Peggioramento situazione dopo esami con catetere
Salve, sono un giovane ragazzo di 22 anni ma devastato sia psicologicamente che fisicamente da alcuni da anni da un per me grave problema di salute. Continuo stimolo ad urinare, ho fatto varie cure ed esami senza arrivare a una conclusione. Circa 2 anni fa mi sottopongo a esame urodinamico con catetere ed in seguito a citscopia, che fanno rivelare che ho una sclerosi del collo vescicale. E fino qui tutto "bene". Pero, da dopo questi due esami invasivi la situazione è peggiorata ancora di più. Ho avuto un po di sanguinamento dopo il primo esame e so che può capitare. Ma il fatto è che ora sento un peso al basso ventre e la situazione sta diventando insostenibile, non sembra più il collo vescicale ma proprio tutto il canale ad essere compromesso. Sento sempre urina nel canale (ho anche qualche perdita) nel canale dall'uretra fino a dentro il pene, oltre a bruciori vari. Una situazione estenuante. Inoltre dopo che ho l'eiaculazione per alcuni giorni peggiora il tutto ancora di più. Sembra che sia compromesso tutto l'apparato urogenitale prostata compresa. Ora, a parte il fatto che sia in corso una grande infiammazione e tutta questa cosa deve per forza avere una causa, tipo qualche batterio che nn si riesce a vedere, possibile che il catetere mi abbia danneggiato ancora di più la sitauzione? Anche perchè al primo esame, l'assistente al momento della rimozione me l'ha tirato fuori in modo abbastanza energico.. cioè velocemente... si deve tirare fuori cosi? Io mi chiedo come è possibile a 22 anni essere ridotti in questo modo... la situazione è davvero terribile. ci sarà una causa di tutto ciò. Grazie x le risposte
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La sua situazione ci è gia nota dal precedente scambio. Possiamo escludere con sicurezza che il pasaggio di cateteri o strumenti endoscopici non può materialmente causare danni i cui esiti si manifestino in modo così evidente per così tanto tempo. Evidentemente il suo problema di base è la sclerosi del collo vescicale che ènstata diagnosticata, verosimilmente accentuata da un vortice psicosomatico, del quale già s'era detto. Non è raro che queste situazioni si involvano a tal punto nei soggetti giovani ed emotivamente labili. Ovviamente se è stato trovato un problema anatomico, questo bisognerebbe pensare di risolvere. Quando non si trova neanche questo, allora sì che le cose difentano difficili. Ma nel suo caso è ovviamente necessario confermare, se opportuno, le indicazioni ad un intervento endoscopico, ci chiediamo perchè questo non sia ancora stato fatto, visto l'impatto che il problema ha sulla sua qualità di vita.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Semplicemente perchè è inconcepibile per un ragazzo di 22 anni credere che nel 2016 l'intervento (con la possibilità di perdere l'eiaculazione) sia L'UNICA soluzione al problema (secondo la MEDICINA UFFICIALE), inoltre si andrebbe a intervenire sui sintomi ma non sulla causa che ha scatenato tutto ciò e quindi dottori se non si interviene sulla CAUSA ha senso tutto ciò? Non tornerebbe tutto come prima dopo alcuni anni? A mio modo di vedere si deve agire sulla causa e non sui sintomi, se no si è punto a capo. E non posso farmi rovinare a vita prima di aver provato tecniche alternative che magari possono risolvere il problema o rigenerare i tessuti in MODO NATURALE senza nulla di chimico o interventi. Distinti saluti
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Gli elementi a nostra disposizione sono troppo frammentari per esprimere un giudizio, per di più a distanza. Comprendiamo il suo stato d'animo e le sue aspettative, ma riteniamo che la sua condizione imponga di proporre gli adeguati provvedimenti di cui la medicina dispone oggi. Cercare oltre ed attendere il futuro potrebbe non portare da nessuna parte.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 25/02/2016.
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