Fastidi costanti

Egregio Dottore mi rivolgo a lei ben consapevole che non potendomi visitare di persona non potrà darmi un giudizio preciso, ma le chiedo semplicemente di espormi i suoi pensieri. Mi chiamo Antonio e ho 28anni. Due giorni fa sono stato a visita dal mio urologo dal quale sono in cura da Dicembre 2015 a causa di una prostatite. Dall'esame che mi ha effettuato ieri abbiamo constatato che la prostata si è notevolmente sfiammata ed è migliorata. Infatti dopo la cura che mi ha prescritto da dicembre ho notato io stesso dei miglioramenti.Ad ogni modo però ho detto al mio dottore che la mia condizione è sì migliorata, ma i fastidi non sono del tutto scomparsi. Questi infatti vanno e vengono, ci sono giorni che non ne ho, altri in cui ne ho pochi e giorni che mi accompagnano per tutto il tempo. Il mio medico nonostante ciò ha detto di rivederci ad Ottobre a meno che i fastidi non aumentino notevolmente. Quello che vorrei chiederle è :
1) secondo lei, il fatto che io sia migliorato e non guarito, fa si che io non prenda altre medicine fino ad Ottobre per vedere come va la situazione? Costringendomi comunque a sopportare questi fastidi giornalieri.
2) io soffro anche di varicocele tra il primo e secondo grado al testicolo sinistro. Può secondo lei questa cosa influire sui miei fastidi? Secondo il mio medico NO, visto che il varicocele secondo lui non è in uno stato RILEVANTE.
3) da circa un mese ho fastidio intorno al capezzolo sinistro, fastidio che si sposta su tutto il pettorale. Il mio medico mi ha palpato e ha detto di non trovare ghiandole ingrossate da in ambo i lati del petto la situazione era uguale. Questi fastidi al petto possono essere collegati in qualche modo a quelli testicolari?

La ringrazio in anticipo del tempo che mi dedicherà. Spero di aver esposto i miei dubbi in modo chiaro.
Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

al primo quesito posto segua le indicazioni ricevute dal suo medico di fiducia; alle altre due questioni un sintetico ma preciso no.

Se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli, pubblicati sempre sul nostro sito, visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Egregio utente,
come lei ha già detto, è difficile risponderle senza avere in mano tutti gli elementi e senza visitarla. Sicuramente il collega urologo che la segue, è l'unica persona che deve ascoltare per la risoluzione dei suoi problemi. Detto questo, posso sottolineare che la terapia di una prostatite passa pure da accorgimenti e prescrizioni che non sono solo farmacologiche ma che riguardano anche la dieta (evitare al momento di assumere alcol, cioccolata, spezie, peperoncino, caffè, bibite gassate, bere molta acqua durante la giornata, almeno due litri), smettere di fumare (per l'azione irritante che la nicotina produce a livello vescicale), avere una buona attività fisica e sessuale regolare.
Se deve prendere altri farmaci, lo può solo sapere solo chi l'ha visitata e ha valutato la gravità della sintomatologia.
Per il varicocele, penso che l'interpretazione data dal suo medico sulla base dell'esame clinico sia corretta. Inoltre non esiste correlazione tra dolore al capezzolo/petto e il varicocele. Un'esame obiettivo dei testicoli, che sicuramente il suo urologo le avrà fatto, avrà senza dubbio valutato la totale normalità dei suoi testicoli. Spero di esserle stato di aiuto




Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi

[#3]
Utente
Utente
Grazie ad entrambi per l'attenzione che mi avete dedicato. Io mi fido del mio urologo e seguirò le sue indicazioni. L'unica cosa sulla quale resto perplesso è il fatto di dover comunque continuare a "sopportare" questi fastidi più o meno quotidianamente. Il mio medico mi ha detto che di solito con l'arrivo della primavera e quindi del caldo la prostatite potrebbe accentuarsi, quindi quello che mi domando è : non sarebbe meglio tentare in qualche modo di diminuire a zero i fastidi? cosi se la prostatite dovesse riacutizzarsi sarebbe comunque sopportabile? Scusate se mi ripeto, ma è proprio il concetto del sopportare quasi tutti i giorni questi fastidi mi crea disagio. In pratica il mio medico ha detto se sono sopportabili SOPPORTA, se aumentano poi vedremo.
[#4]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

come già dettole, segua le indicazioni del suo urologo, in molti casi, anche a prostatite risolta, i sintomi , che pure lei ancora lamenta, parzialmente permangono.

Detto questo poi, si ricordi che, quando sono presenti queste "problematiche urologiche”, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale, quali:

1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Ancora un cordiale saluto.

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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
La guarigione da una prostatite può essere a volte non breve e passa da accorgimenti e regole di vita che io e il Dott Beretta le abbiamo scritto. Azzerare I sintomi a volte non è semplice. Senza fare una visita completa e comprendere la causa del problema, che a volte è incomprensibile, è complicato dare dei consigli. Solo il suo uroogo di fiducia lo può fare. Cordiali saluti
[#6]
Utente
Utente
Vi ringrazio di cuore per l'attenzione che mi avete mostrato. Vi chiedo solo un ultima gentilezza. Vorrei sapere il varicocele ogni quanto va controllato? L'ultima mio controllo risale a Dicembre dato che nella visita di Marzo il mio urologo non lo ha controllato. Inoltre i fastidi che porta il varicocele, sono sempre legati alla sua entità o anche uno di primo grado può creare disagi e fastidi fisici?
Grazie mille in anticipo per la vostra disponibilità.
[#7]
Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
I sintomi sono legati normalmente alla entità del varicocele. Un varicocele di primo -secondo grado non dovrebbe comportare sintomi. Può controllarlo una volta all'anno, se vuole.
Cordiali saluti
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