Problemi minzionali per presunta prostatite

Buongiorno,
sono un uomo di 27 anni, e da due mesi circa sto convivendo con quella che sembra essere una prostatite.
La sintomatologia varia da un forte aumento delle minzioni, che variano da 10 a 20 al giorno, bruciore costante sul pene, un fastidioso prurito scrotale, pizzichio post-minzionale percepito sulla punta del pene, e una frequente sensazione di avere un corpo estraneo, quasi come uno spillo pungente all'interno del pene,
Inoltre avverto spesso un senso di pesantezza nella zona sovrapubica che aumenta soprattutto quando sono seduto, e la sensazione di bruciore che si espande in tutto il basso ventre. Saltuarialmente sulla schiena, sui fianchi e in prossimità del coccige avverto anche una leggera infiammazione, che diventa dolente alla pressione. Inoltre inizialmente ho notato una diminuzione del volume dell'eiaculato, che ora sembra aver ripreso ad essere normale.
Nelle ultime settimane ho anche iniziato a notare un ingrossamento delle vene del pene, molto visibili in condizione di riposo.

Inoltre l'inizio di questi disturbi è coinciso anche con la comparsa di alcuni nei scrotali, diagnosticati dal dermatologo come angiocheratomi, secondo il quale sono del tutto innocui.

Ho effettuato esami:
SANGUE CITOMETRIA: leucociti, eritrociti, emoglobina, ematocrito, piastrine, granulociti, tutto nella norma.
SANGUE COSTITUENTI BIOCHIMICI: glucosio, urea, creatinina, sodio, potassio, cloro, proteina c reattiva, tutto nella norma.
URINE: ph, glucosio, proteine, emoglobina, corpi chetonici, bilirubina, urobilinogeno, peso specifico, leucociti, nitriti, assenti o comunque valori nella norma,
URINOCULTURA: Negativa;
TAMPONE URETRALE: Negativo;
UNA CITOLOGIA URINARIA: Negativa; segnalata la presenza di formazioni cristalline;
UROFLUSSOMETRIA: regolare;
ESEGUITE DUE ECOGRAFIE ADDOMINALI:
che evidenziano: "vescica abbastanza distesa con regolari contorni, si vuota copletamente dopo minzione; non aumentate le dimensioni della prostata che presenta nuclei fibrocalcari nel parenchima;"

La seconda ecografia evidenzia un ristagno post minzionale di 100 cc.
Alla palpazione la prostata risulta essere media liscia parenchimatosa non molle.

Alla luce di ciò l'urologo mi diagnostica una prostatite subacuta, e mi prescrive una terapia, a base di topster supposte, 1 al giorno, per 30 gg, Bassado 1 cpr al giorno (Inizialmente mi fu prescritto Unidrox, ma in segutio ad un infiammazione al tendine, l'antibiotico venne sostituito con bassado), e Proxana pluss 1 cpr al giorno che continuo ad assumere.
Al termine della terapia non ho notato alcun miglioramento significativo.

Alla luce che alla palpazione la prostata non è risultata ne dolente, ne di dimensioni aumentate, mi chiedo se le fibbrocalcificazionie osservata a livello ecografico, sia sufficiente per una diagnosi di prostatite o se è meglio perseguire ulteriori accertamenti per escludere altre cause.
Rigraziandovi in anticipo per la disponibilità,
Cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Le calcificazioni prostatiche sono l'inequivocabile residuo di una precedente infiammazione della prostata, avvenuta in tempi imprecisati. Il loro ruolo nella sintomatologia attuale è dubbio. Diremmo che non siano ora indispensabili ulteriori accertamenti..

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gentile Dr. Piana,
la ringrazio per la sua risposta e per il tempo che mi ha dedicato.

Il mio timore è che la diagnosi di prostatite sia errata, e che ciò comporti ad un ritardo sulla vera diagnosi di una qualche patologia che potrebbe peggiorare nel tempo.

Pensando che attualmente non siano indispensabili ulteriori accertamenti e tenendo presente questa descrizione del mio quadro clicnico, lei crede che patologie che possano peggiorare la sintomatologia e/o diventare più difficili da curare nel tempo, si possano escludere?

Ringraziandola per la disponibilità,
le porgo cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Alla sua giovane età e con accertamenti di primo livello dall'esito relativamente chiaro, non è verosimile ipotezzare problemi diversi o più aggressivi di una comune prostatite a decorso prolungato. Purtroppo i caratteri di questo problema non sono mai perfettamente definiti, così come la risposta alle cure è perlopiù variabile ed imprevedibile.
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Utente
Utente
Gentile Dott. Piana, la ringrazio per il suo consulto, che mi ha di certo rassicurato. I miei sintomi sono drasticamente peggiorati in seguito alla scoperta che ho fatto degli angiocheratomi scrotali. Non le nascondo che inizialmente mi sono spaventato molto, portandosi ad avere una forte ansia. Credo che l' aumento delle minzioni(unico sintomo che ho provato nella prima settimana) sia anche conseguenza di una sommettizzazione. Mi chiedevo però se la sommettizzazione possa giustificare i bruciori e i dolori che provò. O se una sommettizzazione iniziale che porta spesso mingere possa provocare una infiammazione delle vie urinarie di natura non batterica che mi si è presentata successivamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Sommettizzazione? Meglio somatizzazione, non crede?
In tema di disturbi della sfera urogenitale, i condizionamenti emotivi non possono causare di per loro il disturbo, ma possono amplificarne enormemente la percezione. Se il riscontro di una comune e banalissima alterazione dermatologica è in grado di accentuare i suoi fastidi, vuol propio dire che nella sua situazione la "sommettizzazione" (come la chiama lei) ha davvero un ruolo preponderante. Questo complica notevolmente l'approccio dello specialista, che da una parte sarebbe indotto a minimizzare e dall'altra comunque ha il desiderio di accertare per quanto possibile l'eventuale presenza di fattori che meritano una attenzione specifica. Questa è una situazione relativamente comune che necessita dell'esercizio di grande pazienza da parte dello specialista, ma anche del paziente. Sulla cosiddetta prostatite cronica in questa sede abbiamo già scritto oceani di parole, una semplice ricerca le offrirà interessanti notizie e spunti di riflessione.
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Utente
Utente
Gentile dottore la ringrazio molto. È stato molto disponibile,tempestivo ed efficace nelle risposte. A questo punto mi armero di pazienza, sperando che il problema si risolva nel migliore dei modi.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Gentile dottore,
stamane ho notato all' interno dell' uretra, nella parte visibile allargando leggrrmente il meato uretrale, una lesione di colorazione violacea/grigiastra, corrispondente ad un gonfiore del tessuto . A cosa potrebbe essere associata?
È una zona dove lesioni di quel tipo possono essere frequenti?
Ringraziandola per la disponibilità,
Cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Abbia pazienza, ma quanto lei osserva rimane nei suoi occhi e, per tanto dettagliatamente lei cerchi di descrivere, per noi non è possibile giudicare.
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
ha perfettamente ragione, e forse sono stato un po' confuso nella esposizione.
Ovviamente ciò che mi aspetto da un consulto in questa piattaforma virtuale non è di certo una diagnosi, ma bensì un indicazione generale che possa essere utile a trovare una soluzione al mio problema.
Attualmente per me non è facile contattare il mio urologo, viaggio spesso per lavoro,
e l'urologo raramente è disponibile telefonicamente.

Sottolineo che in questi due mesi ho già fatto due visite, e l'attuale indicazione dell'urologo è quella di continuare con la serenoha repens, per ulteriori due mesi, e ripresentarmi poi da lui, con esami urine, urinoculture, spermiogramma e citologie.

Colgo l'occasione per segnalarle un fenomeno strano che ho visto accadere nel mio bagno, che forse potra essermi utile nel comprenderlo.

Tornato dopo tre giorni in casa dopo una trasferta di lavoro, mi reco in bagno dove sul bordo della tazza osservo una macchia di urina, divenuta rossa. Avevo visto il fenomeno diverse volte accadare in casa mia, nei mesi scorsi, ma ho sempre pensato che dipendesse dalla mia partner. Questa volta, la mia partner si trova all'estero e sono settimane che non entra in casa mia, Sono inoltre abbastanza sicuro che non si tratti di macroematuria perchè osservo sempre il colore delle urine.

Pensa si possa trattare di microematuria? Leggendo in internet sembrerebbe anche che possa essere collegabile alla presenza di metalli pesanti nelle urine, che comportano ad ellevati livelli di porfirine urinarie.

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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
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