Vescica inspessita
Gentili dottori mia moglie è stata operata tre mesi fa per tumore retto. È stato esportato retto parte di colon ovaie e parte di montone uterino (aveva avuto 22anni fa isteroctomia).il chirurgo no È riuscito a dividere la vescica dalla parte rimanente del collo utenti. Esame istologico del pezzo operatorio con 10 linfonodi tutto libero da neoplasia. Premetto che ha fatto terapia neoadiuvante radio più xeloda. Dimessa il 28 settembre con catetere perché Non riusciva ad urinare. Visitare da un urologo gli ha prescritto mittoval compresse così tolto il catetere ha iniziato a riprendere a urinare. Poi ha detto esame urine e urinocoltura e ha scoperto un batterio acinobacter baumanii. Trattato con gentAmicina è stato debellato. In seguito ad una eco gli è stata diagnosticata una ritenzione urinaria con lieve inspessimento dei reni e bilaterale delle uretere. Esami sangue davano creatinina e 2.20 azotemia 64. Urologo rimette catetere x 10 giorni. Dopo aver messo catetere esMi sente rientrano azotemia 38 c reatinemia 1.40. Egfr 49. Tolto catetere continua cura con U rorec. Il residuo vescicale è 70. Contattato il chirurgo consiglia cistoscopia ed eventuale biopsia per scongiurare recidive del tumore. Urologo invece consiglia di mettere stand per rimediare alla ritenzione dovuta ad eventuali stenosi. In tuto ciò inutile dire che non ci capiamo più nulla. Ci chiediamo come può il chirurgo pensare che ci possa essere decisiva se tutto istologico era negativo. Poi non ci sta sangue nelle urine ne proteine neppure fiori pelvici particolari ne bruciori alla minzione. Secondo voi cosa è più urgente fare tra tutte queste diagnosi e analisi prescritte? Grazie.
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Dr. Paolo Piana
Urologo
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Dopo un intervento così invasivo sul basso addome è quasi inevitabile che si sia instaurato un danno alla innervazione della vescica e che questa tenda a svuotarsi con difficoltà. Questo si ripercuote rapidamente sulle alte vie urinarie, con dilatazione renale ed iniziali segni di insufficienza funzionale. la ritenzione è il comportamento comune nella donna, mentre invece nel maschio sarebbe più probabile l'incontinenza. Se la terapia medica con i farmaci alfa-litici (Mittoval, Urorec e simili) non è sufficiente a migliorare stabilmente la situazione, è necessario eseguire lo svuotamento programmato della vescica tramite inserimento di catetere, cosa che generalmente le donne sono in grado di eseguire autonomamente (auto-cateterismo). Le indicazioni ad una endoscopia vescicale sono corrette nell'ambito di una prudente valutazione oncologica, anche se dall'esame non si traggono informazioni sul funzionamento vescicale. Questo potrebbe al limite meritare l'esecuzione di una indagine urodinamica, ma in questa fase potrebbe anche non essere indispensabile. Non saremmo invece concordi nell'ipotesi di inserire degli stent ureterali, perché (almeno in base alla storia che lei ci riferisce) parrebbe eveidente che la sofferenza renale sia causata dalla ritenzione vescicale e non da un restringimento degli ureteri. la situazione è comunque complessa e meritevole di esssere valutata attentamente da un nostro Collega con particolare competenza nei disturbi funzionali della vescica, ovvero un neuro-urologo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Grazie dottore per la risposta. Abbiamo contattato urologo al secondo policlinico di Napoli e Pure lui concorda nel non mettere stand. Ha detto di continuare con u rorec. Ha fatto Eco e ha visto una leggera dilatazione dei reni e un post minzione di 50cc . Lui dice che è normale. Poi per la leggera dilatazione renale avendo mia moglie la gentamicina per un acinobacter contratto in ospedale è normale un aumento della creatinina e una lieve dilatazione renale. I valori sono scesci e stanno ritornando normali. Anche lui concorda che tutto è dovuto a una ritenzione vescicale. Ha detto di rifare analisi creatinina e azotemia tra un paio di settimane.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 21/12/2015.
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