Adenocarcinoma prostatico in uomo di 63 anni
Salve chiedo un consulto riguardo al tumore che è stato diagnosticato a mio padre, mio padre ha 63 anni e mi ha donato un rene poco più di due anni fa ed era in perfetta salute (anche se non capisco come mai a tutti i donatori non viene mai fatto un prelievo di psa soprattutto se hanno superato i 50 anni di età), questa estate ho notato che non riusciva a trattenere l'urina così vista l'età ho pensato di fargli fare un prelievo di sangue per la misurazione del PSA...primo PSA eseguito il 2/10/2015 ed era a 17 ng/ nl, il secondo psa eseguito il 22/10/2015 con un valore in crescita di 21.7 ng/ml e un altro PSA eseguito il 18/11/2015 ed era a 26.45 ng/nl.... successivamente abbiamo eseguito anche una ECOGRAFIA PROSATICA TRANSRETTALE il 10/12/15 che evidenziava una prostata aumentata di volume, ad ecostruttura disomogenea per la presenza di aree diffuso ipeer ecogene e ipoecogene distribuite in tutta la ghiandola capsula prostatica apparentemente indenne da lesioni. Successivamente il 14/12/2015 è stata effettuata una biopsia prostatica con questa precisa DIAGNOSI: Adenocarcinoma Acinare, con quote scarsamente differenziate e quote indifferenziate, infiltrante (tipo 4-5, secondo Gleason), con impegno di perinervi e di linfatici. A: impegno di 6/7 cilindri, per le estensioni del 10,20,50,60,60,80%; si associa una minuta aliquota tumorale a medio grado di differenzazione (tipo 3-3, secondo Gleason); B: impegno di 6/7 cilindri, per le estensioni del 30,80,80,80,90,90%. diagnosi finale, adenocarcinoma scarsamente differenziato e quote indifferenziate infiltrate secondo Gleason (4+5)... adesso attendiamo di procedere con la TAC e Scintigrafia Ossea. Le mie domande sono: un uomo a 63 anni che ha donato un rene potrebbe operarsi per togliere definitivamente la prostata?, Due anni fa aveva eseguito la scintigrafia ossea per donarmi il rene...può un tumore in così poco tempo diffondersi anche alle ossa? La donazione di rene è stata significativa per aver sviluppato questo tumore? Leggendo la biopsia che tipo di tumore le sembra? alla fase iniziale? ce una dieta accurata da potergli fare eseguire? un tumore che gia covava da molto tempo? per favore datemi una vostra descrizione accurata su tutto quello che pensate, sulle possibilità di guarigione ecc.... Grazie attendo una risposta al più presto. P.S. mio padre se devo essere sincero a parte l'età non si fa mai mancare il vino a tavola durante i pasti (mai fuori i pasti) .
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Caro utente,
provo a risponderle a tutte le domande:
1) il fatto che suo padre sia mono rene non controindica assolutamente la possibilità di sottoporsi ad intervento chirurgico, ma è ovvio che dovrà fare tutta una serie di accertamenti preparatori di routine, cosa che si fa in tutti i pazienti.
2)E' difficile ma possibile ed è proprio per questo che gli p stata prescritta una seconda scintigrafia.
3) la donazione del rene nella maniera più assoluta NON può aver favorito la comparsa di questa malattia.
4)5) 6) etc: il 4+5= 9 di Gleason score indica una patologia potenzialmente più aggressiva, cosi come la sua estensione in più frustoli bioptici, è un tumore che è li probabilmente da un po'... ma questo non possiamo saperlo.Per essere "in fase iniziale" dobbiamo innanzitutto sapere se è localizzato alla prostata o se è già sono presenti lesioni secondarie, ma questo ce lo chiariranno gli esami che suo padre eseguirà nei prossimi giorni.
Ci tenga aggiornati,
Cordialità
provo a risponderle a tutte le domande:
1) il fatto che suo padre sia mono rene non controindica assolutamente la possibilità di sottoporsi ad intervento chirurgico, ma è ovvio che dovrà fare tutta una serie di accertamenti preparatori di routine, cosa che si fa in tutti i pazienti.
2)E' difficile ma possibile ed è proprio per questo che gli p stata prescritta una seconda scintigrafia.
3) la donazione del rene nella maniera più assoluta NON può aver favorito la comparsa di questa malattia.
4)5) 6) etc: il 4+5= 9 di Gleason score indica una patologia potenzialmente più aggressiva, cosi come la sua estensione in più frustoli bioptici, è un tumore che è li probabilmente da un po'... ma questo non possiamo saperlo.Per essere "in fase iniziale" dobbiamo innanzitutto sapere se è localizzato alla prostata o se è già sono presenti lesioni secondarie, ma questo ce lo chiariranno gli esami che suo padre eseguirà nei prossimi giorni.
Ci tenga aggiornati,
Cordialità
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Grazie per la sua pronta risposta, ma se dovesse esserci qualcosa pure alle ossa è pur sempre operabile? O come si potrà procedere? le aspettative di vita? Questo tumore è potenzialmente mortale? Dalla biopsia le sembrano presenti due tumori? Secondo lei come mai durante gli esami per la donazione del rene non si sono accorti di nulla? ha fatto un bel po di esami tra cui anche la TAC e la Scintigrafia ossea...lui tra i sintomi debbo dire che non ha sangue nelle urine, unico sintomo visibile è l'urina a intermittenza... mi scusi per le troppe domande ma vorrei fare qualcosa per mio padre al più presto.
[#3]
Caro utente,
capisco la situazioni, ma a queste domande non si può rispondere senza aver eseguito gli accertamenti prescritti. Il tumore della prostata non da sintomi urinari, quelli spesso sono legati all'ingrossamento fisiologico della parte di prostata in cui molto raramente insorge un tumore.
Al momento dell'espianto del rene, probabilmente il PSA e gli esami eseguiti non destavano preoccupazioni.
Ci aggiorni quando ha l'esito degli esami.
Cordialità
capisco la situazioni, ma a queste domande non si può rispondere senza aver eseguito gli accertamenti prescritti. Il tumore della prostata non da sintomi urinari, quelli spesso sono legati all'ingrossamento fisiologico della parte di prostata in cui molto raramente insorge un tumore.
Al momento dell'espianto del rene, probabilmente il PSA e gli esami eseguiti non destavano preoccupazioni.
Ci aggiorni quando ha l'esito degli esami.
Cordialità
[#5]
Caro utente,
come riferiscono sempre gli anestesisti: ad aumentare può essere il rischio, ma un paziente è sempre operabile.
Quindi il mio consiglio è quello innanzitutto di eseguire questi esami e poi, passo passo, fare i resto degli esami sotto la guida dello specialista.
Cordialità
come riferiscono sempre gli anestesisti: ad aumentare può essere il rischio, ma un paziente è sempre operabile.
Quindi il mio consiglio è quello innanzitutto di eseguire questi esami e poi, passo passo, fare i resto degli esami sotto la guida dello specialista.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 30/12/2015.
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