Consulto finale pre-operatorio
Egregi Dottori,
Mi rivolgo a Voi per chiedere il Vostro parere definitivo, dati alla mano, sulla necessità o meno di un intervento per IPB oppure Sclerosi collo vescicale. Scrivo "oppure" perché pur essendo in lista per l'intervento, ad oggi non ho mai eseguito cistoscopia.
Ho 55 anni e sono in terapia con Xatral da svariati mesi.
Premetto che per me un intervento a seguito del quale sopraggiungesse retroeiaculazione o problematica di disfunzione erettile sarebbe assolutamente menomante oltre che funzionalmente (non ho ancora figli) anche psicologicamente. Pertanto la decisione che mi accingo a prendere è drammaticamente importante.
Dati pre-terapia:
ecografia 20 marzo 2015
Vescica normodistesa sotto carico dirico di 426 ml e normoconformata esente da alterazioni di tipo focale e-o diffuse della parete che appare di regolare spessore.
Prostata di dimensioni 47 DT profili regolari esente da significative alterazioni ecostrutturali.
Residuo postminzionale
1 mitto 183 ml
2 mitto (dopo 20 minuti) 28 ml
Uroflussometria del 8 giugno 2015 a seguito di terapia con soli integratori naturali:
flusso massimo 18
flusso medio 5,8
periodo di svuotamento 1.39.3
volume svuotato 487
volume residuo 150 ml
Uroflussometria del 25 gennaio 2016 a seguito terapia con Xatral:
Flusso massimo 15,3
Flusso medio 8,3
Periodo di svuotamento 45,3
volume svuotato 340 ml
volume residuo 70 ml.
Chiederei se possibile più di un Vostro parere, e vorrei che nel formularlo teneste conto della mia età (55 anni), single, senza figli ma con possibili prospettive di averne.
Ciò che vorrei far presente è che io, al di là dei dati evidenziati dai referti, non ho alcun disturbo. Non mi sveglio di notte, urino 5 o 6 volte al giorno, non ho fastidi di tipo infiammatorio o infettivo. Ovviamente il flusso è più lento di prima, e questo comporta un tempo maggiore di qualche secondo nello svuotamento della vescica.
Nello specifico vorrei sinceramente sapere se in base alle vostre esperienze ed in base ai dati dei miei esami, sarebbe per me possibile rimandare l'intervento di qualche anno, o se questo comporterà inevitabili danni interni, visto che io attualmente non accuso altri sintomi oltre la lentezza del flusso.
Ditemi cosa è meglio fare, perfavore.
Vi ringrazio.
Mi rivolgo a Voi per chiedere il Vostro parere definitivo, dati alla mano, sulla necessità o meno di un intervento per IPB oppure Sclerosi collo vescicale. Scrivo "oppure" perché pur essendo in lista per l'intervento, ad oggi non ho mai eseguito cistoscopia.
Ho 55 anni e sono in terapia con Xatral da svariati mesi.
Premetto che per me un intervento a seguito del quale sopraggiungesse retroeiaculazione o problematica di disfunzione erettile sarebbe assolutamente menomante oltre che funzionalmente (non ho ancora figli) anche psicologicamente. Pertanto la decisione che mi accingo a prendere è drammaticamente importante.
Dati pre-terapia:
ecografia 20 marzo 2015
Vescica normodistesa sotto carico dirico di 426 ml e normoconformata esente da alterazioni di tipo focale e-o diffuse della parete che appare di regolare spessore.
Prostata di dimensioni 47 DT profili regolari esente da significative alterazioni ecostrutturali.
Residuo postminzionale
1 mitto 183 ml
2 mitto (dopo 20 minuti) 28 ml
Uroflussometria del 8 giugno 2015 a seguito di terapia con soli integratori naturali:
flusso massimo 18
flusso medio 5,8
periodo di svuotamento 1.39.3
volume svuotato 487
volume residuo 150 ml
Uroflussometria del 25 gennaio 2016 a seguito terapia con Xatral:
Flusso massimo 15,3
Flusso medio 8,3
Periodo di svuotamento 45,3
volume svuotato 340 ml
volume residuo 70 ml.
Chiederei se possibile più di un Vostro parere, e vorrei che nel formularlo teneste conto della mia età (55 anni), single, senza figli ma con possibili prospettive di averne.
Ciò che vorrei far presente è che io, al di là dei dati evidenziati dai referti, non ho alcun disturbo. Non mi sveglio di notte, urino 5 o 6 volte al giorno, non ho fastidi di tipo infiammatorio o infettivo. Ovviamente il flusso è più lento di prima, e questo comporta un tempo maggiore di qualche secondo nello svuotamento della vescica.
Nello specifico vorrei sinceramente sapere se in base alle vostre esperienze ed in base ai dati dei miei esami, sarebbe per me possibile rimandare l'intervento di qualche anno, o se questo comporterà inevitabili danni interni, visto che io attualmente non accuso altri sintomi oltre la lentezza del flusso.
Ditemi cosa è meglio fare, perfavore.
Vi ringrazio.
[#1]
Tranne che in situazioni molto rare e particolari, gli interventi disostruttivi sulle basse vie urinarie si effettuano per solo risolvere disturbi la cui presentazione sia tale da inficiare la qualità di vita. Se lei attualmente davvero non lamenta altri disturbi a parte un modesto rallentamento del flusso (vedi risultati delle flussometrie), sinceramente non comprendiamo quale strada la abbia porato alle indicazioni operative. Se da una parte ci pare di individuare un suo coinvolgimento emotivo francamente eccessivo (vedi decisioni "drammaticamente importanti") dall'altra abbiamo il dubbio che qualcosa ci sfugga nella sua situazione. In linea di massima, le consiglieremmo di sentire un paio di altri pareri specialistici "diretti" e maturare una migliore consapevolezza e serenità.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
La valutazione del residuo fatta in occasione dell'ecografia è sempre poco affidabile e spesso erroneamente "pessimista", perché segue una distensione vescicale rapida e massimale, inoltre la successiva minzione spontanea non è mai così "abituale" e "privata". Onestamente non ci baseremmo per esprimere un giudizio solo quel residuo di 150 cc del Giugno 2015. Considerata la sua età non avanzata, il volume prostatico tutto sommato non ingente, diremmo che prima di essere emozionalmente spinti a prendere delle decisioni apparentemente così gravi, la nostra esperienza consiglierebbe quantomeno di eseguire una valutazione funzionale strumentale (indagine urodinamica / studio pressione-flusso). Questo è l'unico accertamento in grado di oggettivare il reale grado di ostruzione oltre ogni possibile dubbio.
[#4]
Utente
Si, capisco. Allora prima di farmi operare farò l'esame urodinamico. Purtroppo ho finora chiesto e ricevuto pareri discordanti sul da farsi. Ad esempio, riguardo al residuo post minzionale alto ed ai suoi futuri effetti il Suo parere è l'unico (su 4) "contro" l'intervento. Diciamo che io non vorrei operarmi ora senza sintomi e trovarmi dopo l'intervento con dei problemi, ma nemmeno vorrei procastinare l'intervento fino a compromettere la funzionalità della vescica. In effetti ciò che mi aveva fatto decidere ad operarmi è il fatto che la mia situazione sia, a detta di altri specialisti, comunque destinata a peggiorare. Può darmi il Suo sincero punto di vista anche su quest'ultima previsione?
[#5]
Senz'altro in tempi molto lunghi è molto probabile che qualche disturbo si manifesti e che anche gli accertamenti evidenzino delle variazioni peggiorative, ma una cosa è sottovalutare colposamente (siamo certi che lei non lo farebbe mai), altra cosa è sentirsi inesorabilmente travolti da una ingiustificata onda emotiva. Noi non siamo "contro" l'intervento, ci mancherebbe, come per tutti i Colleghi le disostruzioni prostatiche sono anche per noi l'impegno quasi quotidiano. Quello che ci piace meno è vedere in seguito persone deluse a seguito di interventi eseguiti con indicazioni troppo frettolose.
[#6]
Utente
Credo che Lei abbia ragione, anche nell'interpretazione di carattere emotivo del sottoscritto! Rinuncerò per ora all'intervento programmato, effettuerò l'esame urodinamico ed un'altra ecografia per vedere se vi sono scostamenti rispetto a un anno fa. Poi sentirò di nuovo il parere dello specialista.
Nel frattempo La ringrazio con sincerità.
Nel frattempo La ringrazio con sincerità.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.6k visite dal 14/02/2016.
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