Carcinoma prostatico che infiltra il retto

Gentil isso dottore
Mio padre 88 anni diabetico isulino dipendente, con leggera insufficienza renale
ha sempre sofferto di ipertrofia prostatica benigna , curato da anni con finestaride e urotec.
3 fa poiché il PSA era salito a 6 abbiamo fatto una visita urologica ed una ecografia e è stato trovato un carcinoma che prendeva entrambi i lobi. La PET ha confermato che il carcinoma prendeva tutta la prostata ma senza metastasi addominali. Mio padre ha rifiutato la biopsia
Ora il PSA (con finestaride) è 22 e inoltre è sopraggiunta una stitichezza ostinata alternata a diarrea. Forti dolori ossei ed è dimagrito parecchio.
Oggi abbiamo fatto un ecografia addominale ed è risultato:
la prostata appare piuttosto globosa ed aumentata di volume, con diametri 75x 52x 79, caratterizzata da eco struttura disomogenea, ipoecogena, adenomatosa, con zolla iperecogena di fibro-sclerosi nel lobo destro in presenza di un nodulo solido ipoecogeno di natura neoplastica, che infiltra la parete del retto.
La vescica presenta pareti ispessite specie nel trigono 14 mm, (ipertofia da sforzo)

Milza aumentata di volume 160mm
Fegato molto aumentato di volume ec… secondo il radiologo ha pure una cirrosi

Voleva sapere da lei in qualità di urologo che prospettive di vita ha mio padre e se il tumore può rompere il retto causando un emorragia. A che conseguenze vado incontro?
La ringrazio tantissimo


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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
In età molto avanzata la progressione dei tumori prostatici è generalmente lentissima. Dubitiamo che i disturbi intestinali di suo padre siano da imputare a questa ipotetica infiltraione rettale, poiché questa potrebeb al limite causare altri disturbi, ma non la sintomatologia da "colite" che ci riferisce. Non abbiamo mai personalmente osservato infiltrazioni a tutto spessore del retto da parte della prostata neoplastica, anche perché la parete muscolare rettale è molto robusta e si oppone con tenacia a questa infiltrazione. Con ciò, non vogliamo dire che sia impossibile, ma di certo estremamente rara. Alla veneranda età di suo padre non è certamente il caso di pensare a cure invasive, anche farmacologiche, l'unico scopo è quello di mantenere una qualità di vita accettabile, cercando volta per volta di far fronte a quei problemi che possono causarne lo scadimento. In quanto alla sopravvivenza è impossibile dire, sta di fatto che è piuttosto raro che a quell'età la prima causa di morte sia il tumore della prostata.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille per la sua risposta mi sento rincuorato
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