Retrogada e uretrocistografia ascendente e minzionale per sospetto di stenosi uretrale e il referto
Buongiorno ho effettuato una cistouretrografia retrogada e uretrocistografia ascendente e minzionale per sospetto di stenosi uretrale e il referto e stato questo:
Stenosi uretrale.
Nulla da segnalare radiogramma diretto scavo pelvico.Viene posizionato catetere Foley a livello dell uretra peniena.Per via retrograda si opacizza vescica che risulta normodistensibile con parete regolare e lume omogeneamente opacizzato.In fase perminzionale si apprezza rigidità della placca basale con scarsa formazione canale del trigono, lieve ectasia uretra prostatica.Normale uretra peniena.Minimo residuo post minzionale.
La mia domanda e:potreste darmi un commento su questo referto che nn ne capisco molto, che cosa significa quello che trovo scritto?grazie mile
Stenosi uretrale.
Nulla da segnalare radiogramma diretto scavo pelvico.Viene posizionato catetere Foley a livello dell uretra peniena.Per via retrograda si opacizza vescica che risulta normodistensibile con parete regolare e lume omogeneamente opacizzato.In fase perminzionale si apprezza rigidità della placca basale con scarsa formazione canale del trigono, lieve ectasia uretra prostatica.Normale uretra peniena.Minimo residuo post minzionale.
La mia domanda e:potreste darmi un commento su questo referto che nn ne capisco molto, che cosa significa quello che trovo scritto?grazie mile
[#1]
Noi non conosciamo quali disturbi l'abbiano portata all'esecuzione di questa indagine, d'ogni modo, l'ipotesi di una stenosi dell'uretra pare venire esclusa. Potrebbe invece ipotizzarsi una certa rigidità del collo vescicale. Questa potrebbe essere compatibile con una stenos/sclerosi del collo vescicale, da accertarsi ulteriormente per via endoscopica. Tutto questo sempre considerando la natura e l'entità dei suoi eventuali disturbi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
La dizione "stenosi uretrale" è evidentemente il sospetto che ha spinto ad eseguire l'indagine. Dalla descrizione si rileva invece che nessun restringimento del canale è stato evidenziato, nè in fase retrograda, nè durante la minzione. Si rileva invece la rigidità del collo vescicale, che giustifica pienamente di per sè i suoi disturbi.
[#7]
Eurasia? :-) :-)
Forse voleva scrivere "ectasia" ... ovvero dilatazione. E' abbastanza normale che a valle di un tratto più rigido di un canale si creino delle turbolenze nel flusso tali da causare una relativa modetsa dilatazione. Questo non ha però un chiaro significato e dovrà essere al limite confermato dall'indagine endoscopica.
Forse voleva scrivere "ectasia" ... ovvero dilatazione. E' abbastanza normale che a valle di un tratto più rigido di un canale si creino delle turbolenze nel flusso tali da causare una relativa modetsa dilatazione. Questo non ha però un chiaro significato e dovrà essere al limite confermato dall'indagine endoscopica.
[#9]
Utente
Può essere che la rigidità al collo vescicale si sia visualizzata nei radiogrammi perché nella parte finale della cistografia quando si deve urinare davanrival medico ho avuto delle difficoltà?l urologo nel frattempo mi aveva prescritto urorec...piobesserw utile? La ringrazio della disponibilità
[#11]
I caratteri di questo servizio di consulenza gratuita è puramente informativo e non comprende la valutazione diretta di immagini ed altri accertamenti.
La terapia alfa-litica (come silodosina-Urorec ed altri) costituisce il primo approccio terapeutico a queste situazioni.
L'ectasia non è da eliminare, è piuttosto la rigidità a monte che potrebbe necessitare di una risoluzione operativa, ma siamo solo a livello di ipotesi.
La terapia alfa-litica (come silodosina-Urorec ed altri) costituisce il primo approccio terapeutico a queste situazioni.
L'ectasia non è da eliminare, è piuttosto la rigidità a monte che potrebbe necessitare di una risoluzione operativa, ma siamo solo a livello di ipotesi.
[#14]
Certamente si devono valutare i risultati della terapia farmacologica, eventualemente variando i farmaci se necessario. Le eventuali indicazioni operative vengono ovviamente come seconda scelta, comunque debbono essere confermate dall'esecuzione di una endoscopia diagnostica. D'ogni modo si trattarerebbe di un intervento endoscopico modestamente invasivo, in cui si utilizza il laser o simili, effettuato in regime di ospedalizzazione diurna o poco più.
A tutto questo si giungerà comunque solo se strettamente indispensabile, non pare ora il momento di preoccuparsi eccessivamente.
A tutto questo si giungerà comunque solo se strettamente indispensabile, non pare ora il momento di preoccuparsi eccessivamente.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.8k visite dal 23/01/2016.
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