Fastidio a prostata e uretra, antibiotici o tricomoniasi?
Gentilissimi dottori, ringraziando tutti ,compreso il sito per il servizio, vi pongo il mio problema.... un mese fa circa, ho avuto uno sfregamento dei genitali con una sconosciuta. A distanza di una quindicina di giorni ho avuto bruciori nella minzione curati con monuril senza successo. Poi il mio medico per 5 giorni mi ha prescritto ciproxin 1cpr da 500 al di. Sembrava attenuato il tutto, e nel frattempo ho anche avuto una specie di influenza. Pochi giorni fa ho notato un considerevole aumento della quantità di urine prodotte, e maggior frequenza nella minzione. Le urine erano quasi bianche e torbide... di mia iniziativa sto assumendo levoxacin 1 da 500 al di, ma mentre il numero delle minzioni è leggermente ridotto, sento un fastidio alla prostata, come se fosse ingrossata. A volte forse avverto una piccola fitta che parte dalla prostata e arriva all' uretra... cosa potrebbe essere ? Una prostatite cronica batterica o potrebbe trattarsi di tricomonasi? Domani andrò da uno specialista ma vorrei anche un secondo parere. Un grazie infinito a chi vorrà rispondermi.
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Caro utente,
dai sintomi descritti penserei ad una prostatite (rimane dirimente la visita specialistica).
La prostata è un organo dove gli antibiotici hanno più difficoltà a penetrare e, pertanto, le terapie dovrebbero continuare per più giorni.
Inoltre, senza guida, lei gia si è sottoposto ad una terapia con tre antibiotici differenti, il che può favorire antibiotico resistenza.
Pertanto, il mio consiglio rimane quello di consultare uno specialista per iniziare una terapia causale e non "casuale" come fatto finora.
Cordialità
dai sintomi descritti penserei ad una prostatite (rimane dirimente la visita specialistica).
La prostata è un organo dove gli antibiotici hanno più difficoltà a penetrare e, pertanto, le terapie dovrebbero continuare per più giorni.
Inoltre, senza guida, lei gia si è sottoposto ad una terapia con tre antibiotici differenti, il che può favorire antibiotico resistenza.
Pertanto, il mio consiglio rimane quello di consultare uno specialista per iniziare una terapia causale e non "casuale" come fatto finora.
Cordialità
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Gentile dottore, aiutatemi a venire a capo del mio problema. sono in ansia e vorrei una risposta per capire meglio. . sono stato da un urologo,il quale mi ha prescritto zarziviz 1gr una fiala i.m al di per una settimana e successivamente 2 cpr al di di bactrim per 10 gg. . al momento dopo 3 giorni di quet'ultimo trattamento non miglioro, sono nervoso perchè ho paura che non passi più questo problema. sono confuso, ho paura che non siano batteri, ma possano essere che ne so, dei patogeni diversi presi per via sessuale... aiutatemi a capire cosa ho, l'urologo mi ha palpato la prostata tramite visita digitale dalll'ano ed ha detto che effettivamente è infiammata. la terapia va bene secondo voi? posso integrare un antinfiammatorio? perchè la sera peggioro? mi passerà? scusate la mia ansia, un ringraziamento anticipato.
[#3]
Utente
dottore, approfitto della vostra immensa disponibilità. oltre quello che le ho chiesto precedentemente, devo astenermi dai rapporti sessuali? potrei avere ripercussioni nella sfera riproduttiva? La mia compagna vuole dei figli ed ho paura di eventuale sterilità... grazie ancora per la pazienza..
[#4]
Caro utente,
la prostata è un organo genitale e come tale è molto importante per la produzione del liquido seminale.
Con questo, assolutamente non deve allarmarsi, ma deve seguire le indicazioni scrupolose del suo specialista di riferimento evitando, come le ho detto prima, l'autodiagnosi e l'autocura.
Gli antinfiammatori possono aiutare, se indicati. Aggiorni il suo urologo, che ha avuto la possibilità di visitarla e di rendersi obiettivamente conto di tante cose, cosa che non possiamo fare da questa postazione.
Cordialità
la prostata è un organo genitale e come tale è molto importante per la produzione del liquido seminale.
Con questo, assolutamente non deve allarmarsi, ma deve seguire le indicazioni scrupolose del suo specialista di riferimento evitando, come le ho detto prima, l'autodiagnosi e l'autocura.
Gli antinfiammatori possono aiutare, se indicati. Aggiorni il suo urologo, che ha avuto la possibilità di visitarla e di rendersi obiettivamente conto di tante cose, cosa che non possiamo fare da questa postazione.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.4k visite dal 29/12/2015.
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