Dolore perineale cronico
Salve,
io ho affrontato per anni intensi dolori nella zona perineale durante la fase di coito. Dolori che naturalmente si prolungavano nella fase post coito. Per anni ho curato la prostata (sono affetto anche da prostatite cronica dovuta a sclerosi del collo vescicale) senza alcun successo né beneficio sul dolore.
Ho anche provato un intervento di frenuloplastica in quanto il frenulo corto, secondo il mio urologo, poteva in parte rendere difficoltosa la libera evoluzione durante il coito. Anche qui nessun successo o beneficio.
Anzi in seguito a questo intervento e alla astinenza che ne è seguita, al primo rapporto avuto ho subito una sorta di strappo/stiramento dalle parti del perineo che è stato molto doloroso ed evidente (si pensi che l’eiaculazione si è arrestata, in quanto muscoli e tendini non si contraevano più, e lo sperma usciva in un piccolo rigagnolo).
Questo episodio per quanto negativo e doloroso mi ha fatto notare che i dolori che avevo potevano essere di origine tendinea muscolare. Con il mio urologo abbiamo formulato l’ipotesi di una tendinite al tendine pubo-coccigeo e abbiamo iniziato una cura a base di compresse di Pelvilen e Cernilen, che agiscono contro i processi neuro- infiammatori. I benefici sono stati immediati e in misura importante, tanto da farmi avere il primo coito senza dolore dopo anni.
Purtroppo non è una cura ma un palliativo. Anzi agendo sui muscoli che si rilassano durante il coito, tutta la tensione delle contrazioni dell’eiaculazione è demandata al tendine stesso che di contro continua ad infiammarsi
Arrivati a questo punto non so nemmeno se l’urologia sia la strada giusta o se invece bisognerebbe rivolgersi ad un esperto in fisioterapia.
Ed è proprio per questo che scrivo questo post. Volevo chiedere se qualcuno ha avuto un caso simile e come l’ha risolto; se esista una cura non urologica ma fisioterapica o di altro tipo.
Chiedo aiuto perché ho dolori da quando avevo 25 anni e ne sono passati già 10. Se anche non si può risolvere vorrei almeno attenuare in modo accettabile la sintomatologia.
Grazie
io ho affrontato per anni intensi dolori nella zona perineale durante la fase di coito. Dolori che naturalmente si prolungavano nella fase post coito. Per anni ho curato la prostata (sono affetto anche da prostatite cronica dovuta a sclerosi del collo vescicale) senza alcun successo né beneficio sul dolore.
Ho anche provato un intervento di frenuloplastica in quanto il frenulo corto, secondo il mio urologo, poteva in parte rendere difficoltosa la libera evoluzione durante il coito. Anche qui nessun successo o beneficio.
Anzi in seguito a questo intervento e alla astinenza che ne è seguita, al primo rapporto avuto ho subito una sorta di strappo/stiramento dalle parti del perineo che è stato molto doloroso ed evidente (si pensi che l’eiaculazione si è arrestata, in quanto muscoli e tendini non si contraevano più, e lo sperma usciva in un piccolo rigagnolo).
Questo episodio per quanto negativo e doloroso mi ha fatto notare che i dolori che avevo potevano essere di origine tendinea muscolare. Con il mio urologo abbiamo formulato l’ipotesi di una tendinite al tendine pubo-coccigeo e abbiamo iniziato una cura a base di compresse di Pelvilen e Cernilen, che agiscono contro i processi neuro- infiammatori. I benefici sono stati immediati e in misura importante, tanto da farmi avere il primo coito senza dolore dopo anni.
Purtroppo non è una cura ma un palliativo. Anzi agendo sui muscoli che si rilassano durante il coito, tutta la tensione delle contrazioni dell’eiaculazione è demandata al tendine stesso che di contro continua ad infiammarsi
Arrivati a questo punto non so nemmeno se l’urologia sia la strada giusta o se invece bisognerebbe rivolgersi ad un esperto in fisioterapia.
Ed è proprio per questo che scrivo questo post. Volevo chiedere se qualcuno ha avuto un caso simile e come l’ha risolto; se esista una cura non urologica ma fisioterapica o di altro tipo.
Chiedo aiuto perché ho dolori da quando avevo 25 anni e ne sono passati già 10. Se anche non si può risolvere vorrei almeno attenuare in modo accettabile la sintomatologia.
Grazie
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Lei ha sostanzialmente ragione nel dubitare nelle reali competenze dell'urologo "generalista" nel trattare con successo questo tipo di manifestazioni. Il nostro ruolo in effetti si limita a definire che non vi siano altre possibili cause del disturbo a livello dell'apparato genito-urinario, in particolare situazioni che potrebbero trarre vantaggio dall'esecuzione di un intervento. C'è da dire che buona parte delle situazioni sono piuttosto sfumate, come nel suo caso la componente legata alla sclerosi del collo vescicale. D'ogni modo, l'approccio più efficace alla sindrome del dolore pelvico cronico è tutt'altro che definita, ma certamente il trattamento fisico è molto promettente, sia come fisioterapia attiva e passiva, sia come stimolazioni esterne (elettriche, laser, onde d'urto, ecc,). Vi è anche un trattamento del "dolore puro" che viene gestito dagli specialisti specifici (di formazione neurologica od anestesiologica) che utilizzano farmaci diversi da quelli dell'armamentario urologico.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Non esiste un profilo professionale specifico, diremmo che i fisiatri (non i fisioterapisti, almeno in prima battuta) potrebbero essere i professionisti più adatti. In genere si riesce ad intendere se il professionista sviluppa un interesse specifico nei problemi del pavimento pelvico.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.9k visite dal 11/02/2016.
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