Scarsa eiaculazione dopo intervento per neoplasia vescicale
Buongiorno, nel Luglio 2014 sono stato sottoposto ad intervento per rimozione papilloma vescicale,fortunatamente di grado basso, a Novembre 2014 un nuovo ricovero per controllare l'avvenuto buon fine dell'operazione precedente. Successivamente ho iniziato terapia con epirubicina via endovescicale con frequenza settimanale per 12 sedute, dopo controllo cistoscopico , ho continuato la stessa terapia ma con frequenza mensile , ed è tuttora in corso.
Il problema per cui mi rivolgo alla vostra attenzione riguarda una diminuzione e scarsa propulsione dell'eiaculazione che ho notato da subito dopo il primo intervento. Sono cosciente che, data l'età, il fenomeno possa essere fisiologico ma mi sembra strana la concomitanza. Tra l'altro, vista la scarsa propulsione, l'eiaculato resta nel percorso uretrale tanto che devo procedere ad una vera e propria "spremitura" dalla base del pene per la sua fuoriuscita.
Confidavo che con il passare del tempo il fenomeno tornasse alle origini pre-operatorie ma vedo che purtroppo non ottengo soddisfazione. Ora volevo chiedere ,in base alle vs. casistiche ed esperienze, se posso sperare di aumentare la spinta propulsiva e conseguente quantità
attraverso cure o terapie, oppure esercizi e se il fenomeno possa essere dipeso anche dalla continua cateterizzazione alla quale vengo sottoposto per la terapia chemioterapia in atto.
Ringrazio per l'attenzione che andrete a dedicare al mio ,forse, banale problema ma che per il sottoscritto è oggetto di frustrazione.
Saluti
Il problema per cui mi rivolgo alla vostra attenzione riguarda una diminuzione e scarsa propulsione dell'eiaculazione che ho notato da subito dopo il primo intervento. Sono cosciente che, data l'età, il fenomeno possa essere fisiologico ma mi sembra strana la concomitanza. Tra l'altro, vista la scarsa propulsione, l'eiaculato resta nel percorso uretrale tanto che devo procedere ad una vera e propria "spremitura" dalla base del pene per la sua fuoriuscita.
Confidavo che con il passare del tempo il fenomeno tornasse alle origini pre-operatorie ma vedo che purtroppo non ottengo soddisfazione. Ora volevo chiedere ,in base alle vs. casistiche ed esperienze, se posso sperare di aumentare la spinta propulsiva e conseguente quantità
attraverso cure o terapie, oppure esercizi e se il fenomeno possa essere dipeso anche dalla continua cateterizzazione alla quale vengo sottoposto per la terapia chemioterapia in atto.
Ringrazio per l'attenzione che andrete a dedicare al mio ,forse, banale problema ma che per il sottoscritto è oggetto di frustrazione.
Saluti
[#1]
Caro utente,
la spinta eiaculatoria è favorita dall'attività della prostata, spesso, quando la prostata si congestiona, si infiamma, può essere causa di un eiaculazione "strozzata".
Un intervento per via transuretrale, le cistoscopie periodiche di follow up e le installazioni intravescicali di chemioterapici, sono tutti fattori, insieme ad età ed IPB, causa di congestione prostatica.
Discuta con il suo specialista di riferimento circa la necessità di una cure antinfiammatoria a lungo termine per far fronte a questa "problematica".
Cordialità
la spinta eiaculatoria è favorita dall'attività della prostata, spesso, quando la prostata si congestiona, si infiamma, può essere causa di un eiaculazione "strozzata".
Un intervento per via transuretrale, le cistoscopie periodiche di follow up e le installazioni intravescicali di chemioterapici, sono tutti fattori, insieme ad età ed IPB, causa di congestione prostatica.
Discuta con il suo specialista di riferimento circa la necessità di una cure antinfiammatoria a lungo termine per far fronte a questa "problematica".
Cordialità
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 27/01/2016.
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