Calcolo renale

Buongiorno, circa 20 giorni fa mi sono svegliata con la mia prima colica renale che mi ha portato al pronto soccorso, 3 ore di flebo, esame dell'urine: ematuria. Mi prescrivono un antibiotico e un antidolorifico e mi rimandano a casa. Dopo 3 giorni arriva la seconda colica, torno al pronto soccorso dove l'eco rivela un calcolo di 7-8 mm praticamente bloccato appena fuori dal rene. Dopo 10 giorni di coliche gestite con antidolorifici vado dall'urologo: calcolo fermo nello stesso punto e idronefrosi di grado 3, ma fortunatamente non blocca totalmente il passaggio delle urine, mi dice di prendere un farmaco per provare ad eliminarlo e in caso di insuccesso devo sottopormi al trattamento endourologico. Da quando prendo questo farmaco (sono passati 7 giorni) non ho più coliche e solo oggi ho dolore sui fianchi nella zona del rene E' possibile che lo abbia espulso senza rendermene conto o che magari sia risalito nei reni?
Grazie
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
E' possibile, considerate le dimensioni del calcolo e il sesso, cosi come è possibile, ma molto più improbabile, che il calcolo possa essere "risalito".
Tuttavia la invito a ripetere un ecografia dell'apparato urinario, esame dirimente in questo caso.
Cordialità

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Il passaggio spontaneo di un calcolo di quelle dimensioni è raro, ma non impossibile. Diciamo che quantomeno al passaggio tra uretere e vescica avrebbe dovuto manifestarsi con la comparsa di disturbi irritativi "bassi" tipo cistite. Non è sufficiente che lei non avverta più disturbi, anche se ovviamente questo va a tutto suo vantaggio. E' pertanto indispensabile che si ripeta un'ecografia entro un paio di settimane.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Vi ringrazio per avermi risposto, seguirò sicuramente il vostro consiglio.
Cordiali saluti!
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Utente
Utente
Buonasera, oggi ho effettuato la visita di controllo, il calcolo è ancora nella stessa posizione, rene ancora dilatato. Mi è stato fissato l'intervento endoscopico per la prossima settimana. Il dottore mi ha detto che potrebbe posizionarmi uno stent, potete dirmi in cosa consiste e se è doloroso?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Quasi sempre al termine di un intervento endoscopico sulle alte vie urinarie (uretere e rene) è indispensabile inserire uno stent per aiutare il passaggio delle urine dal rene alla vescica. L'irritazione prodotta dal calcolo e lo stesso passaggio dello strumento possono portare essi stessi un ostacolo al deflusso, alemno nei primi 2-3 giorni. E' noto quanto lo stent sia generalmente sopportato con qualche difficoltà, per questa ragione si cerca di tenerlo solo per il tempo indispensabile. Nella nostra pratica questo corrisponde a 5-7 gioni, almeno nei casi meno complessi. Se lo stent viene lasciato per periodi così brevi, noi utilizziamo un semplice artifizio che ne consente la rimozione successiva dall'esterno senza ulteriore endoscopia.
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Utente
Utente
Grazie mille Dottor Piana, l'unica cosa che mi lascia un po' perplessa è il fatto che non mi sono stati fatti altri accertamenti, solo da una semplice ecografia mi è stato detto che è necessaria l'operazione, ma forse sono solo mie paranoie.
Grazie ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Se l'ecografia mostra chiaramente una situazione compatibile con i disturbi e la loro evoluzione, diremmo che non sia indispensabile eseguire altri accertamenti.
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Utente
Utente
Buonasera, dopo essere stata sottoposta ad intervento endoscopico sono riusciti ad eliminare completamente il calcolo. Mi è stato inserito lo stent che dovrò portare almeno 2 mesi perché hanno riscontrato un inginocchiamento dell'uretere, non si sa se é una malformazione congenita o dovuta al calcolo. Io lo stent non lo tollero, mi provoca dei bruciori e dolori continui, ora mi chiedo: é indispensabile per risolvere il problema o potrei farlo togliere prima? Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Le indicazioni sui tempi di mantenimento dello stent dopo interventi endoscopici sulle alte vie urinarie è variabile in base alle situazioni riscontrate all'intervento ed alle abitudini dell'operatore. Conoscendo la scarsa tollerabilità media dello stent noi siamo indirizzati perlopiù a lasciarlo per il minor tempo possibile, ma ovviamente il giudizio imporrebbe la conoscenza di dettagli che a distanza è imposibile sapere. Talora è peraltro indispensabie scendere ad un compromesso, da entrambe le parti, pertanto è importante che lei riferisca al nostro Collega dettagliatamente la natura e l'entità dei suoi disturbi.
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Utente
Utente
Buonasera, dopo aver portato lo stent per 40 giorni, appena mi è stato rimosso dall'ecografia è uscito fuori un altro calcolo delle stesse dimensioni del precedente. Questa volta "fortunatamente" si trovava nei reni e quindi è stato bombardato. Dopo l'eswl dall'ecografia l'urogolo ha visualizzato numerosi frammenti nel tratto lombare dell'uretere e ancora idronefrosi di terzo grado. Da quando sono tornata a casa, circa una settimana fa, non è uscito nessun frammento, avendo una malformazione dell'uretere (kingking) è possibile che i frammenti si siano fermati lì? Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Purtroppo è possibile, ma i frammenti sono ovviamente più piccoli e teoricamente potrebbero passae con maggiore facilità, magari aiutati da una opportuna terapia facilitante.
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Utente
Utente
La ringrazio per avermi risposto, per quanto riguarda la terapia sto prendendo il rilaten. La mia preoccupazione è che ogni volta che si formerà un calcolo, visto che sono predisposta, resterà bloccato sempre nell'uretere.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Il prodotto che lei cita non è considerato nella comune terapia espulsiva, può comunque attenuare eventuali disturbi. I calcoli in ogni caso non si formano in tempi brevi, pertanto è molto probabile che nel frattempo il suo uretere avrà tempo e modo di "riprendersi" adeguatamente. In ogni caso, se lei adotterà le corrette misure preventive, il rischio di formazione di nuovi calcoli sarà certamente ridotto. A questo proposito, la invitiamo alla lettura di questi nostri articoli:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html