I primi esami delle urine

Gentili dottori,
mi ritrovo a scrivere perchè soggetta, da ormai 6 anni, a cistiti ricorrenti. I primi episodi di cistite a cui sono stata soggetta (18-19 anni di età) erano a carattere emorragico, si presentavano con forte bruciore alla minzione, stimolo urgente di urinare ecc.. Dopo le prime cure (a base per lo più della somministrazione monodose di Monuril o 5/6 gg di Ciproxin) prescritte da medico di famiglia, ho eseguito i primi esami delle urine con urinocultura (purtroppo tutti a distanza dall'episodio acuto), che non hanno evidenziato significativa presenza di colonie batteriche nelle urine. Nel frattempo, la cistite ha cambiato sintomatologia. Al bruciore ed al frequente stimolo ad urinare, si sono aggiunti dolori pelvici e renali, che tuttavia scomparivano dopo l'assunzione dell'antibiotico. Esasperata, esattamente un anno fa, mi sono rivolta ad una ginecologa per un tampone vaginale, che ha evidenziato la presenza di Streptococco in vagina. Sulla base dell'antibiogramma e delle indicazioni del mio medico, ho eseguito cura antibiotica orale che mi ha regalato un periodo di tregua di qualche mese. Riscrivo ora, in quanto, a seguito di nuovi fastidi (avvertiti per lo più da 4-5 gg), ho eseguito nuove analisi delle urine con annessa urinocultura. L'esame evidenzia tracce di albumina, presenza di nitriti ed emoglobina, leucociti a 15-20, emazie 8-10 e numerosa batteriuria. Sono in attesa del risultato dell'urinocultura e dell'antibiograma. Adesso, non avverto i sintomi classici, ma solo un leggero fastidio alla vescica (che talvolta non percepisco per nulla), qualche sporadica fitta al basso ventre, ed urgenza di urinare a vescica piena.
Mi rivolgo a voi per capire cosa fare, dal momento che i sintomi si protraggono da 4/5 giorni e che dovrò attendere ancora 2/3 giorni per il risultato dell'esame.

E' opportuno che assuma un antibiotico?
C'è il rischio che l'infezione, dato che non curata, si propaghi ai reni in questo lasso temporale?

Aggiungo che ho effettuato, a Marzo di quest'anno, un'ecografia renale e vescicale, le quali hanno evidenziato la sola presenza di renella a livello dei reni e di residuo post-minzionale di ca 15 cc in vescica.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Tranne che in presenza di febbre elevata o gravi complicazioni non è mai il caso di assumere antibiotici in modo empirico, tanto più in una situazione come la sua. Se l'urocoltura sarà inequivocabilemnet positiva, si agirà di conseguenza. Sta di fatto che non è possibile limitarsi a trattare le manifestazioni acute, ma bisogna cercare di approfondire sulle cause, poiché se non si agisce a questo livello, le recidive rischiano di continuare a presentarsi, più o meno freqentemente. In particolare, ci chiediamo quale sia la qualità della sua funzione intestinale, la regolarità del ciclo mestruale. le chiadiamo inoltre se lei assuma la pillola o la abbia cambiata recentemente. In ogni caso, la diluizione forzata delle urine, ottenuta assumento una elevata qantità di liquidi (almeno 2 litri al giorno) è il primo è più importante provvedimento da prendere, a prescindere da tutto il resto.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gentile dottore,

anzitutto, grazie per il suo interessamento. Cercherò di fornirle maggiori informazioni.

Consapevole della ricorrenza del mio problema, ho cercato nel tempo di adottare delle precauzioni. Pratico regolare attività fisica (per un totale di circa 6 ore divise in 3 giorni a settimana), bevo almeno 1.5 litri di acqua al giorno (in maniera piuttosto forzata direi) e vado di corpo regolarmente, almeno 1 volta al giorno. Sono molto scrupolosa nell'igiene intima: cerco sempre di lavare separatamente i genitali e la zona perianale, utilizzo la carta igienica sempre in maniera da evitare possibili contaminazioni. Cerco di urinare prima e dopo i rapporti, che sono sempre lubrificati (ad eccezione della prima penetrazione). Stando insieme al mio ragazzo da 9 anni, non faccio uso del profilattico, che anzi mi provoca irritazione e bruciore. Non assumo e non ho mai assunto la pillola anticoncezionale. Il mio ciclo mestruale si è ormai regolarizzato da qualche anno, durando circa 30 giorni.

La mia dieta è abbastanza bilanciata, anche se forse un pò spostata verso il consumo di carboidrati. Durante queste vacanze, non ho praticato sport e ho mangiato più dolci e fritti del solito, cosa che ha alterato la mia regolarità intestinale. Sono andata in bagno a fatica e a distanza di 1.5-2 giorno. E' questa l'unica causa che posso individuare nella mia ricaduta.

Sono abbastanza scoraggiata, vivo con sempre maggiore angoscia lil ritorno di questo problema, che sembra sempre più insormontabile.
Ad ogni modo, pur avendo già adottato la soluzione della diluizione forzata, sembra che i disturbi persistano, intensificandosi ogni giorno.

In attesa di un Suo ulteriore consulto, La ringrazio e Le porgo cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Rimaniamo in attesa del risultato dell'urocoltura. Nel suo caso, l'assunzione costante di yoghurt ed a cicli di fermenti lattici può avere una utilità. così come quella di integratori alimentari come il d-mannosio e mirtillo rosso.
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Utente
Utente
Gentile dottore,

il risultato dell'urinocultura è negativo (20 colonie/ml).
Può darmi una spiegazione su come possa essere possibile, visti anche i risultati dell'analisi delle urine? Nello specifico:

ESAME URINE
Colore: paglia
Aspetto: torbido
pH: 6,0
Peso specifico: 1010
Albumina: tracce
Zucchero: assente
Muco-pus: assente
Acetone: assente
Emoglobina: ++
Nitriti: positivi
Urobilina: assente
Bilirubina: assente
SEDIMENTO:
Leucociti: 15-20
Emazie: 8-10
Cellule epiteliali: 3-5
Cilindri: assenti
Cristalli: assenti
Numerosa batteriuria

Proprio non capisco. Potrebbe essere un problema ginecologico?
La ringrazio in anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
In effetti le alterazioni del sedimento urinario sono modeste, il rilievo di "numerosa batteriuria" è poco oggettivabile. Non stupisce quindi che l'urocoltura sia negativa. Gli esami andranno ovviamente ripetuti, una volta al mese per alcuni mesi. Nel frattempo valgono le indicazioni di "supporto" sia a livello intestinale che a livello vescicale di cui abbiamo già parlato. Saggio sarerbbe però che queste indicazioni le fossero confermate da un nostro Collega con il quale lei possa instaurare un contatto diretto e continuativo nel tempo.
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Utente
Utente
Gentile dottore,

Il mio proposito è quello di rivolgermi al più presto ad uno specialista.
Nel frattempo, seguirò le Sue preziose indicazioni.

La ringrazio per la Sua costante disponibilità e colgo l'occasione per augurarLe felice anno nuovo.
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