Restringimento dell'uretra

buongiorno, da qualche mese ho diversi problemi ad urinare.
inizialmente sentivo un forte bruciore e dopo diverse visite mi è stata diagnosticata una possibile infezione al tratto urinario e alla prostata che risultava ingrossata.
dopo il trattamento a base antibiotica i valori nelle analisi sono risultati nella norma.
ma il problema non è sparito del tutto.
i bruciori all'uretra si sono ridotti, ma l'orifizio esterno dell'uretra mi sembra si sia ristretto in modo significativo (anche l'urologo che mi ha visitato la prima volta aveva notato che l'orifizio dell'uretra era piuttosto stretto). inoltre dopo i rapporti sessuali o dopo la masturbazione sull'orifizio dell'uretra mi si formano delle crosticine. ho notato anche che al tatto tutto il perimetro circolare dell'urifizio sembra essere incrostato.
spesso mi capita di urinare storto o avere due "getti"di urina con direzioni differenti e il getto dell'urina fuoriesce con una pressione elevata che io spinga o meno. inoltre se provo a bloccarlo volontariamente questo non accade. (l'ecografia alla vescica ha evidenziato che la vescica si svuota totalmente dopo aver urinato.)
sono abbastanza preoccupato. cosa può essere e come si può curare? è necessaria un operazione per aumentare il diametro dell'uretra? come accennato dall'urologo?
la situazione tornerà alla normalità o dovrò abituarmi a questo mal stare?
spero di essere stato abbastanza chiaro.
grazie per l'attenzione
cordiali saluti
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60
Gentile Utente
i sintomi che lei lamenta fanno pensare ad un'ostruzione a livello del canale uretrale ( getto frastagliato, elevata pressione di uscita , non controllo del mitto) probabilmente una stenosi uretrale (restringimento) che potrebbe essere anche la causa iniziale dei problemi infiammatori che ha descritto nella prima parte del consulto. Non resta che escludere o confermare tale ipotesi mediante degli esami quali l'uroflussimetria ed eventualmente un successivo approfondimento con una uretrocistografia/uretrocistoscopia). Se si dovessse confermare l'ipotesi occorrerà un trattamento che varia in relazione alla sede della stenosi e alla sua lunghezza.
Cordiali saluti

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano