Cistiti recidivanti

Buongiorno,
Sono una donna di 22 anni e scrivo per esporre il mio problema, che è diventato purtroppo qualcosa che mi impedisce di vivere una vita normale, sopratutto se di vita di coppia si parla. Da quasi un anno ormai soffro di cistiti ricorrenti : non avevo mai avuto questo problema, se non molto raramente in occasione di forti stress; il tutto è iniziato parallelamente ad un'attività sessuale del tutto irresponsabile e esagerata con il mio ex compagno (con questo intendo rapporti di circa due ore ripetuti fino a 3-4 volte al giorno). Dopo un mese di attività sessuale così intensa ho cominciato ad avvertire i primi disturbi, che ho curato con integratori al mirtillo (all'inizio bastavano solo quelli) o, nei casi peggiori, con Neofuradantin disinfettante. La decisione di interrompere l'attività sessuale per circa 3 mesi durante l'estate si è rivelata una buona scelta, in quanto durante questo periodo ho accusato soltanto un episodio di cistitie. Ora tuttavia, dopo aver ricominciato ad avere rapporti, seppur "normali" e con un altro partner, la situazione è riprecipitata, con episodi ormai ricorrenti ogni 15-20 giorni accompagnati da assunzione di vari antibiotici (cirpoxin).
In attesa del responso del mio esame delle urine, mi chiedo se questa situazione sia recuperabile o meno attraverso una dieta corretta..sono davvero stanca di prendere continuamente medicine che fanno effetto solo per brevi periodi Sono consapevole che la mia situazione sia estrema e dipenda solo da me, e tutto ciò mi scoraggia ancora di più. Temo di non riuscire ad avere una vita di coppia normale e, anche se il mio nuovo partner è molto comprensivo e desidera aiutarmi vivo la sessualità molto male. Vorrei sapere inoltre, se è possibile che sia il mio partner a ripassarmi l'infezione ogni volta che abbiamo un rapporto, e se anche lui dovrebbe fare qualche tipo di esame. Mi scuso per lo sfogo, sono ben disposta ad accettare ogni tipo di consigli.

Cordialità
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettrice,

come da lei intuito, in questa situazione clinica, è fondamentale che "anche lui faccia", dopo aver consultato il suo urologo od andrologo di fiducia, qualche esame di controllo (Colture e valutazione ecografica mirate).

Infine, quando sono presenti queste "problematiche urologiche” possono essere utili queste indicazioni generali anche di tipo dietetico-comportamentale:

1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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