Coliche renali

Gentili Dottori
Sono un ragazzo di 26 anni. L'altro ieri sera verso le 23 sono stato colto da un improvviso dolore che dalla zona lombare sinistra si irradiava anteriormente all'altezza della vescica. Avendo già sofferto di episodi simili nel 2013 ho subito ricollegato tali sintomi ad una colica renale e mi sono quindi recato al PS dove mi hanno somministrato antidolorifici e fatto ecografia riscontrando appunto la presenza di piccoli calcoli di cui il più grande circai 6mm. Mi hanno dimesso prescrivendomi antibiotico e consigliandomi di bere molto e assumere antidolorifici al bisogno. Ho eseguito tutto ma stamane sono stato colto da una nuova colica e sono dovuto ricorrere all'antidolorifico ancora una volta. Nonostante continui a bere molto non ho riscontrato la fuoriuscita di nessun calcolo e la cosa che mi spaventa (e che avevo già notato da 3 settimane a questa parte) è l'elevata frequenza con cui ho bisogno di urinare. Quasi sempre devo correre al bagno anche ad intervalli di 15\20 min e bevendo di più è chiaro che la cosa è peggiorata. Avverto bruciore durante la minzione ma le urine appaiono molto chiare e non c'è presenza di sangue. Ho fatto le analisi del sangue ieri mattina e sono risultate tutte nella norma (PCR compresa). Non riesco a comprendere il perché di quest'urgenza minzionale e non capisco per quale motivo, nonostante il massiccio apporto di liquidi, questi calcoli non sono ancora stati escreti.
Mi scuso per la lungaggine e ringrazio anticipatamente a chi si prenderà la premura di rispondere.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Nella nostra esperienza noi "sconsigliamo" di eccedere con l'assunzione di liquidi in fase acuta, ovvero fino a quando non siano state inequivocabilmente chiarite, dimensione, posizione e numero dei calcoli. A questo scopo l'ecografia può non essere sufficiente e la persistenza dei sintomi dovrebbe imporre gli opportuni approfondimenti diagnostici. I calcoli non si muovono lungo l'uretere per la spinta da tergo del flusso di urina, che invece potrebbe tendere ad incastrarli sempre più, oltre a sovraccaricare inutilmente il rene. Invece la progressione è esclusivamente dovuta alla maggiore o minore compiacenza delle pareti dell'uretere, che può essere aiutata con una delle comuni cure "spulsive" che si consigliano in questi casi.

Le consigliamo di leggere questo nostro articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

A parte l'elevata quantità di liquidi che lei assume, i disturbi ad urinare potrebbero caratterizzare la cosiddestta "sintomatologia espulsiva" che si sostituisce del tutto od in parte al presentarsi della colica classica quando il calcolo è prossimo allo sbocco in vescica.

Diremmo che, visto che la cosa non si è risolta tanto velocemnet, sia il caso di ripetere al più presto un'ecografia, ma molto meglo una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto. In base a questi esami si deciderà cosa fare oltre a dirle unicamente di attendere e sperare.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio molto dottore. Spero tanto di non arrivare all'asportazione chirurgica. Resto in attesa e nel mentre spero vada tutto come deve andare.
Grazie