Ipertrofia labbro posteriore collo vescicale
buongiorno, come da titolo sono andato da un urologo in quanto avevo bruciore durante la minzione e anche durante rapporti sessuali e a volti anche dolore. dopo una visita e tramite una radiografia mi è stato detto che ho un'ipertrofia del labbro posteriore del collo vescicale, e che per eliminarla dovrei operarmi ma ci sarebbe il forte rischio di non poter avere figli. pertanto l'urologo mi ha detto di iniziare una cura (1 pasticca di avodart la mattina, e una di omnic la sera) per diciamo mantenere la situzione avere magari dei figli e poi operarmi. il problema è che sono 6 mesi che prendo questi medicinali, ma il dolore durante la minzione ,con anche delle volte anche delle goccie di sangue o urina molto scura, le ho ancora mentre per quanto riguarda i rapporti non ho piu dolore durante l'eiaculazione ma solo a volte fastidio. volevo sapere se è normale che il bruciore e le piccole perdite di sangue dopo 6 mesi di cura siano normali.sicuramente ho apprezzato il miglioramento per la parte sessuale pero sinceramente ogni volta che vado al bagno è sempre un problema perchè il bruciore più o meno intenso lo provo sempre. visto che vorrei avere almeno un figlio e averlo in modo naturale, volevo sapere dovro stare in queste condizioni finche non mi opero?.grazie
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Dubitiamo che possa giungere a ad una simile diagnosi tramite una "radiografia", d'ogni modo è ovvio che prima di precisare le indicazioni sarebbe assolutamente indispensaile valutare la situazione anche internamente per via endoscopica. Questo andrebbe fatto al più presto, per evitare di continuare a parlare di sole ipotesi. La terapia che le è stata assegnata è quanto di meglio si disponga oggi per questo tipo di problemi, ma la sua inefficacia rende più pressante affrontare in modo ragionevole le indicazioni operative, con i loro pro- ed i loro contro- .
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
salve, non era radiografia ma ecografia della vescica. il dottore mi disse che si vede che c'è questa sorta di escrescenza sul collo della vescica, e che il dolore che provo è dato dalla passaggio dell'urina che vi struscia. alla prima visita dopo la diagnosi ho fatto l'esame della sfullometria, e anche da quello diceva di vedersi questa patologia. dopo tre mesi di cure sono riandato e ho rifatto la flussometria e il dottore mi ha detto che non era migliorata come si aspetta e testuali parole mi ha detto di fare un figlio prima possibile per procedere con l'operazione.
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Sfullometria :-)
Ribadiamo che per reciproca sicurezza (anche medico-legale) la diagnosi deve essere precisata con una valutazione endoscopica diretta. Come lei avrà compreso, il problema è il fatto che dopo l'intervento disostruttivo è molto probabile che la quantità di liquido seminale emesso all'eiaculazione sia ridotto, non per mancata produzione, ma perché refluisce in vescica (eiaculazione retrograda) piuttosto che incanalarsi nell'urera verso l'esterno. Questo è l'effetto di tutti gli interventi eseguiti in questa zona anatomica a scopo di disostruzione, indpendentemente dalla tecnica. Anzi, il manifestarsi dell'eiaculazione retrograda è comuque segno di buona disostruzione. Interventi troppo cauti o parziali spesso non sortiscono un'efficacia soddisfacente dal punto di vista "idraulico". Questo spinge a discutere attentamente la cosa con il paziente, specie se giovane e che non ha ancora avuto figli. L'invito a "sbrigarsi" è fin troppo realistico, sta di fatto che non è affatto detto che questo fliglio arrivi così presto e nel frattempo certamente spiace condannarla a sopportare i disturbi. Inoltre, una ostruzione vescicale perdurante per troppo tempo potrebbe anche creare un progressivo danno vescicale, non del tutto reversibile. Pertanto, sulla situazione si deve meditare attentamente, tenendo anche conto della possibilità in futuro di una fecondazione assistita per la quali sarà comunque possibile recuperare in qualche modo gli spermatozoi necessari.
Ribadiamo che per reciproca sicurezza (anche medico-legale) la diagnosi deve essere precisata con una valutazione endoscopica diretta. Come lei avrà compreso, il problema è il fatto che dopo l'intervento disostruttivo è molto probabile che la quantità di liquido seminale emesso all'eiaculazione sia ridotto, non per mancata produzione, ma perché refluisce in vescica (eiaculazione retrograda) piuttosto che incanalarsi nell'urera verso l'esterno. Questo è l'effetto di tutti gli interventi eseguiti in questa zona anatomica a scopo di disostruzione, indpendentemente dalla tecnica. Anzi, il manifestarsi dell'eiaculazione retrograda è comuque segno di buona disostruzione. Interventi troppo cauti o parziali spesso non sortiscono un'efficacia soddisfacente dal punto di vista "idraulico". Questo spinge a discutere attentamente la cosa con il paziente, specie se giovane e che non ha ancora avuto figli. L'invito a "sbrigarsi" è fin troppo realistico, sta di fatto che non è affatto detto che questo fliglio arrivi così presto e nel frattempo certamente spiace condannarla a sopportare i disturbi. Inoltre, una ostruzione vescicale perdurante per troppo tempo potrebbe anche creare un progressivo danno vescicale, non del tutto reversibile. Pertanto, sulla situazione si deve meditare attentamente, tenendo anche conto della possibilità in futuro di una fecondazione assistita per la quali sarà comunque possibile recuperare in qualche modo gli spermatozoi necessari.
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Utente
Buongiorno, innanzitutto grazie per le delucidazioni, il fatto è che il dottore quando mi ha visto la prima volta mi ha detto che era talmente evidente ciò che avevo(tramite l'ecografia e la flussometria) che mi ha proprio detto fosse inutile fare un'endoscopia. il fatto è che la prima volta che ci siamo visti mi ha detto che con queste cure conservative potevo aspettare fino ai 45 anni per poi procedere con l'operazione, mentre nella seconda visita dopo 3 mesi di cure mi ha detto che non vi erano stati miglioramenti significativi e che entro 5 anni mi sarei dovuto operare. per l'eiaculazione retrograda l'ho gia sperimentata in quanto è un effetto collaterale dell'omnic. il problema è capire se per 5 anni devo mantenere questa situazione e comunque anche un po puo migliorare, perchè ogni volta che vado in bagno, piu o meno il bruciore lo provo sempre e soprattutto sapere se aspettando la situazione possa peggiorare. ma se io dovessi operararmi posso decidere successivamente di prelevare il mio sperma per una fecondazione o lo devo fare prima?.
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Il liquido seminale può essere pre-depositato, oppure gli spermatozoi si possono recuperare in seguito dall'urina. Questi dettagli vanno comunque discussi con chi si occupa direttamente di fecondazione assistita. I disturbi possono variare di intensità nel tempo, ma è difficile che si riducano in modo significativo.
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Utente
si in effetti il bruciore varia, ho dei periodi che brucia di più e momenti che brucia di meno, spesso anche in base a cio che mangio.ma quindi continuando a prendere i medicinali, ho capito che non avrò significativi miglioramenti, ma posso rischiare peggiornamenti?e un'altra cosa ho notato che quando vado in palestra se subito dopo aver finito devo urinare brucia un po di più e il getto è piu lento...è normale? e anche dopo un rapporto se vado in bagno poco dopo ho un bruciore piu accentuato.
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Utente
io volevo provare a tenere la situazione stabile tramite i medicinali per i prossimi 5 anni dato che in questo tempo avevo l'idea di un figlio, e tra 5 anni operarmi per risolvere in manienra definitiva i problemi. mi tranquilliza sapere che anche i bruciori dopo l'attivita' fisica e dopo i rapporti sono diciamo normali per la mia patologia. l'urologo dato che con l'omnic avevo l'eiaculazione retrograda mi ha prescritto il mittoval dicendomi che è piu forte e che cosi avrei riavuto un'eiaculazione normale per avere modo di poter procreare.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 4k visite dal 18/01/2016.
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