Carcinoma uroteliale papillare

Salve!
Avrei bisogno di un consulto in quanto a settembre sono stato sottoposto ad un intervento per asportare un papilloma vescicale. Dall'esame istologico è emerso che si è trattato di frammenti di carcinoma uroteliale papillare moderatamente differenziato (II OMS), senza evidenza di attività invasiva del tessuto connettivo sottoepiteliale (Codifica Snomed pTa NX MX G2 - A T-74000 M-81203). Pertanto a novembre ho cominciato la terapia di lavaggi con Mitomicina C. Dalla sesta instillazione (a dicembre) ho cominciato ad avere perdite ematiche durante la minzione, che però mi è stato detto di essere "normali". Completate le otto settimane di terapia, il 5 gennaio sono stato sottoposto a cistoscopia, dalla quale sono emerse due aree "sospette": un'area ulcerata e un'area vellutata. Quindi mi è stato detto che dovrò sottopormi ad un altro intervento di TUR bioptica, che però non è stato ancora programmato.
Vorrei avere maggiori dettagli per capire se si tratta di un caso preoccupante, se posso continuare a farmi seguire a Ragusa o se mi consigliate di rivolgermi ad un altro centro.
Grazie per l'attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Il controllo endoscopico frequente è indispensabile nei controlli delle neoformazioni superficiali della vescica. E' normale che questi controlli vengano eseguiti ogni 6 mesi o meno, almeno nei primi 2-3 anni. In questi controlli si eseguono prelievi bioptici o resezioni di qualsiasi area sospetta. Non è assolutamente detto che si debba tratta sempre di recidive, anzi, però la prudenza non è mai troppa. Vedremo quindi il risultato di questa seonda endoscopia, comunque pensiamo che lei possa tranquillamente continuare ad essere seguito dai sui urologi di riferimento.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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