente il versante intestinale, con particolare attenzione alla funzione, al tipo di alimentazione ed alle frequenti misconosciute intolleranze aiimentari. In ultimo, si può cercare di difendere la mucosa vescicale dall'aggressione batterica (estratti del mirtillo, d-mannosio). Tutto questo va però seguito con pazienza da un nostro Collega specialista in urologia che la possa seguire direttamente anche sul lungo periodo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
grazie mille :)
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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