Prostatite e cura del medico

Salve, dato che mi è capitato di stare un lungo periodo senza una partner e senza avere rapporti sessuali, ho iniziato da poco tempo ad avere di nuovo alcuni rapporti e mi sono ritrovato con alcuni sintomi che il medico ha diagnosticato come cistite.
Premetto che assumo venlaflaxina 225mg che mi causa un calo generale della libido e quindi pratico pochissimo anche l''autoerotismo, prolungando i periodi di astinenza.
Inoltre, quando arrivo a defecare, specie con feci dure che spingono sulla prostata, ho un''abbondante fuoriuscita di liquido prostatico.
E da quando ho ripreso i rapporti, continuo ad avvertire un calo della libido che mi ha portato a dover assumere il tadalafil (a volte non mi bastano 10mg, ce ne vogliono 20mg, aumentandomi la paura dell''assuefazione).
Le analisi di sperma e urine risultano normalissime.
Il medico mi ha prescritto Cistexx capsule per una settimana e di "praticarmi 2 eiaculazioni" al giorno per sfiammare la prostata.
In seguito di continuare con il tadalafil nella dose più funzionale.
Secondo voi è una cura insolita oppure rientra nella norma?
Un''altra curiosità: provare a cambiare il principio attivo assumendo il sildenafil alternandolo al tadanafil, potrebbe risultarmi più efficiente (magari uno dei due mi funziona meglio)? E anche per evitare un fenomeno di assuefazione del tadanafil?
Grazie dell''attenzione, attendo fiducioso!!!