Bruciore all'interno del glande subito dopo eiaculazione e minzione
Buongiorno a tutti,
apro una nuova discussione perché non ho trovato riscontro in altre già aperte da utenti, per cui mi scuso anticipatamente qualora la cosa sia invece già ampiamente discussa.
Sono un ragazzo di 27 anni e direi in salute, tuttavia, da circa sette-dieci giorni, ho riscontrato una sorta di bruciore all'altezza della base del glande, diciamo laddove è rimasta la "cicatrice" riassorbita di una frenulectomia di tre anni fa circa, bruciore che tende a scomparire nel corso del tempo e a presentarsi invece ad ogni minzione o eiaculazione, un fastidio di maggiore entità dopo ogni eiaculazione.
La cosa curiosa è che posso percepire nettamente il fastidio anche comprimendo meccanicamente la zona interessata; qualora invece sia passato un po' di tempo da eiaculazione o minzione, la situazione torna alla normalità.
al momento non ho alcuna perdita di liquido al mattino o difficoltà nell'orinare.
mi ritengo una persona che cura la propria igiene personale e ho una partner fissa; l'ultimo rapporto sessuale - non sono sicuro di saper collocare esattamente l'insorgere del bruciore - credo sia anteriore alla comparsa del bruciore.
non ho altri sintomi rilevabili se non questo strano bruciore "passeggero".
attendendo fiducioso un vostro parere o consiglio, vi auguro una buona giornata.
Francesco
apro una nuova discussione perché non ho trovato riscontro in altre già aperte da utenti, per cui mi scuso anticipatamente qualora la cosa sia invece già ampiamente discussa.
Sono un ragazzo di 27 anni e direi in salute, tuttavia, da circa sette-dieci giorni, ho riscontrato una sorta di bruciore all'altezza della base del glande, diciamo laddove è rimasta la "cicatrice" riassorbita di una frenulectomia di tre anni fa circa, bruciore che tende a scomparire nel corso del tempo e a presentarsi invece ad ogni minzione o eiaculazione, un fastidio di maggiore entità dopo ogni eiaculazione.
La cosa curiosa è che posso percepire nettamente il fastidio anche comprimendo meccanicamente la zona interessata; qualora invece sia passato un po' di tempo da eiaculazione o minzione, la situazione torna alla normalità.
al momento non ho alcuna perdita di liquido al mattino o difficoltà nell'orinare.
mi ritengo una persona che cura la propria igiene personale e ho una partner fissa; l'ultimo rapporto sessuale - non sono sicuro di saper collocare esattamente l'insorgere del bruciore - credo sia anteriore alla comparsa del bruciore.
non ho altri sintomi rilevabili se non questo strano bruciore "passeggero".
attendendo fiducioso un vostro parere o consiglio, vi auguro una buona giornata.
Francesco
[#1]
Caro Utente,il poco tempo trascorso dall'inizio della sintomatologia impone un iter diagnostico/terapeutico corretto,al fine di non permettere che il fastidio/dolore non si procrastini.Consulti il Suo medico di famiglia che le consigliera' lo specialista idoneo che,grazie ad un'attenta visita ed a indagini colturali uro-genitali,sapra' consigliarLe la terapia giusta.Nel frattempo,eviti superalcolici,birra,peperoncino,pepe,spezie ed eccesso di caffe'.Ci informi,se ritiene.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
buongiorno,
La ringrazio per la pronta risposta; contatterò il mio medico di famiglia quanto prima; ad ogni modo, per aggiornare la situazione, proprio or ora appena sveglio ho notato una piccola quantità di di liquido bianco-giallastro (pus?) allo sbocco dell'uretra, e una maggiore quantità una volta premuto il glande.
immagino dunque che ci sia una infezione in corso, o mi sbaglio?
in attesa di consultarmi col mio medico di famiglia, è mio padre ma risiediamo in città diverse, ogni consiglio in tal caso è bene accetto, anche solo per tranquillizzarmi.
Buona giornata a tutti e grazie ancora,
Francesco
La ringrazio per la pronta risposta; contatterò il mio medico di famiglia quanto prima; ad ogni modo, per aggiornare la situazione, proprio or ora appena sveglio ho notato una piccola quantità di di liquido bianco-giallastro (pus?) allo sbocco dell'uretra, e una maggiore quantità una volta premuto il glande.
immagino dunque che ci sia una infezione in corso, o mi sbaglio?
in attesa di consultarmi col mio medico di famiglia, è mio padre ma risiediamo in città diverse, ogni consiglio in tal caso è bene accetto, anche solo per tranquillizzarmi.
Buona giornata a tutti e grazie ancora,
Francesco
[#4]
Utente
buonasera.
vi scrivo per avere dare un aggiornamento e avere qualche ragguaglio...
mi è stata prescritta dal medico di base tale terapia:
ciproxin (generico) 500 mg - 1 cp die x 5 giorni.
dopo l'assunzione della prima, non ho più avuto perdite di quel liquido che avevo identificato come pus; tuttavia, il bruciore, che prima sembrava associato solo a minzione ed eiaculazione, ora persiste anche durante la giornata a fasi altalenanti, bruciore che sembra localizzato sempre sulla punta del pene, comunque all'interno di esso.
in questo caso mi consigliate di consultare un urologo direttamente o di farmi consigliare dal medico di famiglia degli esami (vedo che il tampone è uno dei metodi di indagine base, secondo quanto leggo qui sul forum) e poi di recarmi dall'urologo, in modo da saltare un passaggio?
cordiali saluti,
Francesco
vi scrivo per avere dare un aggiornamento e avere qualche ragguaglio...
mi è stata prescritta dal medico di base tale terapia:
ciproxin (generico) 500 mg - 1 cp die x 5 giorni.
dopo l'assunzione della prima, non ho più avuto perdite di quel liquido che avevo identificato come pus; tuttavia, il bruciore, che prima sembrava associato solo a minzione ed eiaculazione, ora persiste anche durante la giornata a fasi altalenanti, bruciore che sembra localizzato sempre sulla punta del pene, comunque all'interno di esso.
in questo caso mi consigliate di consultare un urologo direttamente o di farmi consigliare dal medico di famiglia degli esami (vedo che il tampone è uno dei metodi di indagine base, secondo quanto leggo qui sul forum) e poi di recarmi dall'urologo, in modo da saltare un passaggio?
cordiali saluti,
Francesco
[#5]
Utente
un breve aggiornamento della situazione;
dopo una cura di 15 giorni con 2 levoxacin 500 mg al giorno ho effettuato a distanza di tre giorni esame delle urine + urinocultura, inclusa ricerca della clamidia, ed esame del sangue; il risultato delle analisi è stato totalmente engativo e nella norma.
il medico curante mi ha suggerito di continuare per altri 15 giorni l'assunzione del levoxacin con la stessa posologia.
la situazione sembra migliorata, ovvero non ho più forte bruciore dopo la minzione e dopo l'eiaculazione, sia essa dovuta a masturbazione o ad un rapporto sessuale; né sembra essersi presentato più il fenomeno della pollachiuria.
tuttavia, l'unica cosa che invece è "nuova" rispetto alla sintomatologia fino ad oggi riscontrata è una sensazione di forte calore e leggero bruciore del pene stesso, come se fosse irritato, sensazione che perdura durante tutto l'arco della giornata. non so se sia una mia impressione ma è come se il pene fosse anche leggermente arrossato.
aggiungo che questa strana sensazione si è presentata sia quando avevo smesso di assumere l'antibiotico per effettuare le analisi, sia due giorni, sia oggi, quando invece l'assunzione del levoxacin stava e sta avvenendo.
e, cosa ancora più strana, ieri invece stavo benissimo -ed ero molto felice della cosa, devo ammettere.
vi chiedo in questo senso se questa sensazione, associata alla scomparsa degl altri sintomi, possa essere comunque un segnale di guarigione o piuttosto indice di qualche altro "problema" scoperchiato dalla assunzione dell'antibiotico in così grande quantità antibiotico - sai mai che...
cordialità,
Francesco
dopo una cura di 15 giorni con 2 levoxacin 500 mg al giorno ho effettuato a distanza di tre giorni esame delle urine + urinocultura, inclusa ricerca della clamidia, ed esame del sangue; il risultato delle analisi è stato totalmente engativo e nella norma.
il medico curante mi ha suggerito di continuare per altri 15 giorni l'assunzione del levoxacin con la stessa posologia.
la situazione sembra migliorata, ovvero non ho più forte bruciore dopo la minzione e dopo l'eiaculazione, sia essa dovuta a masturbazione o ad un rapporto sessuale; né sembra essersi presentato più il fenomeno della pollachiuria.
tuttavia, l'unica cosa che invece è "nuova" rispetto alla sintomatologia fino ad oggi riscontrata è una sensazione di forte calore e leggero bruciore del pene stesso, come se fosse irritato, sensazione che perdura durante tutto l'arco della giornata. non so se sia una mia impressione ma è come se il pene fosse anche leggermente arrossato.
aggiungo che questa strana sensazione si è presentata sia quando avevo smesso di assumere l'antibiotico per effettuare le analisi, sia due giorni, sia oggi, quando invece l'assunzione del levoxacin stava e sta avvenendo.
e, cosa ancora più strana, ieri invece stavo benissimo -ed ero molto felice della cosa, devo ammettere.
vi chiedo in questo senso se questa sensazione, associata alla scomparsa degl altri sintomi, possa essere comunque un segnale di guarigione o piuttosto indice di qualche altro "problema" scoperchiato dalla assunzione dell'antibiotico in così grande quantità antibiotico - sai mai che...
cordialità,
Francesco
[#6]
Utente
buonasera,
tre giorni fa, su consiglio dell'urologo, ho sospeso l'assunzione di antibiotici e devo dire di essere, a riguardo, cautamente ottimista.
tuttavia, mi sembra di aver notato una prima comparsa degli stessi sintomi che avevo descritto in un altro consulto richiesto sul sito, vale a dire questo:
https://www.medicitalia.it/consulti/dermatologia-e-venereologia/24148-candida-al-pene-pelle-assai-secca-come-raggrinzita.html
la pelle al di sotto del glande sembra appunto molto secca, come se si stesse desquamando. ho notato anche un arrossamento alla base del glande...
ora, posto che si tratti effettivamente di candida, può essere legata al fatto che abbia assunto antibiotico per così lungo tempo (45 giorni)?
grazie in anticipo!
Francesco
tre giorni fa, su consiglio dell'urologo, ho sospeso l'assunzione di antibiotici e devo dire di essere, a riguardo, cautamente ottimista.
tuttavia, mi sembra di aver notato una prima comparsa degli stessi sintomi che avevo descritto in un altro consulto richiesto sul sito, vale a dire questo:
https://www.medicitalia.it/consulti/dermatologia-e-venereologia/24148-candida-al-pene-pelle-assai-secca-come-raggrinzita.html
la pelle al di sotto del glande sembra appunto molto secca, come se si stesse desquamando. ho notato anche un arrossamento alla base del glande...
ora, posto che si tratti effettivamente di candida, può essere legata al fatto che abbia assunto antibiotico per così lungo tempo (45 giorni)?
grazie in anticipo!
Francesco
[#7]
Utente
Gentilissimi Dottori,
provo a richiedervi un nuovo parere circa la mia situazione, sperando che qualcuno possa chiarire o tranquillizzarmi circa la situazione attuale.
in pratica, avendo sospeso l'assunzione degli antibiotici a metà novembre come dicevo qui sopra, presento anche ora forti bruciori a seguito dell'eiaculazione, precisamente nella zona tra il glande e l'asta, dove è collocata la cicatrice rimastami in seguito ad un intervento di frenulectomia.
vorrei domandare se la persistenza del bruciore a tale distanza di tempo sia normale o meno, posto che durante l'assunzione dell'antibiotico non avevo mai bruciore in seguito ad eiaculazione.
Che dite di fare? dovrei recarmi dall'urologo per una nuova visita o attendere gennaio così come mi aveva suggerito di fare?
premetto anche che non ho mai svolto tamponi uretrali e che una seconda analisi colturale delle urine di circa una settimana fa ha comunque dato esito negativo.
Grazie in anticipo,
Francesco
provo a richiedervi un nuovo parere circa la mia situazione, sperando che qualcuno possa chiarire o tranquillizzarmi circa la situazione attuale.
in pratica, avendo sospeso l'assunzione degli antibiotici a metà novembre come dicevo qui sopra, presento anche ora forti bruciori a seguito dell'eiaculazione, precisamente nella zona tra il glande e l'asta, dove è collocata la cicatrice rimastami in seguito ad un intervento di frenulectomia.
vorrei domandare se la persistenza del bruciore a tale distanza di tempo sia normale o meno, posto che durante l'assunzione dell'antibiotico non avevo mai bruciore in seguito ad eiaculazione.
Che dite di fare? dovrei recarmi dall'urologo per una nuova visita o attendere gennaio così come mi aveva suggerito di fare?
premetto anche che non ho mai svolto tamponi uretrali e che una seconda analisi colturale delle urine di circa una settimana fa ha comunque dato esito negativo.
Grazie in anticipo,
Francesco
[#8]
Utente
buonasera.
vorrei aggiornarvi circa la situazione [uretrite che ha fatto la sua apparizione a ottobre 2008]:
a metà dicembre ho effettuato dei tamponi uretrali che hanno evidenziato esito negativo.
dalla fine di dicembre il fastidio (bruciore, eccetera) è andato quasi scomparendo, ripresentandosi qualche volta, specialmente in certi momenti di stanchezza fisica o stress mentale.
credevo che la situazione stesse migliorando, tuttavia da qualche giorno (quasi una settimana) il bruciore interno è tornato ad essere persistente: è sopportabile ma continuo e perdura per tutto l'arco della giornata.
provo un miglioramento dopo la diuresi e, stranamente non so perché, durante i pasti.
ho così deciso di fissare un nuovo appuntamento con l'urologo che però è a metà febbraio... nell'attesa di svolgere la visita, che mi potete dire, se possibile, a riguardo?
mi trovo di fronte ad una recidiva, secondo voi?
mi converrà svolgere nuovamente qualche esame?
premetto che sto assumendo da qualche giorno amoxicillina 1g per un problema ad un dente e che è comunque un periodo di forte stress. non vorrei che avesse acuito il tutto.
sono un po' preoccupato perché credevo che il quadro generale stesse migliorando e invece....
grazie in anticipo,
Francesco
vorrei aggiornarvi circa la situazione [uretrite che ha fatto la sua apparizione a ottobre 2008]:
a metà dicembre ho effettuato dei tamponi uretrali che hanno evidenziato esito negativo.
dalla fine di dicembre il fastidio (bruciore, eccetera) è andato quasi scomparendo, ripresentandosi qualche volta, specialmente in certi momenti di stanchezza fisica o stress mentale.
credevo che la situazione stesse migliorando, tuttavia da qualche giorno (quasi una settimana) il bruciore interno è tornato ad essere persistente: è sopportabile ma continuo e perdura per tutto l'arco della giornata.
provo un miglioramento dopo la diuresi e, stranamente non so perché, durante i pasti.
ho così deciso di fissare un nuovo appuntamento con l'urologo che però è a metà febbraio... nell'attesa di svolgere la visita, che mi potete dire, se possibile, a riguardo?
mi trovo di fronte ad una recidiva, secondo voi?
mi converrà svolgere nuovamente qualche esame?
premetto che sto assumendo da qualche giorno amoxicillina 1g per un problema ad un dente e che è comunque un periodo di forte stress. non vorrei che avesse acuito il tutto.
sono un po' preoccupato perché credevo che il quadro generale stesse migliorando e invece....
grazie in anticipo,
Francesco
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 32.8k visite dal 08/10/2008.
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Approfondimento su Eiaculazione precoce
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