Ostruzione cervico-uretrale

Salve,
ho 29 anni, peso 68 kg e altezza 1,70,notando la necessità di urinare spesso in generale e ancora piu spesso in caso di assunzione di liquidi, una sensazione di incompleto svuotameto della vescica e in alcune circostanze un erezione debole, mi sono rivolto al medico di base che mi ha indirizzato verso un controllo specialistico. Rivolgendomi ad un urologo, dopo una visita con controllo di uroflussometria ed ecografia,mi è stato diagnosticata una prostata di normale volumetria (3,4x3,4x2,9) vol 16cc ad ecostruttura disomogenea, RPM circa 60cc e un uroflussometria con tracciato ostruttivo e data la seguente terapia AGILEV 500 1 cpr per 10 giorni, LANGIRON, 1 supposta la sera per 20 giorni da ripetere ogni 2-3 mesi e XAtRAL 10 mg 1 cpr al di la sera per due mesi.
Al successivo controlo facevo registrare un uroflussometria con tracciato ai limiti della norma, e mi si suggeriva di continuare la terapia cn XAtRAL per ulteriori 6 mesi.
Non avendo risolto i miei problemi ma avendo avuto un peggiorameto successivo al miglioramento iniziale, recandomi nuovamente dall'urologo dopo 2 mesi mi risulta un tracciato da uroflussometria moderatamente ostruttivo, per cui mi viene data una nuova terapia con OFUXAL 10 mg alla sera per 6 mesi, e IDIPROSt 1 cpr al di per 3 mesi.
Alla scadenza non avendo risolto il problema mi sono recato nuovamete dall'urogolo che mi ha fatto presente la possibilità di dover operare in via chirurgica per far si di eliminare l'ostruzione e risolvere il problema, ma vista la mia giovane età e i rischi derivanti, mi consiglia di portare avanti la terapia con SOMEPROSt 1 cpr al di per 3 mesi e OFUXAL 10 mg alla sera per sempre. Premesso che in tutto l'iter ho sempre consultato lo stesso urologo, e che ho anche effettuato l'esame del PSA con valore 0,7, e oggi presento i problemi originari, cioè necessità di urinare all'incirca ogni 2 ore, ma se bevo molta acqua ogni 20 minuti, mi sveglio almeno una volta per notte per urinare, alle volte piu di una, ho in particolar modo la sera prima di andare a dormire la sensazione di incompleto svuotamento vescicale, mi capita in alcuni casi, o in alcuni giorni di avvertire un erezione debole, e noto un flusso che varia, alle volte quasi normale, alle volte debole, altre volte molto debole, e un flusso eiaculatorio lento che ho sempre avuto ma ultimamente ho notato poca eiaculazione. Ad oggi la terapia che sto seguendo è XANtRAL 10 mg 1 cpr la sera e sto ripetendo un ciclo di LANGIRON, ho provato PROStAMOL ma senza significativi risultati. Cosa mi consigliate e come devo comportarmi. Grazie Mille.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Il PSA è sostanzialmente solo un marcatore tumorale e la sua esecuzione alla sua giovane età non ha alcuna logica motivazione e contravviene alle vigenti linee guida internazionali. E' evidente che se la terapia medica non è in grado di darle vantaggio, bisognerà pensare ad una possibile soluzione operativa. Prima di tutto però la situazione deve essere valutata direttamente con una endoscopia delle basse vie urinarie (uretro-cistoscopia), in cui si confermi la probabile ostruzione del collo vescicale. L'intervento potenzialmente risolutivo non è rischioso di per sè, ma porta al ben noto effetto collaterale della "eiaculazione retrograda" completa e parziale, che certamente incide negativamente sulla fertilità (solo su questo aspetto però, tutto ilre sto della funzione genitale resta inalterato. Ovviamenyte alla sua età questa circostanza dve essere presentata e discussa, ma diciamo che se i disturbi sono evidenti e si incorre nel rischio che col tempo le cose peggiorino ulteriormente, bisogna anche cercare di farsene una ragione. Le attuali possibilità della fecondazione assistita permetto senz'altro di ottenere delle gravidanze anche senza inseminazione diretta. Il discorso è come vede abbastanza complesso, ma va comunque intrapreso se si intende fare qualcosa di veramente utile per lei.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille dottore per la risposta. Difatti il psa mi era stato indicato dal medico di base.
Posso chiederle un parere sulla terapia se è adatta al problema o potrei averne di piu efficaci? Se un altra terapia possa essermi d'aiuto.
Mi spiego meglio, non è che non mi dia vantaggi, diciamo che nella fase iniziale sembrava riportarmi alla normalità, salvo poi il ripresentarsi del problema.
In merito invece all'eventuale intervento, successivamente risolverei il problema sia con riferimento all'urina che alla disfunzione? Il problema che mi è stato prospettato è esattamente quello da lei illustrato, per cui mi è stato consigliato per quanto sia possibile di cercare vista l'età di rimediare con la terapia medica, ma praticamente quante sono all'incirca le possibilità che tale effetto collaterale si verifichi?
Grazie ancora per il tempo dedicatomi, e per il consulto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
La sclerosi congenita del collo vescicale non puó essere risolta con medicinali. I disturbi urinari collegati possono essere attenuati con i farmaci cosidetti "alfa-litici", come l'alfuzosina (Xatral, Ofuxal ed altri) con la quale lei è attualmente in cura con risultati parziali. Questi farmaci alfa-litici hanno un'efficacia ed effetti collaterali sostanzialmente simili, vale forse la pena di valutare un prodotto diverso, ma è realisticamente improbabile che si possa otterere un risultato decisamente migliore. La sezione o resezione endoscopica del collo vescicale se eseguita correttamente porta certamente ad ottenere un migliore flusso dell'urina e potenzialmente risolvere il suo problema. Il noto effetto sull'eiaculazione si presenta in modo variabile, ma praticamente sempre. Anzi, l'eiaculazione retrograda è segno di una ottimale disostruzione del collo, interventi troppo "prudenti" per salvaguardare l'eiaculaziine rischiano di essere inefficaci dal punto di vista idraulico. Come abbiamo detto però, le indicazioni all'intervento devono essere valutate con estrema attenzione, che prevede senz'altro una conferma endoscopica della situazione (uretro-cistoscopia) e, a scelta dello specialista curante, anche uno studio funzionale completo (indagine urodinamica).
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Utente
Utente
Avendo illustrato già il caso, ho capito che se la terapia mi è utile per alleviare il problema del flusso, risolvo quello dell'erezione quando assumo un ciclo di antibiotici (6 giorni) di Prociflor , evidentemente il problema dell'erezione è legato all'infiammazione piu o meno accentuata, il mio dubbio è ogni quanto posso effettuare questo ciclo antibiotico? l'altro problema che volevo sottoporle all'attenzione, e che credo sia collegato al caso, è il fatto che noto poca eiaculatoria, oltre che in eiucalazione tardiva di cui l'urologo mi ha riferito che non denota preoccupazione, ma il fattore del poco sperma cosa significa? e come devo comportarmi?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
La riduzione della quantità di liquido seminale emessomall'eiaculazione è l'evidente e ben noto effetto collaterale della terapia alfa-litica che lei sta assumendo. Anzi, in molti casi l'eiaculazione retrograda è totale, con assenza completa di emissione all'esterno. Come sempre andiamo ripetendo, questo può avere un certo impatto psicologico, facilmente superabile, ma non porta alcun danno, anzi è segno indiretto dell'efficacia della terapia. Per il resto, è un po' difficile giustificare che in un caso come il suo ed alla sua età un antibiotico possa influire sulla qualità dell'erezione. Questo soprattutto perchè non vi sono elementi per sospettare una componente infettiva del suo disturbo. Noi ovviamente crediamo a quel che ci riferisce, ma abbiamo il dubbio che il suo "problema" erettivo abbia anche una componente emotiva, più o meno consistente. D'altra parte questo accade quasi costantemente nei deficit erettili dei giovani. In conclusione, solo il suo urologo di riferimento potrà valutare se la situazione sia tale da confermare le indicazioni a proseguire il percorso verso un eventuale intervento, previo completamento degli accertamenti come abbiamo già scritto in precedenza.
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Utente
Utente
Dottore grazie mille per la risposta, è un particolare che l'urologo non mi aveva fatto presente, mai mi ha parlato di tale effetto collaterale della terapia, seppur a quanto ho capito di rilevante importanza; quello che mi chiedo è continuando con la terapia alfa-litica vado incontro dunque all'eiaculazione retrograda totale?o inversamente sospendendo la terapia recupero l'eiaculatoria?
Per quel che concerne l'erezione probabilmente può rappresentare una componente emotiva, come originariamente io stesso pensavo, ma riferendo il particolare all'urologo di fiducia mi ha fatto presente come la quantità di urina che rimane all'interno della vescica crei l'infiammazione da cui potessero derivare tali disturbi.
grazie ancora per i suoi consulti, che mi rendono le idee più chiare e precise
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Ovviamente si. tratta di un effetto collaterale transitorio, destinato a regredire entro pochi giorni se si interrompe la terapia. Questo però porterebbe altrettanto ovviamente ad un peggioramento dei sintomi urinari. Come sempre in medicina, è necessario giungere ad un compromesso. A nostro parere il ristagno di urina e la qualità dell'erezione sono condizioni troppo lontane per voler a tutti i costi trovare una connessione di causa/effetto.
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Utente
Utente
Grazie ancora dottore, sempre preciso e coinciso. Una buona giornata!
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