Epididimo ingrossato, dolorante e varicocele
Buonasera,
mi chiamo Alessandro e sono un ragazzo di 22 anni.
La scorsa settimana ho avvertito uno sporadico e leggero fastidio al testicolo destro che mi ha poco preoccupato. Ho pensato ad un dolorino dovuto all'accavallamento delle gambe, anche perché (casualmente) accavallo le gambe sempre con la destra sopra la sinistra. In più da poco mi sto appassionando al ciclismo (niente di "importante", una volta alla settimana, qualche km).
Ieri pomeriggio ho invece accusato un dolore costante sempre nella stessa zona e, dopo aver controllato, ho notato che il fastidio provenisse non dal testicolo bensì da una sorta di tubicino posto al di sotto del testicolo. Ho anche scoperto fosse più "spesso" rispetto a quello sinistro.
Ho pensato a un'infiammazione e, essendo ormai tardi e domenica, ho preferito aspettare questa mattina per rivolgermi al medico di base.
Ahimè il medico non c'era causa vacanze natalizie. C'era un giovane medico sostituto.
Mi ha palpato un po' frettolosamente, ha detto "varicocele" e mi ha consegnato l'impegnativa per un'ecografia testicolare (già prenotata per l'8 gennaio). Le ho spiegato i sintomi compresi quelli dei "tubicini" e mi ha risposto fosse un sintomo del varicocele.
Mi ha anche raccomandato di prendere un Oki due volte al giorno per una settimana e di andare al pronto soccorso nel caso in cui il dolore aumenti e sia ingestibile.
Ora, un mio amico è stato operato da poco per il varicocele e l'iter che ha eseguito è stato: spermiogramma, ecodoppler e visita urologica (tutto con impegnativa del medico).
Le domande che sorgono a questo punto sono:
1) Senza nulla togliere alla dottoressa che mi ha visitato: è consigliabile che ritorni per richiedere spermiogramma, ecodoppler e visita o aspettare i risultati (che arriveranno il 9 gennaio) dell'ecografia testicolare?
2) Premettendo che possa sbagliarmi e che quello che sento ingrossato non sia l'epididimo; nel caso in cui fosse quest'ultimo è probabile che non sia varicocele bensì un'infiammazione (magari anche generata dal varicocele)?
Il mio problema non è tanto la diagnosi (attraverso un computer sono perfettamente conscio sia impossibile) quanto la terapia data nell'attesa dell'ecografia. Certamente qualsiasi cosa sia ne sarò sicuro dal 9 gennaio, però nel caso in cui fosse un'infiammazione mi spiacerebbe curarla nel modo sbagliato (ho sentito consigliare l'Oki per le infiammazioni o dolori solo in casi di estrema necessità) o di non fare quello che in realtà sarebbe indicato. So che può sembrare arrogante ma, perdonate, quando si ha un medico di famiglia per anni si è abituati ad affidarsi al suo consiglio e, se manca, non dico non ci si fidi ma perlomeno si tenta di sentire più pareri.
Aggiungo altri "indizi": mio padre ha combinato qualsiasi cosa con i suoi testicoli. Varicocele e idrocele. Questo mi fa pensare possa essere portato ad averlo, ma il dolore all'epididimo mi confonde un po'.
Grazie per la vostra disponibilità,
Cordiali Saluti e Auguri di Buone Feste.
mi chiamo Alessandro e sono un ragazzo di 22 anni.
La scorsa settimana ho avvertito uno sporadico e leggero fastidio al testicolo destro che mi ha poco preoccupato. Ho pensato ad un dolorino dovuto all'accavallamento delle gambe, anche perché (casualmente) accavallo le gambe sempre con la destra sopra la sinistra. In più da poco mi sto appassionando al ciclismo (niente di "importante", una volta alla settimana, qualche km).
Ieri pomeriggio ho invece accusato un dolore costante sempre nella stessa zona e, dopo aver controllato, ho notato che il fastidio provenisse non dal testicolo bensì da una sorta di tubicino posto al di sotto del testicolo. Ho anche scoperto fosse più "spesso" rispetto a quello sinistro.
Ho pensato a un'infiammazione e, essendo ormai tardi e domenica, ho preferito aspettare questa mattina per rivolgermi al medico di base.
Ahimè il medico non c'era causa vacanze natalizie. C'era un giovane medico sostituto.
Mi ha palpato un po' frettolosamente, ha detto "varicocele" e mi ha consegnato l'impegnativa per un'ecografia testicolare (già prenotata per l'8 gennaio). Le ho spiegato i sintomi compresi quelli dei "tubicini" e mi ha risposto fosse un sintomo del varicocele.
Mi ha anche raccomandato di prendere un Oki due volte al giorno per una settimana e di andare al pronto soccorso nel caso in cui il dolore aumenti e sia ingestibile.
Ora, un mio amico è stato operato da poco per il varicocele e l'iter che ha eseguito è stato: spermiogramma, ecodoppler e visita urologica (tutto con impegnativa del medico).
Le domande che sorgono a questo punto sono:
1) Senza nulla togliere alla dottoressa che mi ha visitato: è consigliabile che ritorni per richiedere spermiogramma, ecodoppler e visita o aspettare i risultati (che arriveranno il 9 gennaio) dell'ecografia testicolare?
2) Premettendo che possa sbagliarmi e che quello che sento ingrossato non sia l'epididimo; nel caso in cui fosse quest'ultimo è probabile che non sia varicocele bensì un'infiammazione (magari anche generata dal varicocele)?
Il mio problema non è tanto la diagnosi (attraverso un computer sono perfettamente conscio sia impossibile) quanto la terapia data nell'attesa dell'ecografia. Certamente qualsiasi cosa sia ne sarò sicuro dal 9 gennaio, però nel caso in cui fosse un'infiammazione mi spiacerebbe curarla nel modo sbagliato (ho sentito consigliare l'Oki per le infiammazioni o dolori solo in casi di estrema necessità) o di non fare quello che in realtà sarebbe indicato. So che può sembrare arrogante ma, perdonate, quando si ha un medico di famiglia per anni si è abituati ad affidarsi al suo consiglio e, se manca, non dico non ci si fidi ma perlomeno si tenta di sentire più pareri.
Aggiungo altri "indizi": mio padre ha combinato qualsiasi cosa con i suoi testicoli. Varicocele e idrocele. Questo mi fa pensare possa essere portato ad averlo, ma il dolore all'epididimo mi confonde un po'.
Grazie per la vostra disponibilità,
Cordiali Saluti e Auguri di Buone Feste.
[#1]
Caro Utente,si attenga ai consigli ricevuti dal medico reale e non si eserciti nell'esercizio di,magari fantasiose,conclusioni diagnostiche.Le modalità con cui si estrinseca la sintomatologia sono tali da poter attendere con serenità la visita programmata .Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#3]
Utente
Buonasera,
come preannunciato ho eseguito un'ecotomografia scrotale e un ecodoppler ai vasi testicolari.
Il primo ha dato i seguenti risultati:
"Non si rilevano alterazioni morfo-strutturali a carico di testicoli ed epididimi.
Il liquido peritesticolare è normorappresentato.
Da ambo i lati è apprezzabile una modesta ectasia del plesso vascolare venoso più evidente al polo caudale dell'emiscroto di dx, con quadro eventualmente meritevole di ulteriore accertamento eco-color-doppler"
Il secondo:
"Apprezzato il plesso pampiniforme con regolare pervietà del complesso venoso, che presenta modesta ectasia maggiormente a dx, senza reflussi patologici alla manovra di valsalva.
Apprezzata la vena spermatica immediatamente a livello sovrainguinale senza reflussi patologici alla valsalva bilateralmente.
Regolare vascolarizzazione intraparenchimale bilateralmente".
Il medico di famiglia, visti i risultati, ha escluso varicocele e ha ritenuto non necessaria una visita urologica.
Il problema è che quasi un mese fa, mentre attendevo i risultati del primo esame, mi sono svegliato al mattino con un dolore al testicolo destro, anche se questa volta alla parte superiore e non inferiore. (Come se fosse incastrato).
Durante la defecazione il dolore aumentava e, credendo fosse semplicemente un dolore passeggero, sono uscito dall'albergo (ero in visita a Palermo).
Dopo circa venti minuti il dolore è aumentato così tanto da impedirmi di camminare. Un colpo di tosse equivaleva a una fitta molto dolorosa. Nel primo pomeriggio avrei dovuto prendere l'aereo per tornare a Torino e, per evitare di scombussolare l'intero viaggio, non sono andato all'ospedale.
In compenso, in un bagno pubblico, ho palpato il testicolo e, spostandolo, ho avvertito subito sollievo. Dopo pochi secondi il dolore era sparito.
Sono tornato a casa e per un mese non ho avuto più niente.
Ora sono tre giorni che accuso gli stessi sintomi, anche se più blandi.
Il primo giorno avevo un dolorino poco fastidioso e continuo per tutto il giorno. Il secondo un po' più forte fino ad arrivare a questa mattina con dolore nettamente più forte di tre giorni fa.
Il dolore dapprima aumentava soltanto se seduto o sdraiato (soprattutto di lato). Oggi accuso i sintomi in qualsiasi posizione e anche durante la defecazione.
Aggiungo che il testicolo destro è più in alto rispetto al sinistro. Non avverto nessun tipo di gonfiore né del testicolo né della sacca scrotale.
Purtroppo oggi la mia dottoressa riceveva soltanto la mattina e non sono riuscito a passare.
La domanda è: visti i sintomi è pericoloso aspettare fino a domani mattina per una visita? Temo di arrivare allo stesso dolore di un mese fa e, nonostante palpi e tenti di spostare il testicolo, il dolore non passa.
Grazie
come preannunciato ho eseguito un'ecotomografia scrotale e un ecodoppler ai vasi testicolari.
Il primo ha dato i seguenti risultati:
"Non si rilevano alterazioni morfo-strutturali a carico di testicoli ed epididimi.
Il liquido peritesticolare è normorappresentato.
Da ambo i lati è apprezzabile una modesta ectasia del plesso vascolare venoso più evidente al polo caudale dell'emiscroto di dx, con quadro eventualmente meritevole di ulteriore accertamento eco-color-doppler"
Il secondo:
"Apprezzato il plesso pampiniforme con regolare pervietà del complesso venoso, che presenta modesta ectasia maggiormente a dx, senza reflussi patologici alla manovra di valsalva.
Apprezzata la vena spermatica immediatamente a livello sovrainguinale senza reflussi patologici alla valsalva bilateralmente.
Regolare vascolarizzazione intraparenchimale bilateralmente".
Il medico di famiglia, visti i risultati, ha escluso varicocele e ha ritenuto non necessaria una visita urologica.
Il problema è che quasi un mese fa, mentre attendevo i risultati del primo esame, mi sono svegliato al mattino con un dolore al testicolo destro, anche se questa volta alla parte superiore e non inferiore. (Come se fosse incastrato).
Durante la defecazione il dolore aumentava e, credendo fosse semplicemente un dolore passeggero, sono uscito dall'albergo (ero in visita a Palermo).
Dopo circa venti minuti il dolore è aumentato così tanto da impedirmi di camminare. Un colpo di tosse equivaleva a una fitta molto dolorosa. Nel primo pomeriggio avrei dovuto prendere l'aereo per tornare a Torino e, per evitare di scombussolare l'intero viaggio, non sono andato all'ospedale.
In compenso, in un bagno pubblico, ho palpato il testicolo e, spostandolo, ho avvertito subito sollievo. Dopo pochi secondi il dolore era sparito.
Sono tornato a casa e per un mese non ho avuto più niente.
Ora sono tre giorni che accuso gli stessi sintomi, anche se più blandi.
Il primo giorno avevo un dolorino poco fastidioso e continuo per tutto il giorno. Il secondo un po' più forte fino ad arrivare a questa mattina con dolore nettamente più forte di tre giorni fa.
Il dolore dapprima aumentava soltanto se seduto o sdraiato (soprattutto di lato). Oggi accuso i sintomi in qualsiasi posizione e anche durante la defecazione.
Aggiungo che il testicolo destro è più in alto rispetto al sinistro. Non avverto nessun tipo di gonfiore né del testicolo né della sacca scrotale.
Purtroppo oggi la mia dottoressa riceveva soltanto la mattina e non sono riuscito a passare.
La domanda è: visti i sintomi è pericoloso aspettare fino a domani mattina per una visita? Temo di arrivare allo stesso dolore di un mese fa e, nonostante palpi e tenti di spostare il testicolo, il dolore non passa.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.6k visite dal 21/12/2015.
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